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Economia

Bilanci Acsm Agam, approvati il consolidato e il 2021: conti migliorati. Dividendi: 9,5 euro per azione

Il Consiglio di Amministrazione di Acsm-Agam S.p.A. ha approvato il bilancio consolidato del Gruppo e il progetto di bilancio separato della Holding per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e, contestualmente, la Dichiarazione consolidata di carattere non Finanziario 2021.

I dati economici e gestionali riferiti all’esercizio 2021 non comprendono, in applicazione del principio contabile internazionale IFRS 5, i risultati relativi alle concessioni distribuzione gas non strategiche detenute dal Gruppo (riferiti alla controllata Serenissima Gas e al ramo d’azienda della concessione gas di Mogliano Veneto, detenuto dalla società controllata Lereti), oggetto di un accordo preliminare vincolante di vendita1 il cui closing è previsto entro il primo semestre del 2022. I dati economici e gestionali riferiti all’esercizio 2020 sono stati conseguentemente riesposti.

L’ammontare complessivo dei ricavi delle vendite consolidate nel 2021 risulta pari a 466,8 milioni di Euro, in incremento rispetto al 2020 (383,5 milioni di Euro) principalmente grazie alle maggiori vendite di gas, energia elettrica e teleriscaldamento, nonché all’avvio delle attività di efficientamento energetico (ecobonus, superbonus 110%, ecc.).

I costi riferiti al personale, espressi al netto delle poste capitalizzate per investimenti pari a 10,6 milioni di Euro, risultano pari a 43,6 milioni di Euro, sostanzialmente in linea rispetto al 2020 (43,2 milioni di Euro, al netto di capitalizzazioni per 9,5 milioni di Euro).

Gli altri costi operativi del 2021 ammontano a 336,2 milioni di Euro, in crescita rispetto al 2020 (266,1 milioni di Euro) correlata a quella dei ricavi, sopra commentata.

La gestione operativa consolidata evidenzia un Margine Operativo Lordo, prima delle partite non ricorrenti, pari a 87,0 milioni di Euro, in sensibile incremento rispetto al 2020 (74,3 milioni di Euro). L’esercizio 2021 ha beneficiato del contributo positivo della maggior parte delle Business units operative. Nel particolare, la Vendita ha beneficiato dei maggiori volumi, ET&S del teleriscaldamento, della gestione calore e degli interventi di efficientamento energetico (ecobonus e superbonus 110%), Ambiente della ripresa a pieno regime dell’impianto di termovalorizzazione post revamping della seconda linea e le Reti, di incrementi tariffari idrici, degli effetti delle azioni di efficientamento e ottimizzazione intrapresi e alla maggior capitalizzazione dei costi del personale (riferiti agli importanti investimenti realizzati) e, infine, dell’aumento degli altri ricavi da utenti per contributi lavori ed interventi, voci particolarmente penalizzate nel 2020 che aveva risentito del lockdown.

Nell’esercizio 2021 si sono registrate poste non ricorrenti positive e pari a 2,5 milioni di Euro, principalmente riferite a conguagli tariffari idrici riferiti al biennio 2018-2019, oltre a varie partite minori legate ad altre voci. Nel 2020 non si erano registrate partite non ricorrenti.

Gli ammortamenti relativi a immobilizzazioni materiali e immateriali risultano complessivamente pari a 46,1 milioni di Euro in aumento rispetto il 2020 (45,0 milioni di Euro), in relazione ai maggiori investimenti. Le svalutazioni di immobilizzazioni del periodo ammontano a complessivi 4,8 milioni di Euro e si riferiscono alla svalutazione degli intangibles e dei goodwill in seguito alle attività di impairment test.

Nell’esercizio 2021 l’accantonamento al fondo svalutazione crediti è pari a 5,2 milioni di Euro in incremento rispetto il 2020 (4,5 milioni di Euro) per effetto dell’aumentato rischio credito anche in conseguenza del significativo rialzo dei prezzi riferiti alle commodities energetiche, in aggiunta agli effetti del periodo di emergenza pandemica. Nel 2021 si sono effettuati accantonamenti a fondi rischi, a copertura di contenziosi in essere o potenziali, per complessivi 1,6 milioni di Euro, di cui 0,9 milioni di Euro non ricorrenti connessi all’attività teleriscaldamento (1,5 milioni di Euro nel 2020), al netto dell’utilizzo del fondo rischi accantonato a suo tempo relativo alla concessione Igiene urbana del Comune di Varese.

