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Cultura e Spettacolo

Teatro Sociale: primi ciak per “Il Boemo”. Talento più famoso di Mozart, ora nell’oblio

Il Teatro Sociale di Como fa un tuffo di tre secoli indietro nel tempo in questi giorni, con 150 persone tra attori, cantanti e musicisti che stanno prendendo parte alle riprese del film “Il Boemo”.

La pellicola ricostruisce le avventure del compositore settecentesco Josef Mysliveček, al tempo musicista più ricercato di Mozart da corti e teatri Italiani.Si tratta di un gran dispiego di energie per una coproduzione Italia – Repubblica Ceca, che sarà destinata ai festival del cinema più importanti nel 2020.

Un progetto voluto e studiato dal regista ceco Petr Vaclav da più di 10 anni, curato nei minimi dettagli, dai costumi alle scene.

Vaclav cercherà di rendere giustizia alla storia del compositore ceco, rispettando il più possibile i fatti storici per raccontare chi era Il Boemo, attivo soprattutto in Italia, e uno degli autori d’opere più geniali e prolifici d’Europa nel ‘700.

Mozart, più giovane di lui, lo ammirava e lo prendeva a esempio. Ma il tempo lo ha cancellato dalla memoria collettiva, sebbene all’epoca fosse ben più ricercato e affermato del collega Amadeus.

Le arie e le composizioni di Mysliveček – detto anche Venatorini – sono state riscoperte dopo 250 anni e saranno utilizzate come colonna sonora del film, registrata dall’orchestra Collegium 1704

La star della lirica
Philippe Jaroussky, capofila dei tanti cantanti coinvolti, interpreterà le arie sotto la guida del direttore d’orchestra Václav Luks, mentre l’attore ceco che interpreta il protagonista è il giovane attore e cantante Vojtěch Dyk.

Nel cast anche gli attori italiani Barbara Ronchi e Lino Musella e altri che verranno annunciati.

«Il film racconta la storia di questo grande artista a cui l’Italia ha dato tutto, immaginando quei passaggi della sua vita andati perduti attraverso i fatti storici – racconta il regista –  con l’intento di ricostruire fedelmente lo spirito del suo tempo e la ricchezza dell’Italia che a quell’epoca fiorisce di corti e repubbliche desiderose di eccellere».

 

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