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Casa Natta, il Licinium, Castell’Arquato e Residenza 418: trionfi nelle notti di mezza estate per Davide Marranchelli

Che Davide Marranchelli abbia il dono dell’ubiquità è praticamente un dato di fatto. Non si spiegherebbero altrimenti i tantissimi progetti che il regista, attore e drammaturgo comasco sta seguendo contemporaneamente tra Como, Erba, Castell’Arquato, Palanzo, Cernobbio e chi più ne ha più ne metta. Una stagione ricchissima che, come fiore all’occhiello, almeno se guardata con gli occhi dei comaschi, ha sicuramente quel bellissimo progetto realizzato in collaborazione con il Comune che è la rassegna Casa Natta. Nel cortile di Palazzo Natta, infatti, da inizio giugno al 7 luglio si sono alternati sul palco spettacoli sempre diversi sotto la guida dell’associazione teatrale Mumble Teatro e la direzione artistica, in perfetta sinergia, dell’attore comasco Stefano Annoni, della danzatrice e coreografa Elena Ajani e dello stesso Marranchelli.

“Casa Natta è una bomba, con 150 posti sempre tutti esauriti ma, soprattutto, è il frutto di una collaborazione inaspettatamente facile non solo tra noi tre direttori artistici con tre punti di vista diversi, ma anche con il Comune, in particolare con l’assessore alla Cultura Enrico Colombo. A Como non eravamo abituati a trovare casa per il teatro e non ricordo esperienze di questo tipo prima di oggi – racconta Marranchelli – avremmo sicuramente potuto farcire facilmente il cartellone con i nostri spettacoli, ma abbiamo invece preferito creare una rassegna la più eterogenea possibile, con prosa, danza, spettacoli per ragazzi, poetry slam, nomi affermati come Claudio Milani, Lorenzo Marangoni o Carrozzeria Orfeo ma anche compagnie emergenti”.

CASA NATTA, GALLERY

Ma nel frattempo, perché limitarsi alla città murata e ad un progetto già di per sé corposo? “Il 24 giugno, con Il Giardino delle Ore e Mumble Teatro abbiamo debuttato con La Dodicesima Notte al Teatro Licinium di Erba (ultime due date il 7 e 8 luglio. Biglietti su webtic.it), di cui ho curato la regia insieme a Simone Severgnini – racconta infatti – si tratta di un progetto bellissimo nell’ambito del Festival ArtiGiano che ha coinvolto anche i cittadini del territorio che hanno prestato le loro voci al Coro delle Comparse e che vede sul palco nomi come Felice Montervino e Marco Ripoldi”.

La dodicesima notte

E poi, sempre il 7 luglio, sarà in scena con musiche dell’orchestra Toscanini ai piedi della torre di Castell’Arquato con Nozze Istriane di Antonio Smareglia, di cui cura la regia, per il Festival Illica dedicato al librettista Luigi Illica. “Poi il 12 luglio avrò l’ultima data del mio spettacolo “Magnifico” dedicato a Michelangelo mentre dal 14 luglio inauguriamo la terza esperienza di Residenza 418 a Palanzo in collaborazione con il Comune di Faggeto e le associazioni culturali del paese”, spiega Marranchelli.

Un gruppo di attori e danzatori, professionisti e non provenienti da tutta Italia, si ritroverà infatti a vivere insieme per dieci giorni contagiando, e facendosi contagiare, da questo piccolo borgo sul lago fino alla realizzazione di uno spettacolo finale il 22 luglio: “Questa esperienza di residenza artistica non è il classico spettacolo o festival che arriva e se ne va ma vuole coinvolgere davvero Palanzo e i suoi abitanti creando anche un po’ di scompiglio – spiega – all’inizio ci chiudevano le finestre in faccia ma piano piano ci siamo fatti conoscere e c’è chi viene a mangiare con noi, ci sono le signore che passano a fare training al mattino, c’è la serata ‘Adotta un artista’ in cui siamo a cena nelle varie case e l’anno scorso allo spettacolo in piazza c’erano trecento persone”. Un’idea che, almeno per quanto riguarda lo spettacolo conclusivo, verrà esportata anche sulla riva opposta il 23, a Rovenna.

E infine un’ultima, piccola chicca dolce e delicatissima, il debutto del nuovo progetto Opera White con il Teatro Sociale dedicato agli anziani ospiti delle Rsa: “L’idea è di Barbara Minghetti e ricalca il concetto che aveva già realizzato con Opera Kids, che avvicina i bambini all’opera coinvolgendoli in prima persona con laboratori in cui imparano alcune arie prima di assistere allo spettacolo e cantarle insieme agli attori – spiega – con Opera White faremo la stessa cosa portando una riduzione del Flauto Magico in quattro Rsa di Como i cui ospiti, nei giorni precedenti e con l’aiuto di alcuni esperti, avranno imparato alcune arie che poi canteranno insieme a noi”.

Per seguire tutte le iniziative: mumbleteatro.com

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