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Economia

Come il Covid ha spezzato le gambe dell’economia comasca: i dati della catastrofe nell’analisi della Camera di Commercio

Analizzando i dati relativi all’analisi congiunturale del 2° trimestre 20201, emergono chiaramente gli effetti legati alla diffusione della pandemia da Coronavirus, soprattutto per le imprese comasche che evidenziano andamenti in genere peggiori di quelle lecchesi, in particolare nel comparto industriale, mentre ordini e fatturato dell’artigianato e volume d’affari dei servizi evidenziano cali più pesanti a Lecco2.

INDUSTRIA

Per quanto riguarda il settore industriale, entrambi i territori dell’area lariana registrano variazioni pesantemente negative (Como è addirittura la provincia lombarda che vede calare maggiormente produzione e ordini):

  • per la provincia di Como produzione, ordini e fatturato calano di oltre 25 punti percentuali (rispettivamente -28%, -31% e -26,6%, contro il -20,7%, -21,2% e -19,6% lombardi). L’indice medio della produzione industriale comasca si è attestato a 72,8 (media 2010=100), contro il 91,9 lombardo; inferiori alla media regionale sono anche gli indici medi di fatturato e ordini (rispettivamente 84,7 e 81,2, contro 108 e 97,7 della Lombardia). Tutti i principali settori dell’economia locale evidenziano cali, sia pur di diversa entità: “tessile”, -15,9%; “legno-mobilio”, -20%; “meccanica”, -6%. Risulta in crescita di 6 punti percentuali la produzione del comparto “carta-stampa”, mentre più contenuti sono gli aumenti di “gomma-plastica”, “alimentari” e “mezzi di trasporto”(compresi tra il +0,5% del primo settore e il +1,3% dell’ultimo)3. Rispetto al secondo trimestre del 2019, anche l’occupazione industriale a Como risulta in calo (-1,7%, contro il -0,7% della Lombardia); l’indice medio si è attestato a 91,1 (media 2010=100); in Lombardia è a quota 100,4 .

Analizzando nel complesso il primo semestre 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende industriali comasche registrano variazioni medie in calo di oltre 18 punti percentuali (rispettivamente -18,8%, -21,2% e -18,5%): tutte diminuzioni superiori alla media della Lombardia, che ha visto scendere la produzione del 15,5%, gli ordini del 14,1% e il fatturato del 14,2%. L’occupazione industriale è diminuita dell’1,7% rispetto a fine giugno dello scorso anno (Lombardia -0,4%).

  • Produzione, ordini e fatturato delle imprese industriali lecchesi evidenziano cali superiori ai 14 punti percentuali (rispettivamente -14,3%, -17,5% e -15,1%)2. Ciononostante, nel 2° trimestre 2020 gli indici medi si mantengono superiori a quota 100 (media 2010=100) e più alti della media regionale (a Lecco l’indice della produzione si è attestato a 111,8, quello degli ordini a 102 e quello del fatturato a 114,9). Solo per il comparto della “carta-stampa” si nota una crescita tendenziale della produzione (+5,5%), mentre i due comparti principali dell’economia lecchese fanno registrare cali significativi: “siderurgia” -15,2% e “meccanica” -15,4%3. La variazione tendenziale dell’occupazione industriale è stata anch’essa negativa (-0,4%) e l’indice medio si è attestato a 104,7 (media 2010=100), oltre 4 punti percentuali sopra la media regionale.

Focalizzando l’attenzione sul primo semestre 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende industriali lecchesi registrano variazioni medie in calo di oltre 9 punti percentuali (rispettivamente -9,5%, -11,7% e -11,4%), tutte diminuzioni inferiori alla media della Lombardia. L’occupazione industriale è diminuita dello 0,6% rispetto a fine giugno 2019.

