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Como, Acinque e i suoi “Scambi d’energia” danno 143 milioni di carica ecologica al territorio lariano

Sono passate meno di 24 ore dalla storica conferenza stampa in Comune a Como del progetto che vuole risolvere dopo 42 anni la questione dell’ex Ticosa e Acinque è di nuovo sul territorio, pronta e aperta a dialogare con le autorità, ma pure con i propri stakeholder, i cittadini e dare loro una bella spinta d’energia. La location scelta è il Teatro Sociale, il titolo della giornata “Scambi d’energia @ Como” ed è innegabile quanto l’ex Acsm, poi Acsm Agam, ora Acinque, multiutility quotata in Borsa di riferimento dei territori di Como, Lecco, Monza, Sondrio, Udine, Varese e Venezia, sia tornata protagonista e vicina ai suoi territori, ad iniziare proprio da quello comasco. Una spinta, uno scambio di energia che molti hanno percepito dal primo momento con l’arrivo di un comasco sulla poltrona di amministratore delegato, ovvero Stefano Cetti.

La mattinata, dopo i saluti del presidente Marco Canzi, della vice, la comasca Nicoletta Molinari e i saluti dell’assessore regionale all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, che ha ringraziato la società che ha mantenuto le radici sul territorio e contribuisce alla sua crescita economica, è stata la volta dei numeri.

“Volontà di Acinque, oltre a restituire gli esiti del report, è dare inizio a un percorso di confronto e collaborazione tra tutti i protagonisti del territorio della provincia, per definire insieme una strategia di sviluppo, necessariamente orientata alla sostenibilità e all’innovazione” hanno spiegato i vertici della società.

“Fare rete per creare valore condiviso” ma quali sono i numeri di questo valore condiviso? L’intervento di Alessandro Marangoni ad di Althesys è stato in questo senso illuminante. Nel 2022 il valore condiviso di Acinque in provincia di Como è stato di 143 milioni di euro, per 74,9 milioni di ricadute dirette, 23,9 milioni indirette e 44,4 milioni di indotto. Una cifra che vale lo 0,8% del Pil provinciale pre-Covid, il 4,2% delle entrate fiscali sul territorio, l’1,2% del valore aggiunto nelle maggiori 100 aziende della provincia e 2,8 volte il valore aggiunto di Acinque sul Lario. La filiera di Acinque conta 1.379 addetti (891 dei quali in provincia di Como) sono 301 gli occupati diretti, 307 quelli indiretti e 771 gli indotti.

Spazio quindi alla tavola rotonda moderata da Cristiana Rogate presidente di Refe, con il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, i presidenti della Camera di Commercio di Como-Lecco, Marco Galimberti, di Confindustria Como, Gianluca Brenna, di Ance Como Francesco Molteni, di Fondazione Volta, Luca Levrini, della Fondazione Comasca, Angelo Porro e l’ad di Acinque, Stefano Cetti.

Como Sala Bianca evento conferenza Acinque “Scambio d’energia a Como”

“Sono sindaco e socio di Acinque, ma i Comuni non sono fatti per gestire azioni di società e trarne profitto. Un sindaco deve guardare al valore condiviso e alle ricadute per i suoi concittadini – ha detto Rapinese – lo Stato ogni anno mi chiede se voglio tenere o meno le quote e io, che ripeto, sono un convinto liberale, mi domando quale sia il fornitore di gas più conveniente per gli edifici pubblici. Acinque sta però generando anche valore e ricadute evidenti sul territorio. Il progetto presentato sulla Ticosa credo sia l’esempio più chiaro” ha detto il sindaco. Galimberti ha ricordato l’impegno della Camera di Commercio sul fronte della sostenibilità e l’apertura dell’ente verso tutti i cittadini.

La necessità di fare rete, per creare valore condiviso è stato un tema ripreso anche dal presidente Brenna di Confindustria e da Molteni di Ance Como, che ha ricordato come quello dell’edilizia sia un settore centrale per la transizione ecologica, visto che la fonte principale di inquinamento sono ancora gli edifici. Il protocollo Ance Acinque ha permesso di migliorare l’efficienza energetica di 150 condomini del territorio per 200 milioni di euro di lavori. Levrini ha ricordato il ruolo di Como, Città Creativa Unesco e lo scambio d’energia che proviene dai padri della città quali Plinio e Volta, di cui nel 2027 ricorrerà il bicentenario della scomparsa.

Il dono è stato al centro dell’intervento di Angelo Porro, che con Acinque prevede investimenti per migliorare alcuni impianti sportivi. “Il cittadino per noi rimane al centro, lo possiamo chiamare qualche volta cliente, altre utente, ma noi cerchiamo di restituire sempre qualcosa ai territori nei quali abbiamo il maggiore radicamento”.

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4 Commenti

  1. La “carica” ….di milioni li regalerà Como a questa società per 30 anni con il “grande progetto” della Ticosa.
    Io intanto ho disdetto il contratto con loro….risparmiando.
    Cittadino comasco apri l’occhio !

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