Non c’è niente come il “Bando Emblematici maggiori” di Fondazione Cariplo (5 milioni per la provincia di Como più altri 3 messi dalla Regione) per accendere la fantasia di una città in cui sembra sempre non succedere niente.
A gennaio avevamo anticipato proprio uno dei progetti in lizza per ottenere una fetta dell’ambito finanziamento, siglato dall’architetto Stefano Seneca e da Massimiliano Mondelli, presidente dell’Accademia Pliniana: un museo dedicato a Plinio il Vecchio (giusto in vista delle celebrazioni per il bimillenario della sua morte) da realizzare nell’eterno cantiere della Torre Pantera (qui il progetto).
Due piccioni con una fava, verrebbe da dire, un colpo grosso che permetterebbe di dare lustro a uno dei nostri più illustri concittadini e dare un senso, nel contempo, a un monumento che da troppo tempo aspetta di trovare uno scopo.
Un sogno che, però, aveva sottovalutato i tempi di messa in sicurezza della Torre (ancora incerti) e che deve slittare, inevitabilmente, al 2023.
Tutto finito? Non proprio, perché ancora su iniziativa dell’instancabile Accademia Pliniana, ecco un nuovo progetto firmato Seneca e promosso da Fondazione Alessandro Volta e Provincia di Como che si inserisce, questa volta, nella più articolata proposta per i Fondi Emblematici denominata “MAKE COMO” (qui i dettagli) promossa da Lariofiere, Camera di Commercio e numerosi comuni comaschi.
Ma di cosa si tratta? Di un altro museo dedicato, questa volta, “ai “vires illustres” (“uomini illustri”) di Como e a promuovere la consapevolezza della loro rilevanza per la cultura universale”. I Plinii, i Maestri Cumacini, i Giovii, Alessandro Volta ma anche i maestri dell’Astrattismo e del Razionalismo comasco riuniti, quindi, in un unico museo.
“Un altro? Ma se non sappiamo neanche far funzionare quelli che abbiamo già!”, verrebbe da pensare. In realtà, il nome scelto per questo nuovo polo (che troverebbe spazio al piano terra del Liceo classico Volta) rivela già in parte la novità: VIS COMENSIS, infatti, è l’acronimo di Virtuale Interattivo Storico.
Non il solito museo con vetrine e pannelli, quindi, ma tre sale in cui il visitatore potrà interagire con grandi mappe per scoprire gli itinerari sul territorio legati a questi personaggi (scaricabili sul cellulare tramite una app. Quasi fantascienza per Como), proiezioni interattive e una sala dedicata a due delle più grandi “invenzioni” comasche, l’enciclopedia di Plinio e il museo gioviano: “un ambiente virtuale che simulerà una grande gipsoteca.
Tramite un touch- screen posto al centro della stanza, il fruitore potrà selezionare una delle opere d’arte descritte nella Naturalis Historia.
Effettuata una selezione, le pareti si muoveranno, simulando lo spostamento del visitatore all’interno della gipsoteca fino a portarlo davanti alle statue. Qui una voce fornirà informazioni. Sullo stesso modello, sarà l’esperienza dedicata al Museo gioviano: una selezione dei ritratti presenti nella sua collezione saranno riprodotti a parete con la descrizione fornitaci direttamente da Giovio”. E, non ultima, la possibilità, in futuro, di estendere questa modalità anche alle invenzioni di Alessandro Volta (che possa essere la volta buona per rendere comprensibile la visita al Tempio Voltiano?).