Dopo lo straordinario successo della raccolta fondi che ha permesso di salvare il cinema Astra (75 mila euro donati da più di mille comaschi in soli due mesi), ora per la storica sala cittadina è tempo di dare il via al cantiere.
Nelle prossime settimane, infatti, è previsto l’avvio dei lavori di adeguamento degli impianti che dovrebbero consentire di riaccendere i proiettori in ottobre. Ma nell’attesa di tornare a sedersi sulle sue mitiche poltroncine di velluto rosso, l’Astra vuole mantenere vivo lo spirito di comunità che gli ha permesso di restare in vita ed ecco nascere quello che i suoi promotori definiscono “il quarto pilastro” dell’Astra, l’associazione “Amici dell’Astra”.
“L’associazione rappresenta il quarto pilastro attorno a cui far rinascere il Cinema Astra insieme alla Parrocchia di San Bartolomeo (proprietaria dell’immobile Ndr), a PGA (la società di distribuzione che si occuperà della programmazione commerciale nei weekend Ndr) e alla Cooperativa Astra21, per la gestione ordinaria – spiegano – l’associazione vuole innanzitutto essere una fucina di idee e di proposte per animare in senso partecipato la vita del cinema: cineforum, programmazione partecipata, rassegne ed eventi culturali, proposte per specifiche fasce di pubblico. Ma i volontari potranno anche offrire il loro tempo e le loro braccia affiancando i soci della cooperativa nella presenza in sala”.
E nell’ottica di promuovere la partecipazione ecco due nuove iniziative: un video in cui i volontari Michele Luppi e Federico Frigerio raccontano il ruolo dell’associazione e il contributo che ciascuno può dare, e un questionario, già compilato da oltre 120 persone, grazie al quale chiunque, nell’attesa di poter tornare a sedersi sulle sue mitiche poltroncine di velluto rosso, potrà raccontare ciò che desidera per l’Astra che verrà.
Un commento
L’associazione “Amici dell’Astra” è un’ottima iniziativa, un vero e proprio quarto pilastro sul quale basare una rinascita proattiva e duratura della storica sala. Provo già ad immaginare un’inaugurazione con una proiezione di un film italiano con la partecipazione dell’attore o dell’attrice principale (“Il testimone invisible” con la presenza di Scamarcio o della Leone potrebbe essere uno spunto), creando in tal modo una narrazione di forte impatto mediatico che dia risalto alla bella storia che ha permesso, tramite la raccolta fondi, di salvare la storica sala cittadina. Aspettando poi il ritorno dell’amatissimo cineforum e di tante altre iniziative per mantenere sempre vivo quello spirito di comunità che, come dice giustamente Lei, ha permesso all’Astra di rimanere in vita.