ARTIGIANATO

Anche la produzione del comparto artigiano evidenzia cali significativi in entrambe le province lariane (Como -26,2%; Lecco, -23,9%); gli ordini evidenziano una diminuzione più marcata a Como (rispettivamente -23,7% e -16,7%), mentre il fatturato scende di oltre 25 punti percentuali in tutti e due i territori (-25,6% e -26%):

  • a Como i cali di produzione, ordini e fatturato sono più elevati rispetto alla media lombarda (pari rispettivamente a -24,3%, -22,3% e -23,5%). I tre settori principali dell’economia comasca hanno tutti registrato una diminuzione della produzione superiore ai 20 punti percentuali: “tessile” -51,8%; “meccanica” -27%; “legno-mobilio” -24%4. L’indice medio della produzione artigiana nel 2° trimestre 2020 si è attestato a 83 (media 2010=100); quello degli ordini a 79,8 e quello del fatturato a 79,9. Nonostante i forti cali registrati, tutti e 3 i valori comaschi sono superiori alla media lombarda (produzione 76,1; ordini 74,4; fatturato 76,7). Rispetto a fine giugno dello scorso anno, l’occupazione è scesa del 2,9% e il numero indice si è attestato a 96,2 (contro il -1,9% lombardo; l’indice regionale è posizionato a quota 98).

Analizzando il primo semestre 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende artigiane comasche registrano variazioni medie in calo di oltre 16 punti percentuali (rispettivamente -19%, -16,4% e -17,6%); ordini e fatturato fanno registrate cali meno significativi rispetto alla media della Lombardia (rispettivamente -17,7% e -18,3%), mentre la produzione evidenzia una variazione peggiore (in Lombardia -18,8%). L’occupazione industriale è diminuita del 2,4% rispetto a fine giugno 2019 (contro il -1,3% della Lombardia).

  • A Lecco si verificano cali di produzione, ordini e fatturato meno elevati rispetto alla media lombarda. I settori con il maggior numero di interviste rilevano diminuzioni della produzione superiori agli 11 punti percentuali: “meccanica” (-28,3%); “carta stampa” (-20,9%); “tessile” (-11,7%). Da segnalare anche il -41,7% del legno-mobilio e il -22,5% dell’abbigliamento4. L’indice medio della produzione artigiana si è attestato a 78,7 (media 2010=100); quello degli ordini a 80,5 e quello del fatturato a 76,2: valori inferiori a quelli comaschi, ad eccezione degli ordini. La variazione dell’occupazione si è attestata a -0,7%; ciononostante il numero indice rimane superiore a quello comasco, ed è pari a 102,8.

Prendendo in considerazione nel complesso il primo semestre 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende artigiane lecchesi registrano variazioni medie in calo di oltre 13 punti percentuali (rispettivamente -16,7%, -13,6% e -17,5%), tutte diminuzioni inferiori alla media della Lombardia. L’occupazione industriale è rimasta pressoché stabile rispetto a fine giugno dello scorso anno (+0,1%).

COMMERCIO E SERVIZI

Nel secondo trimestre 2020, in entrambi i territori dell’area lariana sembra ancora tenere l’occupazione nel commercio, mentre si registra una diminuzione nei servizi; in forte calo il volume d’affari di tutti e due i settori del terziario:

  • il territorio comasco evidenzia un calo del volume d’affari del 10,6% nel commercio e del 29,1% nei servizi (la media regionale si è attestata a -13,9% per il primo comparto e a -23,5% per il secondo). L’indice medio è stato pari a 80,9 per le imprese del commercio e a 68,5 per quelle dei servizi (a livello regionale, rispettivamente 75,6 e 80,3). Valori positivi per l’occupazione del commercio: la variazione tendenziale del 2° trimestre 2020 è stata del +1,2%, (contro il +0,8% regionale), mentre si è registrato un calo nei servizi (-1,2%, contro il -0,5% della Lombardia); il numero indice ha raggiunto quota 103,5 per il commercio e 132,2 per i servizi (i dati regionali sono rispettivamente pari a 100,8 e 110,1).