Il Margine Operativo Netto si attesta a 31,8 milioni di Euro, in sensibile incremento rispetto ai 26,0 milioni di Euro del 2020 per le ragioni sopraelencate.

La gestione finanziaria complessiva del 2021 ammonta a -0,7 milioni di Euro, in incremento rispetto al 2020 correlato all’andamento dell’indebitamento finanziario netto (-0,4 milioni di Euro).

Il Risultato ante imposte si attesta a 31,1 milioni di Euro, in sensibile incremento rispetto ai 25,6 milioni di Euro del 2020 per le ragioni sopraelencate.

Il saldo imposte nel 2021, risulta positivo e pari a 15,8 milioni di Euro ed include, per circa 23,0 milioni di Euro il saldo positivo derivante dall’adesione alla c.d. “opzione di re-allineamento”1 dei valori fiscali e contabili che, con riferimento alle imprese che utilizzano i principi IAS/IFRS, consente di eliminare preesistenti divergenze tra il valore fiscale degli assets, materiali ed immateriali, ed il maggior valore contabile iscritto in bilancio. Al netto di ulteriori effetti positivi e ad altri negativi di minor rilevanza, gli oneri per le imposte dell’esercizio 2021 risultano pari a circa 10 milioni di Euro (nel corrispondente periodo del 2020 risultavano pari a 7,3 milioni di Euro, saldo al netto di alcuni effetti di mitigazione dell’imposizione fiscale), con tax rate sostanzialmente in linea con anno precedente.

Per le ragioni sopra esposte, il Risultato Netto del Gruppo dell’esercizio 2021, al netto della quota di utile degli azionisti di minoranza, è quindi positivo e pari a 44,5 milioni di Euro, in importante miglioramento rispetto al 2020 (17,9 milioni di Euro).

A livello patrimoniale, il capitale immobilizzato al 31 dicembre 2021 ammonta a 574,2 milioni di Euro (573,4 milioni di Euro nel 2020). L’effetto incrementale degli investimenti realizzati nell’esercizio e alla quota riferita alle imposte differite attive correlata all’adesione alla citata “opzione di re-allineamento”, viene compensata principalmente dallo scorporo delle attività destinate alla vendita. Queste ultime attività sono infatti esposte, in una riga separata del prospetto sopra riportato come saldo netto alla voce “Attività/Passività destinate alla dismissione (escluse poste finanziarie)” e pari a 46,7 milioni di Euro.

Il capitale circolante netto è pari a 86,8 milioni di Euro, in incremento rispetto al saldo del 31 dicembre 2020 per effetto della dinamica della stagionalità dei principali business in cui opera il Gruppo e per il significativo incremento della voce “Altri crediti”, dovuto principalmente ai crediti Ecobonus/Superbonus.

Al 31 dicembre 2021 l’indebitamento finanziario netto risulta pari a 190,2 milioni di Euro in incremento rispetto al 31 dicembre 2020, in conseguenza principalmente dell’andamento del capitale investito. Con riferimento all’indebitamento a medio-lungo termine, nel corso del mese di febbraio 2021 è stata erogata una seconda tranche, pari a 25 milioni di Euro, del finanziamento da 100 milioni di Euro sottoscritto, a fine 2019, con BEI.

Il rapporto tra indebitamento finanziario netto e patrimonio netto (leverage), al 31 dicembre 2021, risulta pari a 0,37 (0,30 al 31 dicembre 2020).

Gli investimenti del Gruppo del 2021, realizzati all’insegna della sostenibilità, dell’innovazione e della digitalizzazione, ammontano a 79,9 milioni di Euro, in incremento rispetto al 2020 (73,2 milioni di Euro) e garantiscono valore e continuità nel lungo termine.

Nel dettaglio gli investimenti riguardano:

