Su ComoZero settimanale disponibile in tutta la città (qui la mappa) troverete un’ampia intervista, sempre a firma di Chiara Taiana, con il maestro. Qui raccontiamo il la cerimonia di stamani.
Stamattina, la Pinacoteca Civica ha festeggiato gli ottant’anni del Maestro Giuliano Collina in una sala gremita, “piena di amici che mi hanno dato qualcosa di simile alla perfetta felicità”, come ha lui stesso commentato al termine del tributo che gli hanno voluto rendere il sindaco Mario Landriscina, l’assessore alla Cultura Simona Rossotti, il presidente della commissione cultura Franco Brenna, il consigliere provinciale Tommaso Davide Fasola (presente a nome del presidente Fiorenzo Bongiasca), il filosofo Filippo Galli e la direttrice del Museo di Arte Moderna di Ascona Mara Folini Ceccarelli.
(Fotoservizio: Carlo Pozzoni)
Questa ricorrenza è stata, inoltre, l’occasione per inaugurare Campo Quadro, il nuovo spazio della Pinacoteca dedicato al dono, che proprio oggi ha ospitato l’opera della serie Lavori in Corso donata da Collina in occasione del suo compleanno.
Questo piccolo spazio in fondo al loggiato del piano nobile, realizzato dall’architetto Davide Adamo con la collaborazione del collega Paolo Brambilla, è, per usare le parole utilizzate da Roberta Lietti nella sua presentazione, “un luogo dedicato alla contemplazione” e qui troveranno posto, ogni prima domenica del bimestre, opere donate nel corso del tempo ai Musei Civici che spesso non hanno spazio, per diverse ragioni, nell’esposizione permanente. Il prossimo appuntamento, svelato in anteprima da Veronica Vittani (responsabile della Pinacoteca e vera anima di questo progetto), “sarà il 13 febbraio con un’opera di Aldo Galli donata tempo fa e mai esposta prima d’ora. Oltre a valorizzare queste opere e omaggiare, così, chi le ha donate, la speranza è quella che in futuro anche altri collezionisti possano pensare di regalare un’opera di loro proprietà alle collezioni cittadine”.
Proprio accanto a Campo Quadro, inoltre, comincia il nuovo percorso espositivo (altra novità della Pinacoteca). Da qui, infatti, comincia la quadreria storica che, come svela Vittani, “speriamo di arricchire presto riunendo qui i ritratti gioviani prima dispersi tra Pinacoteca e Museo Giovio. Ora sono stati raccolti nei depositi ma necessitano di restauri prima di poter essere esposti e donati, a loro volta, alla città”.