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Economia

Ambulanti, Confesercenti Como la spunta: deroga dalla Regione per i mezzi più inquinanti

Alla fine la battaglia di Confesercenti Como è stata premiata: accordo raggiunto con la Regione sul nuovo protocollo MoveIn per la circolazione dei veicoli inquinanti per i commercianti ambulanti. La categoria potrà godere di alcune facilitazioni che erano state chieste con forza dall’associazione a tutti i livelli “per evitare gravi danni ai commercianti che, in molti casi, non avrebbero potuto circolare e quindi lavorare”.

“Ringraziamo gli Assessori Cattaneo e Mattinzoli – afferma il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli – per la loro volontà di ascolto e per aver deciso di accogliere le richieste avanzate da Confesercenti Regionale, che si sono quindi dimostrate sensate e non in contrasto con gli indirizzi che la Regione sta portando avanti relativamente alla qualità dell’aria e di cui anche noi, come associazione condividiamo l’importanza”.

“Si è compreso che quelle degli ambulanti sono attività particolari che hanno necessità di muoversi, così come è stata recepita la difficoltà economica che molti operatori avrebbero nell’aggiornare subito il loro parco mezzi, composto in molti casi da veicoli particolarmente costosi”, ha aggiunto.

In termini pratici, dal primo gennaio 2020 sarebbe scattato il divieto di circolazione dei mezzi inquinanti anche per i commercianti ambulanti, con il rischio di non poter portare avanti la propria attività.

Nell’accordo raggiunto, invece, si prevede innanzitutto la prosecuzione della deroga vigente fino al 31 marzo 2020, anziché la scadenza al 31 dicembre. Inoltre, fino a tale data gli operatori che installeranno il dispositivo MoveIn anche con il supporto di Confesercenti, potranno ususfruire di soglie chilometriche per la circolazione su base triennale, anziché annuale che peraltro permetteranno lo spostamento anche in caso di blocchi temporanei per superamento dei limiti sulle polveri sottile.

Sempre grazie all’accordo, gli ambulanti con veicoli speciali come automarket e autonegozi meno recenti godranno di soglie privilegiate: i veicoli euro zero saranno, infatti, equiparati agli euro 2 (potendo circolare quantomeno per 18.000 km su base triennale) mentre gli Euro 1 e 2 saranno equiparati agli Euro 3 (quantomeno 27.000 km sul triennio).

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9 Commenti

  1. Casartelli ma non si vergogna un pochino? … E e pensare che ha anche figlia in giovane età, anche lei respira le porcherie che emettono i suoi “associati”!

  2. Semplicemente vergognoso!!! Sopratutto perchè gli incentivi per cambiare i mezzi inquinanti la regione li ha già messi e li sta mettendo!!!(andare sul portale per credere) Qui invece si muore quasi ogni giorno (a Como ogni anno sono circa 100 le morti premature) e la politica se ne frega.
    Ma poi perchè fare 3 giorni di mercato alla settimana che diventano 5-6 nel periodo natalizio e pasquale? Non ne basta 1? o al massimo 2?
    E poi non è un piangere e f…..re quello dei proprietari dei posti in concessione del mercato che subappaltano a extracomunitari sottopagati lucrando oltre che sui mezzi puzzolenti anche sul costo del lavoro? Non possono permettersi di cambiare mezzi di 20-30-40 fa con incentivi e finanziamenti???

  3. Ne abbiamo pieni i polmoni di queste bombe ecologiche!
    Vanno chiesti incentivi e non deroghe caro Casartelli.
    Vedendoli in giro sono più gli stranieri ad avere veicoli con 15/20 anni, gli italiani almeno li cambiano, quindi voti leghisti o di destra forse solo da chi ha il camion negozio, italiano, che ha ancora la targa CO..

  4. Come da qualche tempo capita spesso, i “piagnucolosi” esercenti riescono a socializzare i disagi (in questo caso la deroga al divieto di circolazione dei loro mezzi altamente inquinanti), per preservare i loro profitti.
    Qualche chilo di polveri sottili e qualche metro cubo di anidride carbonica in più non sono tanto irritanti quanto la presunzione di un “Organizzazione Sindacale” di condizionare la vita di tutti i cittadini agli interessi della categoria imprenditoriale che rappresentano.
    E pensare che furono proprio loro, qualche mese fa, a utilizzare l’espressione “zecca” (chissà adesso di che colore è diventata?) per apostrofare chi ritenevano ostile ai propri interessi. Mah!

  5. Il Sig. Casartelli non si smentisce mai!
    Quando si tratta dei suoi associati la deroga è d’obbligo e dovuta, quando si tratta di quattro venditori di mimose invece …. tolleranza zero.

  6. Se avessero una coscienza e dei polmoni, invece che solo e soltanto un portafoglio al posto del cuore, avrebero un minimo di vergogna. E parlo sia di Confesercenti Como che di Regione Lombardia.

  7. Semplicemente vergognoso.
    La proposta seria era stanziare contributi e defiscalizzare il più possibile la sostituzione dei mezzi inquinanti
    Questo é il modo di governare della destra che invece di “prima gli italiani” ora adotta il “prima chi ci vota”, la stessa destra che ovviamente ben si é guardata e si guarda da fare una lotta seria alla evasione molto diffusa dei commercianti.
    Mentre tutte le altre imprese e i cittadini devono rispettare le regole e pagare le tasse evidentemente c’è chi vive graziato

  8. Ennesima deroga alla nostra salute, tanto a Como non controlla nulla nessuno, i veicoli inquinanti circolano tranquillamente,addirittura in centro storico col permesso ZTL

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