Alla faccia di chi dice che Como è morta e ci sono solo bar per turisti (considerazione comunque in parte condivisibile). Sarà Jacopo Brusa a dirigere i 200 coristi, insieme al cast di artisti professionisti, nell’opera di Puccini, in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore: all’Arena del Teatro Sociale il 27 e 29 giugno e 1 luglio. In occasione delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore, Turandot di Giacomo Puccini, la X edizione di 200.Com Un progetto per la c, andrà in scena all’Arena del Teatro Sociale di Como e inaugurerà il Festival Como Città della Musica, giunto alla diciassettesima edizione. Tre le serate in programma con l’opera: giovedì 27, sabato 29 giugno e lunedì 1 luglio 2024. È stato presentato questa sera ai coristi il direttore d’orchestra: a dirigere Turandot sarà il maestro Jacopo Brusa, che il pubblico di Como e di OperaLombardia ha appena avuto modo di conoscere alla direzione del Don Carlo di Verdi negli scorsi mesi. “Sono estremamente felice di poter celebrare, nel centenario dalla morte, Giacomo Puccini con la Turandot in un contesto speciale come quello legato ai 200 di Como! – racconta il Maestro Brusa – L’ultima opera di Puccini è, infatti, la più “corale” di tutte. Sicuramente è la più spettacolare! Perfetta, quindi, per rendere omaggio, tutti insieme, al più grande compositore italiano del ‘900″. Tra fine marzo/aprile verrà annunciato l’intero programma del Festival Como Città della Musica 2024.
COS’E’ 200.COM
200.Com è la sigla nata per festeggiare i 200 anni del Teatro Sociale di Como con un evento che coinvolgesse tutta la città concretizzatosi con i Carmina Burana, spettacolo prodotto nel 2013 con un, sino ad allora inedito, connubio di grandi professionalità e duecento (ormai giunti quasi a quota 300!) normali cittadini. L’ambizioso progetto è teso al coinvolgimento trasversale dell’intera città raccoglie ed intreccia forze professionali ed amatoriali (preparate nei Laboratori a teatro).
200.Com è altresì un progetto premiato anche a livello internazionale: in occasione della riapertura dell’Arena, nel 2013, il Teatro Sociale di Como-AsLiCo coinvolse infatti i cittadini a far parte del coro che avrebbe accompagnato la stagione lirica all’aperto; in moltissimi si presentarono alle selezioni, in prevalenza dilettanti, comaschi ma anche di paesi limitrofi e dalla Svizzera.
La scelta dei 200 coristi iniziali (oggi sono appunto più di 250) non privilegiò solo chi sapeva cantare, perché tutti, dopo una accurata preparazione, poterono esibirsi – come primo spettacolo – nei Carmina Burana. Nato come una semplice esperienza musicale, il progetto negli anni ha acquisito una valenza sociale molto importante. Il Teatro diventa un luogo di riferimento per la città, accoglie persone con bagagli culturali e socio-economici molto diversi e rafforza il tessuto sociale. L’inclusione di un pezzo di territorio nel mondo attivo della lirica è il valore di questo progetto: i dilettanti affiancano i professionisti e non ne sono da meno. Sono stati definiti una sorta di “operai della cultura” che, dopo il lavoro quotidiano di ognuno di essi, partecipano alle prove settimanali da ottobre fino a giugno, prove che diventano giornaliere nell’imminenza della rappresentazioni. Per ciascuna edizione, difatti, i Laboratori corali prendono avvio sempre in autunno e culminano poi nelle rappresentazioni dell’opera a fine giugno.
Il Teatro diviene così un luogo di riferimento per la città, accoglie persone con un bagaglio
culturale e socio-economico molto diverso, e rafforza il tessuto sociale: un teatro del benessere, in cui la dimensione sociale e l’esperienza emotiva si intrecciano alla passione per la musica e il canto. Le persone vengono a teatro per cantare, ma anche per stare insieme, divertirsi, dimenticare gli affanni della vita quotidiana. Nell’ambito del Progetto 200.Com, vengono organizzati incontri di approfondimento sull’opera, di cultura generale, incontri con gli artisti, proiezioni di film, laboratori di consapevolezza corporea e di training teatrale, nonché escursioni culturali.