Analizzando il primo semestre 2020, le imprese comasche del commercio hanno evidenziato un calo del volume d’affari (-9,3%, contro il -10,6% regionale) e una crescita dell’occupazione (+1,6% contro il +1,1% della Lombardia). Nei servizi, a Como, si è registrato un forte calo del volume d’affari, mentre è restata pressoché stabile l’occupazione (rispettivamente -18,9% e +0,1%, a fronte del -16,8% e del -0,6% regionali).

  • In provincia di Lecco la variazione del volume d’affari è negativa sia per il commercio (-2,3%), sia soprattutto per i servizi (-19,1%). L’indice medio del volume d’affari nel 2° trimestre è stato pari a 81 per le imprese del commercio e a 81,4 per quelle dei servizi. Per il commercio si evidenzia un incremento dell’occupazione (+4,1%), mentre nell’altro comparto del terziario risulta un leggero calo (-0,3%). I numeri indice di entrambi i comparti risultano superiori all’anno base (commercio 105,1 e servizi 104,6).

Prendendo in considerazione il primo semestre 2020, le imprese lecchesi del terziario hanno evidenziato cali significativi del volume d’affari sia nel commercio (-4%) che nei servizi (-17,1%). Nonostante ciò, si registra una crescita dell’occupazione in entrambi i comparti: +3,6% nel commercio e +0,4% nei servizi.

ASPETTATIVE DELLE IMPRESE PER IL 3° TRIMESTRE 2020

Pur con saldi tra ottimisti e pessimisti negativi, migliorano decisamente le aspettative degli imprenditori lariani per il 3° trimestre 2020.

  • Per Como il saldo tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti relativo alla produzione passa da -52,8% della precedente indagine a -10,9%; quello della domanda interna da -63,6% a -17,4%; quello della domada estera da -50% a -8,5%. Anche per l’andamento dell’occupazione la differenza migliora, passando dal -29,6% dell’indagine precedente al -22,8%. Le aspettative del comparto artigiano rimangono anch’esse negative, ma in miglioramento: il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo all’occupazione passa da -21,1% a -20,4%; quello della produzione da -60,9% a -47,8%; quello della domanda interna da -62,9% a -56,5%. In peggioramento, invece, le aspettative sulla domanda estera: il saldo passa da -24,6% a -27,9%. Secondo gli intervistati, gli effetti dell’emergenza Coronavirus continueranno a farsi sentire anche nel terziario, con aspettative negative su volume d’affari e occupazione (seppure in miglioramento rispetto all’indagine precedente). Nel commercio il saldo tra pessimisti e ottimisti relativo alle vendite del 3° trimestre 2020 passa da -44,8% a -20,8% e quello dell’occupazione da -19,8% a -12,9%. Nei servizi le differenze tra ottimisti e pessimisti passano da -70,1% a -21,4%, mentre per l’occupazione da -21,7% a -11,1%.
  • Anche a Lecco, nell’industria i saldi tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti registrano un significativo miglioramento: domanda interna da -58,6% a -27,7%; domanda estera da -50,5% a -23,2%; produzione da -51,5% a -24,4%; occupazione da -17,2% a -14,5%. Anche i saldi dell’artigianato, pur restando negativi, fanno intravedere un miglioramento per produzione, domanda e occupazione. La differenza relativa alla prima si attesta a -52,6% contro il -65% dell’indagine precedente; quella della domanda interna passa da -70% a -52% e quella estera da -42,6% a -22,5%. Anche il saldo dell’occupazione migliora, attestandosi a -11,7% contro il -20,2% della precedente rilevazione. Nel terziario, le aspettative degli imprenditori del commercio sul volume di affari e sull’occupazione confermano i saldi negativi rilevati nella scorsa indagine, ma pure in questo caso con valori in miglioramento: per le vendite la differenza passa da -26,2% a -8,8%, per l’occupazione da -14,8% a -4,5%. Anche nei servizi le aspettative su volume d’affari e occupazione migliorano: il saldo relativo al volume d’affari passa da -70,1% dell’indagine precedente a -34,1%, mentre quello dell’occupazione da -23,3% a -12,9%.

