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Economia

C’era un tempo (il 2019) un’economia lariana in volo. Questa è la devastante foto dello tsunami Covid

Presentata oggi, nel corso della XVIII Giornata dell’Economia, la tradizionale fotografia del tessuto economico dell’area vasta lariana che evidenzia i valori e le traiettorie economiche dell’anno passato, con l’obiettivo di fornire supporto alla programmazione delle scelte strategiche dei soggetti pubblici e privati del territorio di riferimento.

Il documento analizza l’andamento del sistema economico lariano nei suoi molteplici aspetti (le imprese, i settori produttivi, il commercio estero, l’innovazione, l’occupazione, ecc.), dedicando un ampio approfondimento al settore turistico, volàno di sviluppo sempre più strategico per l’intero tessuto economico, finalizzato a misurare l’attrattività e la competitività turistica dei territori di Como e di Lecco all’interno del contesto regionale.

Il 2019 in estrema sintesi:

● saldo della bilancia commerciale 2019 positivo e in aumento: +4,6 miliardi di euro (+2,8%, contro il -6,6% lombardo, che è pure negativo per oltre 7 miliardi);

● tasso di disoccupazione in calo (per Como dal 7,3% al 6,4%; per Lecco dal 5,6% al 5,3%) e tasso di occupazione in crescita (a Como dal 66,7% al 67,2%; a Lecco dal 68% al 68,9%);

● riduzione della mobilità lavorativa grazie ad un aumento dei posti di lavoro nell’area lariana;

● fallimenti calati di un terzo, protesti del 3,8%; la cassa integrazione viceversa era aumentata di un quarto, ma restando su valori molto inferiori a quelli degli
anni della crisi;

● graduale rafforzamento delle forme di impresa più strutturate: società di capitale +1,9%;

● forte crescita dei flussi turistici: arrivi e presenze nell’area lariana +11% (a Como entrambi +10%, a Lecco addirittura +20%); turisti stranieri in crescita a
doppia cifra (+14%).

L’ultima sezione del Report è doverosamente dedicata ai primi mesi del 2020, per iniziare a tratteggiare lo scenario dell’anno in corso e stimare, con dati reali forniti da fonti istituzionali, l’impatto della “tempesta” Coronavirus sulle imprese lariane.

“È importante partire dalla situazione di fine 2019: infatti per molti settori (a partire proprio dal turismo) quei valori rappresentano il “picco massimo”, che si dovrà cercare di recuperare nel più breve tempo possibile – commenta Marco Galimberti, presidente della Camera di Commercio di Como-Lecco – Tutto è cambiato drasticamente con l’emergenza Covid-19. Il lockdown ha comportato un forte rallentamento dell’economia lariana già nel 1° trimestre 2020 e purtroppo ci attendiamo dati molto negativi anche nel secondo”.

“Produzione, ordini e fatturato dell’industria comasca registrano riduzioni intorno ai 10 punti percentuali – prosegue Galimberti  – quella lecchese evidenzia un calo della produzione di oltre il 4%, mentre ordini e fatturato scendono di 5 punti percentuali. I valori dell’artigianato sono dello stesso tenore: in entrambe le province sono tutti compresi nella forbice tra -9% e -11%. In diminuzione il valore aggiunto di commercio (Como -8%; Lecco -5,5%) e servizi (rispettivamente -7 e -15%). Per ora sembra tenere l’occupazione, ma è esplosa la cassa integrazione in deroga; nei prossimi mesi le mancate assunzioni e rinnovi di contratti si faranno sentire”.

La resilienza del tessuto economico lariano, già testata con successo nel corso della lunga crisi partita a fine 2008, ha subìto in questi primi mesi dell’anno uno shock ancor più violento sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta, caratterizzato da un impatto asimmetrico sui diversi settori. Alcuni comparti si sono completamente fermati (basti pensare al turismo), altri hanno lavorato a pieno ritmo (come ad esempio il farmaceutico o la filiera legata ad alcuni comparti dell’alimentare), altri ancora hanno optato per la riconversione di parte della produzione (mascherine, sostanze igienizzanti e materiali attualmente legati all’emergenza sanitaria) o hanno colto l’occasione per intraprendere la strada dell’e-commerce.

“Come dopo il 2008, non ci potrà essere un ritorno allo status quo. Le aziende dovranno innovare la loro struttura organizzativa e le competenze del personale, ripensare la gamma dei prodotti/servizi, le catene di fornitura e le strategie di vendita per tornare ad essere competitive. Non sarà facile né immediato – continua Marco Galimberti – Per fortuna conosciamo il carattere combattivo delle aziende lariane, guidate da imprenditori capaci e ben consapevoli di non poter rinunciare all’expertise dei propri lavoratori: anche dopo la crisi del 2008 il contraccolpo negativo sull’occupazione è stato limitato”.

“La Camera di Commercio non è rimasta a guardare, ma da subito ha cercato di fare la propria parte – conclude Marco Galimberti – Sono stati già messi a disposizione 1,35 milioni di euro per azioni concrete a sostegno della liquidità, della sanificazione e della messa in sicurezza degli ambienti. Stiamo lavorando alla riprogrammazione della complessiva azione a breve/medio termine, anche con l’obiettivo di condividere progettualità nuove ed efficaci in sinergia con gli altri attori del territorio lariano”.

Nel corso della mattinata sono stati anche presentati i dati del focus dedicato al settore immobiliare contenuto nel Report “Scenari economici e di mercato del territorio lariano favorevoli allo sviluppo di investimenti”, realizzato con CRESME Ricerche, che costituirà il punto di partenza per future iniziative di approfondimento sul tema. Importanti infatti sono le opportunità, le connessioni e le sinergie attivabili tra evoluzione della domanda abitativa, investimenti immobiliari in senso ampio e sviluppo di intere filiere economiche, tra cui sicuramente figura quella turistica

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