Una valigia dimenticata per decenni in una soffitta ricolma di lettere e documenti inviati dall’altra parte del mondo all’allora sindaco di Grona Giuseppe Balbiani e il sogno di raccontare quello straordinario fenomeno migratorio, ancora poco conosciuto, che tra il Seicento e la Prima Guerra Mondiale ha portato migliaia di lariani (e milione e mezzo di lombardi solo tra 1861 e 1915 su 9 milioni di italiani) dalla Val Menaggio al Sud America. Questa è la scintilla che, nel 2019, ha dato vita al progetto “Dalle Alpi alle Ande” che da quest’estate accompagna in una serie di eventi. La mostra e gli eventi saranno a Tremezzina e Menaggio.
“Dalle Alpi alle Ande. Immagini e documenti della grande emigrazione”
Mostra ed eventi collaterali a Tremezzina e Menaggio 5 ottobre-3 novembre 2024
LA MOSTRA
Nell’Anno delle radici italiane nel mondo, si inaugura sabato 5 ottobre alle 10.30 al Museo del Paesaggio del Lago di Como, nel Comune di Tremezzina, la mostra “Dalle Alpi alle Ande. Immagini e documenti della grande emigrazione”, che ripercorre l’“esodo” di eccezionali proporzioni, per incidenza numerica e culturale, che ha coinvolto tra il 1836 e la Grande Guerra i territori della Val Menaggio e della Tremezzina. Una “costola” dell’esposizione è ospitata anche dallo Spazio museale Fondo africanistica, presso la biblioteca di Menaggio, dove è stato dato spazio in particolare alle figure di padre Gabriele Malagrida, migrante per la fede in Brasile nella prima metà del Settecento poi ucciso dall’Inquisizione a Lisbona, e alla tradizione del vetro portata dal Lago di Como al Cile dai nostri emigranti, tra i quali spiccano i menaggini Dell’Orto. La mostra “Dalle Alpi alle Ande” fa parte del più ampio progetto omonimo, ideato e curato dall’associazione Sentiero dei Sogni per i Comuni di Bene Lario, Grandola ed Uniti, Menaggio e Tremezzina, con il contributo dei ministeri degli Affari Esteri e della Cultura su fondi NextGeneration EU.
La mostra è nata dalla digitalizzazione di oltre seicento lettere, cartoline e fotografie contenute in un baule ritrovato vent’anni fa nella soffitta di una casa di Grona, nel Comune di Grandola ed Uniti, appartenuto a Giuseppe Balbiani, che al rientro dal Sud America nei primi anni del Novecento divenne sindaco del suo paese e figura di riferimento per centinaia di emigranti in Cile, Uruguay e Argentina. Gli emigranti diedero un contributo importante, con le loro rimesse, allo sviluppo dei Comuni di origine, finanziando la costruzione di tante opere pubbliche, e anche a quello dei paesi di adozione, dove molti di loro hanno raggiunto esposizioni di rilievo nell’imprenditoria, nell’artigianato e nelle arti. Alcuni dei nostri emigranti hanno intrecciato il proprio cammino con quello di figure universamente note come i premi Nobel cileni Gabriela Mistral e Pablo Neruda, pure presenti in mostra. E continuano a far parlare (bene) di sé, per esempio quando due “comaschi” nel 2011 contribuirono a salvare, rispettivamente da sindaco e comandante dei vigili del fuoco della città di Copiapò in Cile, 33 minatori intrappolati a oltre 700 metri di profondità.
ORARI E TARIFFE
La mostra si potrà visitare fino al 3 novembre 2024 nei seguenti orari:
Museo del Paesaggio del Lago di Como, Tremezzina (CO), via Regina 22: da giovedì a domenica, ore 10-12, 14-18; biglietto 5 euro;
Fondo Africanistica c/o Biblioteca, Menaggio (CO), via Carlo Camozzi 21: da martedì a giovedì ore 14:30-18, venerdì e sabato ore 9-12:30, 14:30-18; ingresso gratuito.
EVENTI COLLATERALI
Incontri “L’ora del mate”:
– Sabato 26 ottobre, ore 16, al Museo del Paesaggio del Lago di Como, “Dal Lario al mondo: i viaggi di Giovio, Amoretti e Magellano”, conferenza di Pietro Berra.
– Sabato 2 novembre, ore 16, allo Spazio Museale Fondo Africanistica, “I profumi delle radici”, laboratorio a cura di Antonella Fontana.
Al termine di entrambi gli appuntamenti saranno offerti mate (bevanda sudamericana) e dolci tipici.
Passeggiata e conferenza
Sui passi di un martire – passeggiata creativa e conferenza dedicate a padre Gabriele Malagrida
Menaggio, sabato 19 ottobre ore 14.30-17.30
Ritrovo alle 14.45 sul lungolago di Menaggio (viale Benedetto Castelli), presso il monumento alla Tessitrice. Da lì si effettuerà un percorso di cirda 1,5 km per le vie del paese, seguendo le tracce di padre Gabriele Malagrida (Menaggio, 18 settembre 1689 – Lisbona, 21 settembre 1761), missionario gesuita che in Brasile si dedicò alla creazione di scuole per gli indigeni e per i coloni, aprì case di accoglienza per le prostitute e ottenne fama di guaritore e di santo, ma poi fu perseguitato e giustiziato a Lisbona dal braccio laico dell’Inquisizione agli ordini del marchese Pombal. Padre Gabriele Malagrida ha anche ispirato la figura di padre Gabriel, protagonista del film “Mission” (1986), diretto da Roland Joffé e vincitore della Palma d’oro al 39º Festival di Cannes.
Lungo il percorso si visiterà la mostra “Dalle Alpi alle Ande” presso lo Spazio Museale Fondo Africanistica, con un pannello dedicato proprio alla storia di padre Malagrida, verrà eccezionalmente aperta ai partecipanti la casa natale del sacerdote, quindi si toccheranno la chiesa parrocchiale di Santo Stefano, con una scultura e due dipinti a lui dedicati, la via e la piazzetta che gli sono state intitolate, per finire nell’aula magna delle scuole medie dove seguirà una conferenza a tre voci sulla sua figura.
Conduce il percorso e modera la conferenza Pietro Berra, giornalista, scrittore e presidente di Sentiero dei Sogni.
Introducono la conferenza Valentina Pozzi, assessore alla Cultura del Comune di Menaggio, e il parroco di Menaggio don Pierino Riva.
Relazioni di: padre Giovanni Bonacina, storico ed ex docente del Collegio Gallio frequentato da padre Gabriele Malagrida negli anni della formazione; Cristina Redaelli, docente e studiosa di storia locale
La partecipazione agli eventi collaterali è gratuita con iscrizione obbligatoria attraverso la pagina web http://sentierodeisogni.it/eventi