Una mappa per guidare turisti e cittadini tra gli atelier degli artisti del territorio: è questa l’idea di Fabrizio Bellanca, artista comasco che da anni lavora per valorizzare l’arte a Como e dintorni. Il progetto, nato nel 2013 e rilanciato quest’anno in grande stile, mette in rete 50 atelier tra Como e provincia, arrivando fino a Colico, Lecco, Monza e includendo anche quattro artisti ticinesi.
Dopo una prima tiratura di 40 mila copie negli anni scorsi, quest’anno la mappa è stata stampata in 50 mila esemplari, già in fase di distribuzione. Bellanca le sta consegnando personalmente in hotel a quattro e cinque stelle, B&B di fascia alta e punti informativi selezionati: “Ho trovato un canale di distribuzione che mi permette di portare le mappe anche fino a Colico, Lecco e Monza, oltre che a Como – ha spiegato – La distribuzione è ancora in corso e proseguirà anche in Svizzera, a Lugano e Mendrisio, con l’idea di espandersi ulteriormente in futuro.
La mappa non è una semplice cartina: ogni atelier è collegato tramite QR code al sito web dell’artista, permettendo al visitatore di prenotare direttamente una visita. “Il 90% degli atelier sono visitabili su appuntamento. Così si crea un contatto diretto tra turista e artista. L’obiettivo è far conoscere il lavoro degli artisti locali e non solo, creando percorsi tra arte e territorio. Mi è sempre piaciuto creare connessioni e coinvolgere le gallerie. Vorrei che da questa mappa nascessero eventi coordinati, magari con aperture condivise di più atelier”.
“C’è un clima di rete e collaborazione”
L’inaugurazione ufficiale della nuova edizione si è tenuta lo scorso 27 giugno, presso “The Art Company”, con la partecipazione dello storico dell’arte Luigi Cavadini, in un clima di grande entusiasmo. “C’era un bel feeling”, ha raccontato Bellanca – sono venuti molti artisti coinvolti nel progetto, proprio quello che volevo ottenere: un clima di rete e collaborazione”. Il progetto ha visto ricevere sostegno anche in extremis, con la partecipazione dell’architetto Christian Longa. Quest’ultimo, inizialmente contattato come sponsor, ha poi deciso di coinvolgersi attivamente: ha presentato il suo spazio culturale 2A, che figura come punto 18 sulla mappa, e ha annunciato l’intenzione di ospitare gli artisti per farli conoscere al pubblico e distribuire le mappe anche attraverso i propri canali.
Tra i prossimi passi, c’è il desiderio di portare la mappa nelle scuole comasche. “Ho preso contatti con un paio di istituti per settembre. Mi piacerebbe organizzare delle uscite con i ragazzi, magari per visitare gli atelier o fare attività legate all’arte. L’idea è quella di far conoscere il progetto alle nuove generazioni e stimolare l’interesse per l’arte sul territorio“, ha anticipato.
L’obiettivo è ambizioso ma concreto: rendere Como un polo creativo dove l’arte contemporanea possa dialogare con turismo, cultura e vita quotidiana.