Decine di scritte sui muri di Como, tutte più o meno dello stesso tenore. Sono comparse su almeno una ventina di pareti esterne cittadine, forse anche di più. Il concetto è sempre quello “stop al genocidio palestinese” (con errore, vedi foto, tant’è), “Palestina vincerà”. Ma soprattutto all’accusa “Israele assassino” vengono affiancate le multinazionali, per esempio della grande distribuzione (nel caso della foto che pubblichiamo Carrefour), ‘ree’ secondo gli imbrattatori di essere genericamente complici. Insomma, nel brutale conflitto in corso si inserisce la furbata di qualcuno che andando a deturpare proprietà private si illude di esprimere posizione. Indipendentemente da come la si pensi – e nel caso di questa guerra è più che mai richiesto un livello di conoscenza e analisi dei fatti che non si riduce a due chiacchiere e uno slogan con vernice spray sulla parete di una casa – siamo di fronte a un semplice vandalismo, nient’altro. Secondo quanto apprendiamo indagini sarebbero già in corso, così come l’acquisizione di filmati nelle zone colpite. Il raid sarebbe stato interamente compiuto la notte del 29 dicembre, ovviamente si attendono conferme. Le foto mostrano i muri del Conservatorio , la piazzetta della Pinacoteca e via Diaz (appunto al fianco di un Carrefour Express) ma se ne segnalano davvero ovunque.
Un commento
Se c’è una cosa ridicola è scrivere sui muri. In un mondo dominato dai social dove la maggior parte delle persone legge e fa proprie le peggio stupidaggini prodotte da Internet, scrivere il proprio pensiero sui muri è da deficienti. Speriamo che le telecamere abbiano immortalato questi ultimi esemplari di trogloditi della comunicazione e che, al posto delle immagini, le loro imprese siano immortalate da fumetti ovviamente disegnati a mano………….😊