Ulteriori dati elaborati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco sull’andamento economico del 1° semestre 2020:

  • i fallimenti sono in calo in entrambi i territori: a Como scendono da 40 a 20 unità (-50%); a Lecco da 31 a 24 (-22,6%). Pertanto, l’intera area lariana ha registrato una riduzione del 38% (contro il -48,7% della Lombardia e il -45,6% dell’Italia);

  • aumentano le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS in entrambi i territori. A Como le ore di cassa integrazione del 1° semestre 2020 passano da 2,8 a oltre 20 milioni (+616,7%): quelle ordinarie sono aumentate del 962,6% (da 1,5 a quasi 16 milioni di ore), mentre la cassa integrazione in deroga registra quasi 4 milioni di ore (nello stesso periodo dello scorso anno le imprese comasche non vi avevano fatto ricorso); calano, invece, le ore di cassa integrazione straordinaria (da 1,3 milioni di ore a 426.000, -67,8%). Ancora più considerevole è l’incremento delle ore di cassa integrazione a Lecco: il totale richiesto dalle imprese è cresciuto del 2.532,2% (da 588.000 a 15,5 milioni di ore): quella ordinaria passa da 512.000 a 12,1 milioni (+2.257%); quella straordinaria da 76.000 a quasi 600.000 ore (+6.320,7%); quella in deroga da 0 a 2,8 milioni di ore. Pertanto l’area lariana ha visto aumentare le ore autorizzate del 947,9% (+1.293,2% la CIG ordinaria, mentre quelle in deroga passano da 0 a 6,7 milioni; in diminuzione, invece, la cassa straordinaria, -26,9%) 5;

  • a fine giugno 2020 le imprese registrate in provincia di Como erano 47.745 (per 60.903 unità locali) e il saldo tra imprese nate e cessate nei primi sei mesi dell’anno è negativo: -236 unità (il saldo negativo è più che raddoppiato rispetto ai primi sei mesi del 2019: -107%) 6. A Lecco le imprese registrate erano 25.653 (per 32.830 localizzazioni) e il saldo tra imprese nate e cessate è pari a -119 (con un miglioramento del saldo negativo pari al 40,2%). Nel complesso, le aziende lariane sono diminuite dello 0,1% (a fronte del -1,2% regionale e del -0,4% nazionale): le iscrizioni sono calate del 28,5% e le cessazioni del 27,8%.

U.O. Studi e Statistica (DR/CG)

Segue allegato statistico

 

ALLEGATO STATISTICO ALL’ANALISI CONGIUNTURALE

2° TRIMESTRE 2020

PROVINCE LOMBARDE

VARIAZIONI TENDENZIALI

SETTORE INDUSTRIA

 

Variazione tendenziale della produzione, del fatturato e degli ordini nelle imprese industriali delle province lombarde.

II trimestre 2020

Provincia

Produzione

Ordini

Fatturato

Esteri

Totali

Estero

Totale

Varese

89,7

108,5

94,8

120,4

112,2

Como

72,8

105,2

81,2

108,9

84,7

Sondrio

113,8

100,5

101,6

129,9

138,1

Milano

88,9

115,9

92,0

133,7

99,7

Bergamo

90,3

97,1

91,7

120,6

105,6

Brescia

89,1

128,7

101,5

143,3

111,7

Pavia

85,4

99,4

82,0

123,6

104,6

Cremona

114,2

154,6

103,8

184,9

116,8

Mantova

98,6

116,0

103,0

145,0

104,5

Lecco

111,8

109,8

102,0

125,7

114,9

Lodi

117,4

124,4

104,6

116,2

105,0

Monza e Brianza

88,2

135,6

98,2

122,1

98,6

Lombardia

91,9

118,6

97,7

133,6

108,0

 

Fonte: Analisi congiunturale II trimestre 2020 – Unioncamere Lombardia e Camera di Commercio di Como-Lecco

Media dei numeri indici della produzione, del fatturato e degli ordini nelle industrie delle province lombarde (media anno 2010=100). Primo semestre anni 2019-2020.

