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Cultura e Spettacolo

VIDEO Sara Kali, la santa dei popoli Rom, Sinti e Kalè celebrata in una danza a Como

Un video dedicato Sara Kali, la santa protettrice, messo in scena a Palazzo Lambertenghi lo scorso 23 giugno. Il progetto, organizzato da Francesco Posa è realizzato nella Sala Recchi e ha visto la partecipazione di diversi a attori. A vestire i panni della Santa, l’ètoile Luciana Savignano, in uno splendido progetto coreografico del Maestro Francesco Posa. La leggenda vuole che questa santa fosse una serva di Maria Salomé, Maria Jacobé e Maria Maddalena, sbarcate alla foce del Rodano per sfuggire alle persecuzioni dopo la morte di Gesù, diffondendo così il Cristianesimo in Europa. Per quanto il culto di Santa Sara la Kali non sia riconosciuto ufficialmente dalla confessione cristiana, i popoli gitani di Rom, Sinti e Kalè si radunano ogni anno a Saint Maries de la Mér per venerarla come loro patrona protettrice. Secondo altri potrebbe essere ricollegata alla divinità indiana Kali, ed è questo nome a concordare con l’ipotesi dell’origine indiana della comunità Rom che giunse in Francia nel IX secolo.
I gesti dei danzatori Francesco Posa, Alessandro Florio e Maksym Petrashchuck che con dolcezza si poggiano sul corpo leggero di Luciana Savignano, la sollevano tenendola sempre oltre il livello delle loro teste, donano allo spettatore un senso di protezione e di riparo, proprio come riparatore è l’amore della Santa verso i suoi fedeli.
E sulla profondità di questo amore si è soffermata anche la Professoressa Patrizia Fazzini, che ha condotto la presentazione del video “Kali la Sara” assieme a Luciana Savignano e Francesco Posa, sottolineando il valore di questo sentimento come continua ricerca, e specificando che il termine con cui da sempre vengono definiti questi popoli itineranti, è da considerarsi ormai obsoleto, discriminatorio, soprattutto in un’era come quella presente in cui tutto è in continuo mutamento e movimento.
Numerosi hanno preso parte all’evento di presentazione, tra cui i giovani danzatori anche protagonisti del progetto Alessandro Florio e Maksym Petrashchuck ma anche Gaia Barchi, assistente alla coreografia, Filippo Cerra e Mario Voria, registi e videomakers, e Andrea Gentili, che ha curato i costumi.
La cultura gitana, con usi e costumi, mi ha sempre incuriosito, affascinato, e approfondendo da un punto di vista storico e spirituale il popolo dei camminanti, sono rimasto molto colpito dalla figura della loro Santa protettrice “Sara la Kali” o meglio detto Sara la Nera, in cui si intrecciano un misto di culture, religioni e storie. Quando ho iniziato a lavorare al progetto, ho lavorato alla coreografia immaginando nel ruolo di Sara, l’ Étoile Luciana Savigano, e tre danzatori uomini, che attraverso la visione mistica sono avvolti in una danza eterea e sublime creata dal magnetismo con la protagonista.
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