Dall’8 novembre all’8 dicembre 2025 si tiene un doppio appuntamento espositivo dedicato all’architetto futurista Antonio Sant’Elia (1888-1916) nelle città centrali per la sua vicenda umana e artistica: Como e Milano. Le mostre sono allestite presso la Pinacoteca Civica di Como e l’ADI Design Museum di Milano. L’iniziativa è promossa e curata congiuntamente dai Musei civici di Como e dall’Accademia di Belle Arti di Brera.
Progetto triennale e patrimonio comasco
L’evento costituisce la prima tappa del progetto triennale Documentare, valorizzare: tra ricerca e progettazione digitale, avviato nel 2024 grazie alla collaborazione tra Comune di Como, Pinacoteca Civica e Accademia di Brera.

Il programma ha visto il coinvolgimento attivo degli studenti della Scuola di Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico e della Scuola di Nuove Tecnologie dell’Accademia di Brera. Questi studenti sono stati impegnati, durante l’anno accademico 2024-25, in un percorso di studio e ricerca incentrato sull’opera di Sant’Elia, del quale la Pinacoteca Civica di Como conserva un vasto nucleo di oltre 180 disegni originali.

Enrico Colombo, Assessore alla Cultura, Musei, Biblioteca, Turismo e Como UNESCO Creative City, ha sottolineato l’importanza del progetto: “Le città di Como e Milano sono state fondamentali nelle vicende umane ed esperienziali di Sant’Elia”. Questa ricerca, che coinvolge diverse istituzioni, rappresenta “un percorso di divulgazione dell’immenso patrimonio dell’architetto comasco, affinché le nuove generazioni siano sempre più consapevoli del valore delle collezioni dei Musei civici e possano esserne i primi custodi”.
Visione Futurista e legami urbani
Veronica Vittani, Responsabile dei Musei civici, ha evidenziato l’attualità del pensiero dell’architetto: “Antonio Sant’Elia continua a ispirare generazioni di giovani con la forza visionaria delle sue idee. La sua architettura futurista, audace e proiettata verso il domani, parla direttamente a chi sogna un mondo nuovo, dinamico e tecnologico. I suoi disegni, conservati in Pinacoteca, sono spesso oggetto di studio e reinterpretazione da parte di studenti, artisti e designer, che ne colgono l’energia innovativa e il coraggio di rompere con il passato. Sant’Elia non è solo un nome della storia: è un punto di partenza per immaginare il futuro”.
Le due esposizioni presenteranno in totale 24 disegni originali provenienti dalle collezioni della Pinacoteca (10 a Como e 14 a Milano). Tali opere, risalenti al periodo cruciale 1913-1914, sono raramente esposte al pubblico. Si tratta di progetti e studi che spaziano da edifici industriali a centrali elettriche, stazioni e infrastrutture, posti in dialogo con i contesti urbani di Como e Milano, le due città che hanno maggiormente plasmato l’immaginario visionario dell’architetto.
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L’uomo e la città
La figura di Sant’Elia è stata tracciata da Lorella Giudici, docente di Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia di Brera: “Passo secco e deciso, figura alta e slanciata, portamento franco e spavaldo, cappello a robiola, cravattina a farfalla, l’inseparabile corta pipa, parlata comacina. Le folte basette e i capelli rossi, il profilo incurvato aquilino, la voce un po’ rauca gli davano aspetto rude: ma era generoso e buono come il pane”. La professoressa Giudici aggiunge che Sant’Elia era “‘affezionatissimo alla sua Città Natale’ ed è lì che ha raccolto le prime suggestioni che sono andate a nutrire i sogni di un’architettura che si dirige verso il cielo”. L’intenso sviluppo industriale e culturale di Como e Milano, a cavallo tra XIX e XX secolo, fu riconosciuto come determinante nella formazione del suo pensiero.

