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Menaggio, è del presentatore tv putiniano Solovyev la villa incendiata. Spaggiari: “Probabile atto dimostrativo”

Tra i vari incendi segnalati dai vigili del fuoco di Como alla fine di una lunga notte (qui la cronaca) raccontavamo anche di un incendio scoppiato all’alba in una villa in ristrutturazione a Loveno di Menaggio.

Si tratta di una delle proprietà del celebre presentatore e oligarca russo, filo putiniano, Vladimir Solovyev, peraltro recentemente confiscate nell’ambito delle sanzioni decise a livello internazionale dopo l’attacco all’Ucraina (qui).

“La villa è in fase di ristrutturazione – spiega a ComoZero il sindaco di Menaggio, Michele Spaggiari – all’interno è vuota e ci sono solo mezzi di cantiere. Qualcuno è entrato nei locali e ha dato fuoco ad alcuni pneumatici, la situazione è stata messa in sicurezza velocemente dai Vigili del fuoco. Sembra decisamente un atto dimostrativo ma naturalmente aspettiamo l’esito delle indagini dei carabinieri”. Successivamente anche un’altra proprietà del conduttore tv è risultata presa di mira: tinta di rosso l’acqua della piscina.

Aggiornamento (17.04). Sulla vicenda è intervenuto anche il prefetto di Como, Andrea Polichetti con una nota che diffondiamo integralmente:

In relazione agli episodi occorsi, tra la notte di ieri e le prime ore del mattino di oggi, ad opera di ignoti, in danno di alcune proprietà immobiliari sottoposte a congelamento ai sensi del D.Lgs. 22.06.2007 n. 109, nell’ambito delle misure restrittive deliberate dall’Unione Europea nei confronti di soggetti vicini all’establishment politico-economico russo coinvolto nel conflitto con l’Ucraina, il Prefetto Andrea Polichetti ha convocato urgentemente una riunione tecnica di coordinamento dei Responsabili Provinciali delle Forze di Polizia.

Nella circostanza, ferme restando le attività di indagine in corso a cura dell’Arma dei Carabinieri, volte ad identificare i responsabili e a ricostruire il percorso di avvicinamento alle abitazioni, è stata disposta una sensibile intensificazione dei servizi di vigilanza, nelle zone di interesse, da parte delle Forze dell’Ordine.

Parallelamente, si è convenuto di interessare l’Agenzia del Demanio – cui competono la custodia, l’amministrazione e la gestione delle risorse economiche oggetto di congelamento – per verificare se sia possibile utilizzare sistemi di videosorveglianza, unitamente a forme di vigilanza privata, ai fini di una miglior tutela degli immobili di cui trattasi.

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