Provincia

Produzione

Ordini Totali

Fatturato Totale

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

Varese

116,5

97,6

124,7

105,7

134,1

117,3

Como

99,4

80,7

110,9

87,3

108,2

88,1

Sondrio

118,8

106,2

110,2

103,9

124,8

115,0

Milano

112,9

97,0

117,0

104,3

119,6

104,4

Bergamo

109,5

92,8

119,9

101,7

130,3

112,0

Brescia

110,8

90,2

124,3

104,2

127,4

108,0

Pavia

103,2

88,9

103,7

91,7

114,8

101,2

Cremona

118,7

105,6

123,0

114,3

125,2

112,6

Mantova

109,3

97,1

110,3

103,2

117,7

106,1

Lecco

124,1

112,3

123,6

109,2

128,7

114,0

Lodi

124,0

116,2

110,5

103,2

108,4

103,1

Monza B.za

105,2

90,0

115,1

100,7

114,3

95,6

Lombardia

116,5

97,6

124,7

105,7

134,1

117,3

VARIAZIONI TENDENZIALI

SETTORE ARTIGIANATO

 

Variazione tendenziale della produzione, del fatturato e degli ordini nelle imprese artigiane delle province lombarde.

II trimestre 2020.

Provincia

Produzione

Ordini

Fatturato

Esteri

Totali

Estero

Totale

Varese

67,2

90,6

64,7

171,5

76,0

Como

83,0

155,8

79,8

143,9

79,9

Sondrio

90,3

126,4

100,8

123,7

84,5

Milano

68,3

94,4

63,2

131,7

71,3

Bergamo

79,2

105,6

79,3

122,4

75,1

Brescia

79,5

148,1

83,2

159,9

89,2

Pavia

79,7

89,5

94,5

100,8

83,9

Cremona

87,2

121,5

84,8

115,2

82,8

Mantova

89,3

91,2

88,7

154,6

94,8

Lecco

78,7

110,5

80,5

145,1

76,2

Lodi

96,5

93,5

87,3

80,8

97,8

Monza e Brianza

73,2

137,1

73,3

220,1

69,9

Lombardia

76,1

120,7

74,4

144,3

76,7

 

Media dei numeri indici della produzione, del fatturato e degli ordini nelle imprese artigiane delle province lombarde (media anno 2010=100).

Primo semestre anni 2019-2020.

Provincia

Produzione

Ordini Totali

Fatturato Totale

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

Varese

89,6

73,8

89,9

74,7

91,0

77,2

Como

106,0

85,8

107,3

89,7

104,6

86,2

Sondrio

99,4

85,1

110,6

95,4

102,7

87,7

Milano

92,5

74,1

85,5

70,5

88,9

74,0

Bergamo

102,3

83,7

102,3

86,3

101,7

82,9

Brescia

101,9

81,9

101,6

83,3

110,5

88,8

Pavia

103,3

82,2

109,1

89,7

103,9

84,5

Cremona

99,8

85,1

97,6

84,4

97,0

80,6

Mantova

96,4

80,3

88,4

77,2

92,7

84,2

Lecco

107,9

90,0

103,5

89,4

108,4

89,4

Lodi

85,1

75,4

81,3

73,1

87,6

79,2

Monza B.za

102,3

86,2

91,1

76,8

106,1

88,4

Lombardia

97,9

79,5

94,8

78,0

100,0

81,8

VARIAZIONI TENDENZIALI

SETTORE COMMERCIO

 

Variazione tendenziale del volume d’affari e dell’occupazione nelle imprese commerciali delle province lombarde. II trimestre 2020.

