Sta per arrivare il momento clou del Festival della Luce 2019, dedicato alla Luna. Il prossimo 16 maggio, con evento speciale al Teatro Sociale, verrà infatti celebrata la Giornata Internazionale della Luce, indetta dall’Unesco.
Andrà in scena, a partire dalle 20.30, un talk show in cui la Luna sarà l’ospite d’onore, celebrata con brani musicali a lei dedicati interpretati dal pianista Christian Leotta, evocata con le emozioni del primo sbarco attraverso le testimonianze di giornalisti che lo faranno rivivere, attualizzata dalla testimonianza di chi l’ha raggiunta con le missioni più recenti.
Ma sarà anche trasportata in un viaggio della conoscenza a ritroso nel tempo: un breve spettacolo ne offrirà la visione che ne ebbe colui che per molti è il è primo grande scienziato della storia, Galileo Galilei.
“Quel giorno la Luna sarà un po’ più vicina a Como – ha commentato il presidente della Fondazione Alessandro volta, Luca Levrini, che organizza il festival – La serata avrà tutto ciò che serve: l’autorevolezza grazie alla conferma della presenza della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, l’esperienza dell’astronauta Paolo Nespoli, la narrazione di Piero Angela e l’emozione che ci donerà il pianista Christian Leotta”.
Oltre alle musiche di Leotta, che ha scelto per il pubblico del Festival della Luce la Sonata al Chiaro di Luna, L. Van Beethoven e la Sonata D571 di F. Schubert, interverranno sul palco, abilmente condotti da Piero Bianucci, giornalista scientifico de La Stampa, i testimoni della serata: Piero Angela, in collegamento Skype, ricorderà la serata del 20 luglio del 1969 ma non solo; Silvia Rosa Brusin dal palco farà rivivere la sua famosa intervista a Buzz Aldrin, il “secondo uomo sulla Luna” e l’astronauta Paolo Nespoli racconterà le sue esperienze vissute nelle molteplici missioni nello spazio.
La seconda parte della serata sarà invece dedicata a uno spettacolo speciale, “Io dico l’Universo”, scritto dal fisico Alessandro Bettini (vice presidente Società Italiana di Fisica) che con proiezioni e musiche d’epoca riporterà indietro le lancette dell’orologio del tempo fino al Rinascimento, proponendo un inedito ritratto di un giovane Galileo Galilei: musicista e pittore, dal talento eclettico, affascinato dall’osservazione del cielo tanto da costruirsi un cannocchiale e puntarlo sulla Luna. Il commento musicale sarà affidato al Duo Dolcesuono che con la dulciana e l’arciliuto, strumenti dell’epoca, proporranno brani composti da Vincentio e Michelagnolo Galilei, padre e fratello dello scienziato.