Il Tribunale di Milano con la sentenza del 15 luglio scorso ha condannato Adecco e Poste Italiane, in solido, a riconoscere i premi di risultato per gli anni 2019 e 2020 per un totale di circa 10.000 euro, in favore di 4 lavoratori che, tramite Adecco, avevano lavorato come autisti nelle sedi di Poste Italiane a Como e Varese.
“La vertenza, avviata da Felsa a livello nazionale, patrocinata nel caso specifico dal coordinamento Felsa dei Laghi, con il supporto dell’ufficio vertenze Cisl dei laghi, sancisce ancora una volta il principio per cui la parità di trattamento tra somministrati e lavoratori diretti debba essere riferito non solo agli elementi contrattuali – afferma il comunicato sindacale – ma ad ogni elemento della retribuzione compresi, appunto, i premi e i bonus definiti dall’azienda in favore dei lavoratori diretti”.
“Nell’attesa di leggere le motivazioni della sentenza nel dettaglio, Felsa Cisl esprime grande soddisfazione per questo risultato, che incoraggia l’azione del sindacato e potrà essere da stimolo per tanti lavoratori somministrati a rivendicare la piena applicazione del principio di parità di trattamento”, conclude la nota firmata dal segretario nazionale di Felsa Cisl, Daniel Zanda, e dal coordinatore della Felsa Cisl dei Laghi, Alberto Trevisan.