Chi ha detto che la poesia è morta?
Certo non lo diciamo a ComoZero dove un giovane e validissimo collaboratore, arrivato da Pigra, Thomas Usan, classe 1999, è riuscito senza troppe difficoltà a pubblicare la sua prima raccolta di poesie, “Le vie per una Gerusalemme perduta”, edito da Nulla Die e da qualche settimana acquistabile su Amazon (e qui sul sito dell’editore) dove peraltro ha scalato la classifica delle “novità più interessanti” arrivando nella top10.
“Sono sempre stato appassionato di letteratura, è stata una costante nella mia vita e adoro leggere – racconta Thomas, al terzo anno in Lettere all’Università Cattolica di Milano – poi grazie a un professore delle scuole superiori mi sono appassionato di poesia e ho cominciato sia a leggerla che a scriverla”.
Così, quasi per caso e anche un po’ per mettersi alla prova, Thomas alla fine del 2020 ha deciso di raccogliere tutti i suoi scritti e di inviarli alle case editrici per avere un riscontro. E ne ha avuti diversi, finché la sua scelta non è ricaduta sulla siciliana Nulla Die.
“All’inizio credevo che qualcuno mi avrebbe risposto ma suggerendomi di lavorarci di più, di riprovare tra qualche anno e invece è andata diversamente – spiega Thomas – La casa editrice che ho scelto ha pubblicato la raccolta dopo un breve lavoro di editing ma senza cambiare nulla di particolare nel mio lavoro”.
Subito dopo la pubblicazione, la raccolta è presto entrata in classifica: nella prima settimana era al 58esimo posto nella categoria Best Seller Amazon di poesia e, si diceva, al sesto tra le novità della settimana.
“Le vie per una Gerusalemme perduta” è una silloge che cerca di rappresentare il disagio giovanile della mia generazione – spiega Thomas – perché noi, a differenza di chi ci ha preceduto, non abbiamo punti fermi, verità o ideologie a cui aggrapparci. Non c’è fascismo o comunismo, non c’è Oriente o Occidente. Gerusalemme è un po’ una metafora di una verità che noi non abbiamo più in tasca. Così in ogni poesia affronto un tema diverso: dall’amore alla ricerca di un’idea con la costante di aver perso la bussola”.
A qualcosa però si aggrappa. “Anche la poesia ricerca punti fermi a cui aggrapparsi – sottolinea Thomas – per questo in ogni poesia della raccolta c’è un verso di un autore importante, esattamente identico all’originale, a fare da punto di riferimento”.