Una nuova singolare proposta si fa avanti nel parlamento svizzero. Il PLR infatti vorrebbe prevedere una tassa sull’immigrazione. E lo fa prefigurando, per chi decidesse di trasferirsi nel paese, di pagare il 3% del proprio reddito per undici anni. Si stimano entrate per un miliardo di franchi all’anno.
Quella del PLR è un’iniziativa che si presenta come alternativa a quella dell’Udc che punta a fare in modo che ci si un “No a una Svizzera da 10 milioni”, come recita il titolo della loro iniziativa.
Il dibattito è stato immediato – come riportato 20 Minuten – anche perché potrebbe generare possibili conflitti con l’Unione europea.
Proposta che escluderebbe comunque l’applicazione retroattiva della tassa sull’immigrazione. Il regolamento entrerebbe in vigore non appena la popolazione svizzera dovesse raggiungere i 9,5 milioni di abitanti, la soglia limite individuata anche dall’UDC.
A oggi la popolazione svizzera ha di poco superato quota 9 milioni. Pure l’UDC è scettica. Il presidente Marcel Dettling ritiene che la tassa non sia adatta a ridurre il cosiddetto “stress da densità” né la carenza di alloggi. “Le questioni principali da affrontare sono l’asilo e la crescita incontrollata dei posti di lavoro statali”, afferma. La discussione è aperta.