Dopo l’entusiasmante successo riscontrato con Carmina Burana, il progetto 200.Com, in collaborazione con la Società dei Palchettisti, è proseguito portando in scena ogni anno il titolo di apertura del Festival Como Città della Musica. Così nel 2014, sotto la bacchetta di José Luis Gomez-Rios, i cittadini di Como e dintorni, hanno potuto partecipare, a Cavalleria Rusticana con la regia di Serena Sinigaglia.
L’edizione successiva viene invece allestita, anche grazie al sostegno di Intesa Sanpaolo, Pagliacci di Ruggero Leoncavallo diretta da Carlo Goldstein per la regia di Michal Znaniecki. È proprio con Pagliacci che l’opera partecipata del Teatro Sociale di Como riceve l’attenzione della critica. L’anno seguente, infatti, il Progetto 200.Com è tra i vincitori del Premio della critica musicale Franco Abbiati e viene premiato con il Premio Filippo Siebaneck “per la qualità del progetto trasversale, aperto a tutta la città, che si è ritrovata per la terza stagione consecutiva – in crescente entusiasmo – a cantare le parti corali dei “Pagliacci” (dopo “Cavalleria rusticana” e “Carmina Burana”) affidate a centinaia di “dilettanti”.
Nel 2016, i coristi, guidati da Rosetta Cucchi, prendono parte a L’Elisir d’amore con la direzione musicale di Jacopo Rivani.
Ad aprire l’edizione 2017 del Festival Como Città della Musica – giunto alla decima edizione – è stato il Nabucco di Giuseppe Verdi, opera corale per eccellenza.
E’ stato infatti il capolavoro verdiano il titolo scelto per 200.Com Un progetto per la città, l’opera partecipata del Teatro Sociale di Como-AsLiCo. Un progetto giunto nel 2017 alla quinta edizione, nato per coinvolgere attivamente il pubblico e la città, che diventano coprotagonisti di produzioni artistiche di altissimo livello. L’opera ha coinvolto i coristi ‘cittadini’ che, dopo aver superato le audizioni, da ottobre hanno seguito un intenso percorso di studio e di prove in previsione delle tre repliche che sono andate in scena all’Arena del Teatro nelle serate del 29 giugno, 1 e 4 luglio.
L’opera verdiana era ambientata in un contesto urbano contemporaneo, per sviscerare
il conflitto quanto mai attuale tra oppressori e oppressi, tra libertà e prigionia, tra profughi e non, diretti dal giovane regista italiano Jacopo Spirei. Oltre 300 le persone, tra amatori e professionisti, partecipanti al progetto e alla produzione estiva. La direzione era affidata all’abile bacchetta del M° Jacopo Rivani.
Il titolo del progetto 200.Com del 2018 è stato invece Otello, progetto arrivato alla VI edizione. Otello è andato in scena all’Arena del Teatro Sociale di Como nelle serate del 28, 30 giugno e 3 luglio 2018, all’interno dell’XI edizione del Festival Como Città della Musica, che grazie a questo progetto ha ormai assunto un’identità vera e specifica. L’opera ha visto la partecipazione di due famosi nomi del mondo del canto: Francesco Anile e Angelo Veccia. Anile, già protagonista nella nostra Arena nel 2015 negli acclamati Pagliacci allestiti da Michal Znaniecki, era reduce dalla produzione di Otello al The Metropolitan Opera di New York. Veccia è stato invece Rigoletto nella produzione di OperaLombardia 2017/18.