Provincia

Volume d’affari

Occupazione

Varese

-19,2

0,2

Como

-10,6

1,2

Sondrio

-11,5

-0,5

Milano

-20,8

-1,2

Bergamo

-17,1

2,0

Brescia

-11,4

-0,1

Pavia

-3,3

2,8

Cremona

-11,5

-0,4

Mantova

-8,8

0,4

Lecco

-2,3

4,1

Lodi

-5,1

1,0

Monza e Brianza

-11,9

0,3

Lombardia

-13,9

0,8

 

.

 

Media dei numeri indici volume d’affari e occupazione nel comparto del commercio delle province lombarde. Primo semestre anni 2019-2020 (media anno 2010=100)

Provincia

Volume d’affari

Occupazione

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

Varese

92,7

80,4

102,1

102,3

Como

91,2

82,7

102,1

103,7

Sondrio

88,4

80,7

119,5

119,2

Milano

84,6

72,9

93,1

92,4

Bergamo

88,5

77,7

96,5

98,8

Brescia

85,2

76,0

96,3

96,2

Pavia

83,3

81,2

101,1

103,7

Cremona

81,0

73,8

89,3

90,1

Mantova

84,7

78,4

98,9

98,9

Lecco

86,2

82,8

100,9

104,5

Lodi

82,4

79,4

95,5

95,6

Monza B.za

96,3

87,5

100,5

102,1

Lombardia

86,9

77,7

99,7

100,8

 

VARIAZIONI TENDENZIALI

SETTORE SERVIZI

 

Variazione tendenziale del volume d’affari e dell’occupazione nelle imprese dei servizi delle province lombarde. II trimestre 2020.

Provincia

Volume d’affari

Occupazione

Varese

-21,5

-2,1

Como

-29,1

-0,5

Sondrio

-31,7

-14,8

Milano

-25,1

-1,6

Bergamo

-24,2

-4,0

Brescia

-21,5

-1,1

Pavia

-26,0

0,0

Cremona

-16,0

-3,0

Mantova

-21,7

-1,3

Lecco

-19,1

-0,3

Lodi

-10,0

2,3

Monza e Brianza

-20,9

-1,2

Lombardia

-23,5

-1,2

 

Media dei numeri indici volume d’affari e occupazione nel comparto dei servizi delle province lombarde. Primo semestre anni 2019-2020 (media anno 2010=100)

Provincia

Volume d’affari

Occupazione

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

Varese

92,2

76,0

112,6

110,5

Como

89,2

72,4

131,0

131,1

Sondrio

93,3

74,4

117,7

101,6

Milano

102,3

84,7

101,1

100,1

Bergamo

95,0

77,6

99,6

97,0

Brescia

100,6

85,4

115,5

114,6

Pavia

101,9

84,5

105,8

106,1

Cremona

94,5

81,8

111,8

109,7

Mantova

101,2

86,0

116,7

114,8

Lecco

99,6

82,6

103,8

104,3

Lodi

88,5

79,1

99,3

101,0

Monza B.za

107,4

89,4

103,7

103,5

Lombardia

101,8

84,7

111,0

110,4

 

ULTERIORI DATI SULLA CONGIUNTURA

PROVINCE DI COMO E LECCO; RAFFRONTI CON LOMBARDIA E ITALIA

Ore di cassa integrazione guadagni autorizzate. 1° semestre 2020 (in migliaia)

Territorio

Totale ore autorizzate 1° semestre 2020

variazione % rispetto al 1° semestre 2019

ordinaria

straordinaria

deroga

totale

ordinaria

straordinaria

deroga

totale

Como

15.870,0

425,9

3.889,9

20.185,9

962,6

-67,8

616,7

Lecco

12.075,0

597,6

2.825,7

15.498,3

2.257,0

681,2

2.532,2

Lombardia

268.174,7

16.792,0

101.440,3

386.407,0

2.528,7

90,9

6.020.095,1

1.933,9

Italia

1.119.657,4

83.817,5

390.001,3

1.593.476,3

2.066,6

-8,2

39.481,4

1.006,9

 

