Stefano Bollani torna al Teatro Sociale di Como, giovedì 4 maggio alle ore 20.30, con Piano Solo: un concerto che si preannuncia tutto esaurito visto i biglietti andati a ruba e la lunga lista d’attesa per i posti nei palchi, spiegano infatti daal sociale che i palchi saranno resi disponibili la settimana prima dell’evento (cioè quella che si sta aprendo): qui i dettagli.
Piano Solo, più che un tradizionale concerto al pianoforte, è un omaggio all’arte dell’improvvisazione. Nel momento in cui Stefano Bollani sale sul palco per il suo one man show, tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, nessun programma di sala a cui aggrapparsi per seguire il succedersi dei brani. Lo spettatore è trascinato in un’avventura ogni sera diversa, un viaggio a perdifiato attraverso orizzonti musicali solo apparentemente lontani. Si può passare così dalle sue composizioni a Carosone, dal jazz ai ritmi brasiliani, con improvvise incursioni nel pop o nel repertorio italiano degli anni Quaranta. In questo vero e proprio flusso di coscienza musicale, il riso e l’emozione si mescolano.
Musicista eclettico e geniale, compositore, pianista jazz e classico, Stefano Bollani sale sul palco per imparare qualcosa ogni sera, anche perché “è più economico che pagare uno psicanalista“.
Cerca stimoli ovunque, in tutta la musica del passato ma soprattutto esplora il presente, l’attimo, improvvisando a fianco di grandi artisti come il suo nobile mentore Enrico Rava, Richard Galliano, Bill Frisell, Paul Motian, Chick Corea, Hamilton de Holanda. Con lo stesso animo si inserisce all’interno di orchestre sinfoniche quali la Gewandhaus di Leipzig, la Scala di Milano e l’Orchestre National de Paris, lasciandosi prendere per mano da direttori coraggiosi e entusiasti come Riccardo Chailly, Krjstian Jarvi, Daniel Harding. E ancora dal teatro alla radio e la televisione, fino ad arrivare all’editoria, Stefano Bollani si cimenta nei progetti più diversi con una verve e un sense of humour che magnetizzano il suo pubblico.
Una sola cosa è certa, alla fine del concerto sarà il pubblico a decidere il bis.
Bollani diligentemente segna ed esegue sul momento i pezzi richiesti: un medley imprevedibile in cui il virtuosismo si mescola all’irriverenza.