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Cronaca

Migliaia di mascherine destinate ai medici rivendute altrove: l’indagine della Procura di Como

Nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Como guidata da Nicola Piacente, riguardante la commercializzazione di capi di abbigliamento contraffatti, il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Como ha eseguito ieri un’ordinanza custodia cautelare con arresti domiciliari emessa dal Giudice per le indagini preliminari nei confronti dell’amministratore di un’azienda con sede legale a Turbigo.

L’indagato è accusato, nell’ambito di una operazione di importazione di 72.000 mascherine protettive filtranti FFP2, di avere dichiarato falsamente, in una dichiarazione di svincolo diretto inviata a via mail all’Agenzia delle Dogane e Monopoli dell’Aeroporto di Malpensa, che i dispositivi dovevano essere consegnati alla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale- F.I.M.M.G. Ben 12.000 di queste, invece, sono state sottratte dalla destinazione per essere vendute separatamente, inducendo dunque in errore la Dogana.

A seguito dello svincolo della merce, le 72.000 mascherine sono stato caricate a bordo di un autocarro: diecimila sono poi state scaricate in un capannone di Turbigo ma a seguito di ulteriori controlli si è accertato che tra le restanti 62.000 mascherine destinate alla “F.I.M.M.G, 2000 erano destinate ad una diversa società con oggetto “l’ideazione di campagne pubblicitarie”.

Da qui, dunque, i provvedimenti chiesti dalla Procura di Como ed emessi dal Gip, con gli atti che saranno anche trasmessi a quella di Busto Arsizio per competenza territoriale.

Dalle indagini è inoltre emerso che lo stesso soggetto aveva effettuato, utilizzando analoghe false attestazioni, una ulteriore importazione di 550.000 mascherine, 500.000 di queste destinate ad una società municipalizzata e le restanti 50.000 a separata commercializzazione (con conseguente evasione dell’IVA e dazi dovuti per l’importazione). Inoltre, lo stesso aveva assunto impegni a rifornire una fornitura di dispositivi di protezione individuale e medici a un Ente di diritto pubblico che svolge funzioni di centrale di committenza per conto della Regione Lombardia e che aveva più volte sollecitato l’adempimento della fornitura.

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