Arriviamo poi al 2019, con un altro titolo verdiano, La Traviata, per la VII edizione del progetto 200.Com. L’opera inaugurale del Festival è andata in scena all’Arena del Teatro Sociale di Como nelle serate del 27, 29 giugno e 2 luglio 2019, all’interno della XII edizione del Festival Como Città della Musica, con la direzione del M° Alessandro Palumbo e la regia di Andrea Bernard. Dopo il successo ricevuto a Parma all’interno dello scorso Forum di Opera Europa, dove 300 operatori dei più grandi teatri lirici europei hanno ascoltato interessati e incuriositi Barbara Minghetti che parlava di opera partecipativa, il Teatro Sociale-AsLiCo ha superato così una nuova sfida: ne La Traviata, infatti, il coro riveste una parte fondamentale ed è sicuramente il titolo musicalmente più difficile che i “200” hanno dovuto, finora, affrontare.
Il 2020 sarebbe stata la volta dell’VIII edizione del Progetto 200.Com. Purtroppo l’epidemia da Covid19 ci ha costretti alla sospensione temporanea del progetto.
Il 2022 ha visto il Coro 200.Com ritornare in scena per l’VIII edizione con L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, con la regia Manuel Renga e la direzione d’orchestra di Azzurra Steri. Lo spettacolo è ambientato nella fabbrica che produce ricambi per automobili, parti meccaniche, olio per motori… Elisir!. Scenografia e costumi come in una cartolina vintage dai toni seppia, movimenti stilizzati, azioni costruite sulla struttura musicale, luci espressioniste che generano ombre profonde, sono alcune delle caratteristiche dei film indimenticabili che ritroveremo citati nello spettacolo. I cantanti e i personaggi richiamano tante figure divertenti e malinconiche dei film muti di Charlie Chaplin, Buster Keaton, fratelli Marx ecc. Il coro è uno dei veri protagonisti di quest’opera: operai e le operaie, segretarie, dirigenti, addetti alle pulizie, che con gag fisiche e movimenti animano lo spazio dell’Arena, immaginando di essere nella fabbrica di Tempi Moderni.
Aida di Giuseppe Verdi è la IX edizione di 200.Com Un progetto per la città, andata in scena giovedì 29 giugno, sabato 1 e lunedì 3 luglio 2023.
A dare forma al titolo verdiano nell’Arena del Teatro Sociale di Como è stato Alessio Pizzech, uomo di spettacolo, a tutto tondo: multiforme la sua attività, sia nel teatro di prosa che nel teatro musicale, oltre che come direttore artistico di istituzioni culturali e progetti. Definito giovanissimo dalla critica come uno dei più significativi registi italiani, con straordinaria energia Pizzech ha messo in scena circa 150 spettacoli fra prosa e lirica collaborando con tutti i principali teatri e festival italiani, e per la prima volta con AsLiCo e il Teatro Sociale di Como. Questa visione registica dell’Aida, sempre più sospesa nel tempo e nello spazio, in un fluire tra passato mitico e futuro postmoderno, avrà come palcoscenico una grande piramide, attorno a cui ruoterà tutta la vicenda.
Accanto al regista, l’altra figura fondamentale il direttore d’orchestra: a dirigere l’Aida è stato il M° Enrico Lombardi, ormai conosciutissimo dal pubblico di Como per aver diretto La Cenerentola di G. Rossini del progetto “Opera domani” 2022 e La traviata di OperaLombardia lo scorso dicembre.
Insieme al team creativo e ai cantanti professionisti, ovviamente non è mancato il Coro 200.Com con più di 200 cantori amatoriali, cuore del progetto partecipativo di AsLiCo, diretti dal M° Massimo Fiocchi Malaspina.
Titolo del 2024 sarà Turandot di Giacomo Puccini, in occasione delle celebrazioni per il centenario della morte del compositore.
