Nove tonnellate di cibo scaduto.
Cereali, riso, mais, spezie, patate, legumi, ortaggi. Merce malandata che veniva riconfezionata in sacchetti con etichetta “Origine Perù”, niente di più falso.
Li hanno trovati e sequestrati, con anche quasi duemila bottiglie di alcolici e superalcolici, i finanzieri di Como in un magazzino di Cologno Monzese.
“Quanto rinvenuto – spiegano dalla finanza -, oltre ad essere conservato con modalità del tutto “fuori norma”, in violazione non solo della normativa di settore in materia di igiene alimentare (nei locali si evidenziavano scarse condizioni igienico sanitarie e nei luoghi di manipolazione si riscontrava la presenza di solventi tossici), ma anche delle più recenti disposizioni riguardanti il fenomeno COVID-19 (gli operai erano privi di dispositivi di protezione e di sanificazione), presentava all’interno molteplici agenti contaminati (vermi ed insetti)”.
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Aggiungono: Una vera e propria “montagna” di sacchi di prodotti alimentari destinati, inequivocabilmente, al settore della distribuzione per la ristorazione etnica in tutto il territorio nazionale in particolare alle numerose comunità di latinos, la cui presenza è forte soprattutto nell’hinterland milanese”.
Durante le operazioni, sono state rinvenute oltre 1800 bottiglie di bevande tra super-alcoliche (Rum e Vodka) ed alcoliche (birra), importate da paesi extra-UE, sulle quali, “dall’analisi della
documentazione contabile ed extracontabile, risultava il mancato assolvimento dell’accisa in Italia Frode in commercio, cattivo stato di conservazione di prodotti alimentari, sottrazione al pagamento delle accise sulle bevande alcoliche e inosservanza della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, queste le violazioni che hanno animato il teatro delle operazioni poste in essere dalle Fiamme Gialle comasche, le quali hanno provveduto a cautelare l’ingente quantitativo”.