  • BU Reti: complessivi 41,1 milioni di Euro (38,4 milioni di Euro nel 2020) di cui 21,7 milioni di Euro per le reti gas, 13,9 milioni di Euro per le reti idriche garantendo l’ulteriore efficientamento che ha portato la rete di Como prossima al raggiungimento della classe A, ovvero il massimo rating definito dall’ARERA, 2,5 milioni di Euro per interventi sulle reti distribuzione elettrica, oltre a 3,1 milioni di Euro pro quota servizi generali e sistemi informativi riferibili alla BU;
  • BU Energia e Tecnologie Smart: complessivi 21,7 milioni di Euro (17,0 milioni di Euro nel 2020), principalmente riferiti per 6,4 milioni di Euro ad attività di efficientamento energetico, mobilità elettrica e Smart city con gli obiettivi di generare valore sul territorio, per 6,6 milioni di Euro per le attività di teleriscaldamento, 1,3 milioni di Euro per le attività di gestione calore, 4,4 milioni di Euro per illuminazione pubblica, 1,9 milioni di Euro per l’impianto distribuzione all fuel retail e parcheggi, 0,7 milioni di Euro per Idroelettrico, oltre a 0,4 milioni di Euro quota sistemi informativi riferibili alla BU;
  • BU Ambiente: complessivi 8,5 milioni di Euro (7,0 milioni di Euro nel 2020), riferiti per 7,2 milioni di Euro ad interventi riguardanti il termovalorizzazione e all’acquisizione di un impianto di stoccaggio e trattamento rifiuti (per 3,8 milioni di Euro) e per 1,3 milioni di Euro alla raccolta;
  • BU Vendita: investimenti per 1,0 milioni di Euro relativi all’acquisizione di nuovi clienti (2,3 milioni di Euro nel 2020), oltre a 1,7 milioni di Euro per investimenti relativi a sistemi informativi riferibili alla BU (1,4 milioni di Euro nel 2020) al servizio della multicanalità e della digitalizzazione, con l’avviato processo di dematerializzazione del contratto allo sportello;
  • Corporate: realizzati investimenti per 5,7 milioni di Euro (6,8 milioni di Euro nel 2020) grazie principalmente allo sviluppo sistemi informativi, oltre che investimenti per servizi generali per 1,3 milioni di Euro anche a supporto dei progetti di Smart Working e “New Ways Of Working”, che prevede l’adeguamento delle sedi aziendali ed un coinvolgimento crescente di lavoratori, sino ad arrivare all’obiettivo di adottarlo per la maggior parte della popolazione aziendale.

Evoluzione prevedibile della gestione

L’inizio dell’esercizio 2022, se da un lato, con riferimento all’andamento della pandemia, lascia trasparire segnali incoraggianti, dall’altro tratteggia criticità derivanti dalle tensioni tra Russia e Ucraina, sfociate in conflitto a fine febbraio, e alle possibili conseguenze. Mentre sul fronte Covid-19 la situazione pare infatti in miglioramento, grazie al massiccio programma di vaccinazione attuato a livello nazionale e alle misure di contenimento messe in atto dal Governo, sul fronte delle ostilità in corso tra Russia e Ucraina la situazione appare molto critica, oltre che sul lato umanitario anche per le tematiche energetiche e macroeconomiche/finanziarie, in considerazione dei vari possibili scenari futuri che potrebbero a configurarsi. Il Gruppo ha pubblicato il business plan 2022-2026 il 20 gennaio 2022: a quella data, mentre sul fronte Covid-19 la situazione poteva (e può) considerarsi sotto controllo, riguardo invece le tensioni allora esistenti tra Russia e Ucraina, nulla faceva presagire lo scoppio della guerra e i suoi potenziali critici sviluppi che ad oggi risulta molto difficile stimare, e che il Gruppo continuerà attentamente a monitorare nel corso dei prossimi mesi, grazie a sistematici aggiornamenti del budget.

In questo contesto, è indubbio che il Gruppo grazie alla diversificazione delle proprie attività, costituite in gran parte da servizi essenziali per la popolazione e al fatto che alcune di esse siano regolate e, quindi, potenzialmente non soggette a volatilità o quantomeno a volatilità molto contenuta, potrà mitigare molti dei possibili impatti del conflitto. Il tal senso aiuterà anche la capacità di resilienza e di gestione sempre dimostrati dal Gruppo nel corso dei momenti, anche quelli più critici, attraversati nel corso della sua lunga storia.

Sulla base di queste considerazioni, il Gruppo ritiene di mantenere anche per il 2022 risultati positivi seppur in diminuzione sia in relazione alle variazioni di perimetro che ai primi possibili impatti legati al contesto citato.

Convocazione dell’Assemblea e Dividendi

L’Assemblea dei Soci è convocata, in sede ordinaria, per il 27 aprile 2022 ed occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 28 aprile presso la sede legale in Via Antonio Canova, 3 a Monza.

Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei soci di distribuire un dividendo lordo pari a Euro 0,095 che verrà messo in pagamento il 22 giugno 2022 (data stacco cedola, numero 22, 20 giugno 2022 e record date 21 giugno 2022), secondo calendario di borsa.

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