Imprese attive, iscrizioni, cessazioni e saldo. 1° semestre 2020

 

Territorio

1° semestre 2020

variazione % rispetto al 1° semestre 2019

Imprese registrate

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo

Imprese registrate

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo

Como

47.745

1.163

1.399

-236

0,0

-30,3

-21,5

-107,0

Lecco

25.653

643

762

-119

-0,3

-25,0

-27,8

40,2

Lombardia

948.461

24.119

30.543

-6.424

-1,2

-28,4

-9,3

-7,7

Italia

6.069.607

154.551

177.653

-23.102

-0,4

-25,2

-17,2

-20,0

 

Fallimenti 1° semestre 2020

Territorio

2019

2020

VAR %

1° trim.

2° trim.

TOTALE

1° trim.

2° trim

TOTALE

1° trim.

2° trim.

TOTALE

Como

13

27

40

18

2

20

38,5

-92,6

-50,0

Lecco

16

15

31

9

15

24

-43,8

0,0

-22,6

Lombardia

544

607

1.151

438

152

590

-19,5

-75,0

-48,7

Italia

2.700

2.680

5.380

2.171

753

2.924

-19,6

-71,9

-45,7

N.B.: Per la riproduzione di tutto, di parte del documento o dei dati in esso contenuti, è necessario riportare la fonte: analisi congiunturale 2° trimestre 2020 Unioncamere Lombardia e Camera di Commercio di Como-Lecco.

1 I dati contenuti in questa nota si riferiscono tutti alle variazioni tendenziali: confrontano cioè i valori del 2° trimestre 2020 con quelli del 2° trimestre 2019.

2 L’indagine è stata realizzata da Unioncamere Lombardia in collaborazione con gli Uffici Studi e Statistica delle Camere lombarde. In particolare, per la provincia di Como sono state intervistate 108 imprese industriali, 83 artigiane, 101 del commercio e 100 dei servizi. Per il territorio lecchese i questionari raccolti sono stati 83 per il comparto industriale; 78 per quello artigiano; 69 per il commercio; 85 per i servizi.

3 Nella lettura di questi dati va tenuto presente che oltre la metà delle imprese intervistate opera nei comparti del “tessile” e della “meccanica” (il primo con 36 aziende, la seconda con 33). Per la provincia di Lecco i comparti con il maggior numero di ditte industriali coinvolte nell’indagine sono “meccanica” e “siderurgia” (i questionari compilati sono stati, rispettivamente, 41 e 9). Pertanto, gli altri settori di entrambe le province sono poco rappresentati all’interno dei rispettivi campioni e i dati sono meno “robusti”. Anche a livello regionale tutti i settori evidenziano significativi cali della produzione (tutti superiori ai 15 punti percentuali, ad eccezione degli alimentari che subiscono una riduzione del 6% circa). Da sottolineare, in particolare, “pelli calzature”, “tessile” e “mezzi di traporto” (rispettivamente 45,4%, -37% e -33%).

4 Oltre la metà delle imprese intervistate opera nei comparti della “meccanica” del “legno-mobilio” e della ’“carta stampa” (rispettivamente 32, 21 e 9 aziende). Anche per la provincia di Lecco più del 50% delle imprese coinvolte nell’indagine opera in soli tre comparti (40 nella “meccanica”, 9 nella “carta-stampa” e 6 nel “tessile”). Pertanto, gli altri settori di entrambe le province sono poco rappresentanti all’interno dei rispettivi campioni, e i loro dati sono meno “robusti”. A livello regionale tutti i settori evidenziano forti cali; in particolare “pelli-calzature” (-46,8%), “varie” (-35,1%) e “tessile” (-34,2%).

