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“Storie di Lago”. Un’app che è una magnifica scintilla di 3 musei: Seta, Barca Lariana e Ciclismo. Come funziona

Se c’è un termine davvero abusato, soprattutto quando si parla di cultura, è la parola “sinergia”. Un bellissimo proposito, è vero, che però fatalmente spesso si conclude in un nulla di fatto. A volte mancano le idee o manca un capofila forte, altre mancano risorse o forse – si dice ma non si può dire – manca la voglia di aprire davvero il proprio “orticello” perché l’idea che lavorando insieme si perda qualcosa, invece di guadagnarla, talvolta alle nostre latitudini è ancora piuttosto forte. Invece ieri tre piccole realtà – il Museo della Seta di Como, il Museo Barca Lariana di Pianello del Lario e il Museo del Ciclismo del Ghisallo – hanno dimostrato che, lavorando insieme, si può dare vita a un progetto comune intelligente e bellissimo che, chissà, potrebbe davvero essere una scintilla capace di unire, finalmente, molte altre realtà museali del nostro territorio. “Storie di Lago. Per lago e per terra lungo un filo di seta” è infatti il nome del progetto presentato ieri nel corso di una conferenza stampa in via Castelnuovo che, grazie a finanziamento ottenuto attraverso un bando di Fondazione Cariplo, ha dato vita a una web app (“Storie di Lago”) in cui tre guide virtuali, una per ogni museo, accompagneranno i visitatori attraverso i percorsi espositivi attraverso la gamification dell’esperienza.

Come in un vero e proprio videogioco, attraverso dei QR Code posti lungo il percorso, le varie sale e quanto esposto si trasformano infatti in sfide da superare, quiz e giochi di logica da risolvere attraverso gli oggetti che può osservare davanti a sé in un’esperienza che viene definita phygital, capace cioè di unire l’esperienza fisica (physical) e quella digitale (digital). Ma questa non è l’unica novità: “Oltre alla web app, è disponibile un biglietto unico che, nell’arco di un mese, può essere utilizzato per visitare tutti e tre i musei per scoprire il filo di seta che lega tre realtà apparentemente così diverse tra loro – ha spiegato Giovanna Baglio, presidente del Museo della Seta – il sogno ora è quello di riuscire a coinvolgere anche altre realtà per creare una sorta di museo diffuso, e speriamo che vedere concretizzata questa iniziativa invogli anche altri musei del territorio ad aderire. L’invito è aperto”.

“Questo progetto è finalmente un’azione concreta e operativa per creare quella connessione di cui si parla tanto – è stato il commento di Carola Gentilini, direttrice del Museo del Ciclismo nonché ex assessore alla Cultura della giunta Landriscina – oltre a rappresentare una modalità di visita diversa dal solito, infatti, è soprattutto un modo per far nascere nei visitatori la curiosità per altri musei che magari non conosce”. “Il nostro territorio si sta sviluppando molto rapidamente dal punto di vista turistico e per realtà come le nostre, spesso, il classico museo fisico non è più sufficiente in un mondo sempre più digitale – ha aggiunto Ferdinando Zanoletti, presidente della Fondazione Museo Barca Lariana – per questo sono importanti progetti di questo tipo ed è importante fare sistema e lo dimostrano le prime manifestazioni di interesse che sono già arrivate da parte di altri musei”.

“Il progetto si sviluppa in cinque azioni – ha spiegato il project manager Lorenzo Donegana entrando nel dettaglio di quanto è stato, e verrà, realizzato – il biglietto congiunto, l’applicazione che permette di visitare i musei in una modalità gaming nuova ma anche iniziative sul territorio come quelle che abbiamo in programma di realizzare in collaborazione con le associazioni Sentiero dei Sogni, Jubilantes o i laboratori olfattivi tenuti da Antonella Fontana che prenderanno spunto da tre diversi profumi che abbiamo creato e dedicato a ciascun museo: più femminile per il Museo della Seta, più maschile per il Museo Barca Lariana ed energizzante per il Museo del Ciclismo. A questo si aggiunge un’importante azione di comunicazione e la raccolta e l’analisi dei dati sui visitatori che ci permetteranno di sviluppare le azioni future”

“Il percorso basato sul gaming proposto all’interno di ogni museo non è un semplice gioco – ha precisato Andrea Salvalaggio del team ELV – Culture of Innovation, che ha realizzato la web app – il visitatore infatti può muoversi su più livelli, da quello più leggero e accattivante ad approfondimenti e filmati d’epoca, tutti sottotitolati per permettere anche a visitatori non udenti di poter godere appieno questa esperienza”. “E a quanto presente all’interno dei musei si aggiungono anche luoghi da scoprire all’esterno grazi alla geolocalizzazione – ha concluso il direttore del Museo della Seta Paolo Aquilini – nel nostro caso si tratta del vicino ‘Caminun della Fagnana”(l’altissima ciminiera dell’ex cotonificio Bianchi in via Aldo Moro Ndr), della scultura di Arturo Martini recentemente valorizzata a due passi dal Museo”.

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Un commento

  1. Rinnovo la mia richiesta: quando pubblicate una foto “di gruppo” è così difficile mettere una didascalia con i nomi, al fine di riconoscere le varie persone citate nell’articolo.
    Da destra a sinistra, da sinistra a destra, non importa da dove ma mettetela…

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