Alessandra Coppa, docente di Storia dell’Architettura all’Accademia di Brera, ha approfondito la visione urbana di Sant’Elia: “Sant’Elia aveva precorso agli inizi del Novecento i temi moderni della mobilità urbana. Pensava a una città per incontri dinamici, un’utopia realizzabile dove la strada diventa la ‘piazza’. Ipotizzava una città policentrica dove l’interconnessione dei trasporti era determinante. […] La comunicazione e l’interscambio è la caratteristica determinante nei suoi disegni, di una città caratterizzata dalla rapidità dei percorsi e dalla modernità dei mezzi di trasporto. Anche Como e Milano avevano iniziato ad attuare significative innovazioni infrastrutturali e industriali, per cui la Città Nuova di Sant’Elia non appare del tutto avveniristica e rispecchia in parte la città reale”.
Dettagli sulle sedi espositive e innovazione digitale
A Como, l’esposizione è allestita nelle sale permanenti dedicate a Sant’Elia, situate al secondo piano della Pinacoteca civica. A Milano, i disegni sono esposti all’ADI Design Museum, affiancati da una proiezione multimediale realizzata da Terminus Digital Art in collaborazione con Epson. Il percorso espositivo comasco include, inoltre, un video che illustra i luoghi della città che furono fonte d’ispirazione per l’architetto e una postazione interattiva che permette ai visitatori di trasformare i propri disegni “in stile Sant’Elia” attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale.

Rosanna Ruscio, docente di Storia dell’Arte contemporanea all’Accademia di Brera, nel saggio che accompagna il catalogo pubblicato da Biblion editore, descrive la qualità artistica delle opere: “I fogli sono libere prove iconiche del suo programma utopico, la dimostrazione di una capacità di vedere anche nel rapido schizzo quella che doveva essere la fusione degli edifici con l’ambiente. La compattezza leggera dei volumi, data anche dalle colorazioni degli inchiostri […], l’estrema sottigliezza del segno […], restituiscono il senso delle strutture architettoniche pensate per una città in continua evoluzione”.
Eventi collaterali e approfondimenti
Le mostre sono accompagnate da un programma di iniziative collaterali:
- A Como: Una passeggiata creativa intitolata “La Como nuova di Antonio Sant’Elia“, organizzata con Sentiero dei Sogni, Sabato 29 novembre, dalle 10 alle 13. Il percorso esplora le innovazioni che hanno modificato la città tra il 1899 e la Grande Guerra, ispirando l’autore del Manifesto dell’Architettura Futurista.
- A Milano: La proiezione del film La città nuova di Gabriele Gandini, una reinterpretazione visionaria e distopica del pensiero di Sant’Elia, realizzata da studenti universitari.
- Workshop: Il 13 novembre si terrà un workshop all’interno della Biennale Sessions (nell’ambito della convenzione tra Accademia di Brera e Biennale di Venezia) incentrato sul progetto Sant’Elia e l’intelligenza artificiale.
Informazioni utili
Il progetto gode del sostegno di ASF, del supporto tecnologico di Epson ed è realizzato in collaborazione con ADI Design Museum. Partner istituzionale per i Musei civici di Como è la Camera di Commercio Como-Lecco.
I curatori del progetto sono: per la Pinacoteca di Como, Veronica Vittani e Francesca Testoni; per l’Accademia di Brera, Alessandra Coppa, Rosanna Ruscio e Lorella Giudici.
I corsi universitari coinvolti dall’Accademia di Brera sono: Storia dell’arte contemporanea (prof.ssa Lorella Giudici, a.a. 2023-24), Storia e documentazione dei beni architettonici, Storia dell’architettura e dell’urbanistica (entrambi prof.ssa Alessandra Coppa, a.a. 2024-25), e Sistemi editoriali per l’arte (prof.ssa Chiara Savino, a.a. 2024-25).
| Dettagli Esposizione | Como: Pinacoteca Civica | Milano: ADI Design Museum |
| Sede | Via Diaz 84 | Piazza Compasso d’Oro 1 (ingresso da Via Ceresio 7 – via Bramante 42) |
| Inaugurazione | Sabato 8 novembre, ore 11.00 | Sabato 8 novembre, ore 17.00 |
| Durata | Fino all’8 dicembre 2025 | Fino all’8 dicembre 2025 |
| Orari | Martedì-domenica, ore 10.00–18.00 (ultimo ingresso 17.30) | Tutti i giorni 10.30 – 20.00 (chiuso il venerdì) |
| Biglietti | Mostra compresa nel biglietto d’ingresso della Pinacoteca – https://museicomo.vivaticket.it/ | Ingresso libero – www.adidesignmuseum.org |
| Info | Tel. +39 031 269869 – pinacoteca@comune.como.it – www.comune.como.it | |
| Social | Facebook e Instagram @museicivicicomo |