INFORMAZIONI CORO 200.Com
- Federica Giglio
- tel. 031.270171
- mail coro200tsc@gmail.com
BIOGRAFIA JACOPO BRUSA Direttore
Jacopo Brusa è considerato uno dei più interessanti Direttori d’Orchestra della sua generazione. La critica nazionale ed internazionale lo definisce fin dagli esordi “una piacevole scoperta” e, più volte, la sua concertazione viene giudicata “impeccabile”. Nato a Pavia nel 1985, inizia all’età di sette anni gli studi musicali presso l’Istituto Musicale “Franco Vittadini” della sua città frequentando il corso di Clavicembalo. Si trasferisce successivamente al Conservatorio “G. Verdi” di Milano dove si laurea in Organo e Composizione organistica col massimo dei voti e la lode e si specializza, in seguito, presso istituzioni nazionali ed internazionali quali: Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, Hochschule für Musik di Amburgo e Conservatorium van Amsterdam.
Nel frattempo, inizia lo studio della Direzione d’Orchestra prendendo parte ai “Wiener Musik Seminar” di Vienna, alla prestigiosa Accademia Chigiana di Siena sotto la guida del M° Gianluigi Gelmetti, al Summer Program del Bard College (USA), alla “Bottega Maag” col M° Donato Renzetti e consegue il diploma in Direzione d’Orchestra presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste nella classe del M° Antonino Fogliani.
L’attività di Direttore d’Orchestra lo porta a collaborare, sia in ambito operistico che sinfonico, con compagini italiane e straniere quali l’Orchestra e il Coro dell’Arena di Verona, l’Orchestra del Teatro “Carlo Felice” di Genova, l’Orchestra e il Coro del Teatro “G. Verdi” di Trieste, la Filarmonica Arturo Toscanini di Parma, I Pomeriggi Musicali di Milano, la Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”, l’Orchestra “Virtuosi Brunenses” di Brno, l’Orchestra dell’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari, l’ Orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como e la Filarmonica del Friuli Venezia Giulia. Inoltre, è stato ospite di importanti teatri e festival come la Fondazione Arena di Verona, il Teatro Verdi di Trieste, il Macerata Opera Festival, il “Rossini in Wildbad” Belcanto Opera Festival, la Fondazione Donizetti di Bergamo, il Teatro Fraschini di Pavia, il Teatro Sociale di Como, il Teatro Ponchielli di Cremona, il Teatro Grande di Brescia, il Teatro Municipale di Piacenza, il Teatro dell’Opera Giocosa di Savona, l’Ente Concerti “Marialisa de Carolis” di Sassari, il “Lerici Music Festival” e il Piccolo Opera Festival FVG.
Oltre a dirigere regolarmente il repertorio sinfonico, Jacopo Brusa ha debuttato con successo di pubblico e di critica le seguenti opere liriche: “Guglielmo Tell” di G. Rossini, “Madama Butterfly” e “Gianni Schicchi” di G. Puccini, “Il trovatore” e “La traviata” di G. Verdi, “La Cenerentola” di G. Rossini, “Carmen” di G. Bizet, “La serva padrona”
di G. B. Pergolesi, “L’inganno felice” di G. Rossini, “La cambiale di matrimonio” di G. Rossini (edito in DVD per la casa discografica Velut Luna), “Le maschere” di
P. Mascagni, “Nozze Istriane” di A. Smareglia, “Ein Walzertraum” di O. Straus e “Il Sordo”, opera contemporanea con musica di Paolo Marcarini e libretto di Leo Nucci.
Jacopo Brusa ha diretto lo scorso autunno/inverno l’opera “Don Carlo” di G. Verdi per il circuito OperaLombardia (teatri di Pavia, Como, Cremona e Brescia) e nel 2024 sarà per la prima volta al prestigioso Rossini Opera Festival di Pesaro.
Ha registrato per la rete televisiva nazionale Rai 5 e per Radio Tre Rai.
Attualmente ricopre la carica di Consulente Artistico Musicale della Fondazione Teatro Fraschini di Pavia e di Direttore Artistico del Festival Illica di Castell’Arquato.
Un commento
Vi siete dimenticati di ” Pagliacci” opera alla quale ho partecipato anche io, adesso sono alle prove con “Turandot”