5 In Lombardia, nel complesso, le ore autorizzate di cassa integrazione sono cresciute del 1.933,9% (CIG ordinaria +2.528,7%, CIG straordinaria +90,9%; CIG in deroga da 114.000 a quasi 19 milioni di ore). In Italia invece le stesse sono cresciute del 1.006,9% (CIG ordinaria +2.066,6%; CIG straordinaria -8,2%; CIG in deroga da 985.000 a 390 milioni di ore).

6 A Como: 1.163 imprese nate nel 1° semestre 2020 (-30,3% rispetto al 1° semestre 2019); 1.399 cessazioni (-21,5%). A Lecco: 643 imprese nate (-25%); 762 cessazioni (-27,8%). A fine giugno 2020, la crescita delle unità locali registrate in provincia di Como è stata dello 0,2%, mentre a Lecco sono calate dello 0,2% (Lombardia -0,9%; Italia -0,1%).

Analizzando i dati relativi all’analisi congiunturale del 2° trimestre 20201, emergono chiaramente gli effetti legati alla diffusione della pandemia da Coronavirus, soprattutto per le imprese comasche che evidenziano andamenti in genere peggiori di quelle lecchesi, in particolare nel comparto industriale, mentre ordini e fatturato dell’artigianato e volume d’affari dei servizi evidenziano cali più pesanti a Lecco2.

INDUSTRIA

Per quanto riguarda il settore industriale, entrambi i territori dell’area lariana registrano variazioni pesantemente negative (Como è addirittura la provincia lombarda che vede calare maggiormente produzione e ordini):

  • per la provincia diComo produzione, ordini e fatturato calano di oltre 25 punti percentuali (rispettivamente -28%, -31% e -26,6%, contro il -20,7%, -21,2% e -19,6% lombardi). L’indice medio della produzione industriale comasca si è attestato a 72,8 (media 2010=100), contro il 91,9 lombardo; inferiori alla media regionale sono anche gli indici medi di fatturato e ordini(rispettivamente 84,7 e 81,2, contro 108 e 97,7 della Lombardia). Tutti i principali settori dell’economia locale evidenziano cali, sia pur di diversa entità: “tessile”, -15,9%; “legno-mobilio”, -20%; “meccanica”, -6%. Risulta in crescita di 6 punti percentuali la produzione del comparto “carta-stampa”, mentre più contenuti sono gli aumenti di “gomma-plastica”, “alimentari” e “mezzi di trasporto”(compresi tra il +0,5% del primo settore e il +1,3% dell’ultimo)3. Rispetto al secondo trimestre del 2019, anche l’occupazione industriale a Como risulta in calo (-1,7%,contro il -0,7% della Lombardia);l’indice medio si è attestato a 91,1 (media 2010=100); in Lombardia è a quota 100,4 .

Analizzando nel complesso il primo semestre 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende industriali comasche registrano variazioni medie in calo di oltre 18 punti percentuali (rispettivamente -18,8%, -21,2% e -18,5%): tutte diminuzioni superiori alla media della Lombardia, che ha visto scendere la produzione del 15,5%, gli ordini del 14,1% e il fatturato del 14,2%. L’occupazione industriale è diminuita dell’1,7% rispetto a fine giugno dello scorso anno (Lombardia -0,4%).

  • Produzione, ordini e fatturato delle imprese industriali lecchesi evidenziano cali superiori ai 14 punti percentuali (rispettivamente -14,3%, -17,5% e -15,1%)2. Ciononostante, nel 2° trimestre 2020 gli indici medi si mantengono superiori a quota 100 (media 2010=100) e più alti della media regionale (a Lecco l’indice della produzione si è attestato a 111,8, quello degli ordini a 102 e quello del fatturato a 114,9). Solo per il comparto della “carta-stampa” si nota una crescita tendenziale della produzione (+5,5%), mentre i due comparti principali dell’economia lecchese fanno registrare cali significativi: “siderurgia” -15,2% e “meccanica” -15,4%3. La variazione tendenziale dell’occupazione industriale è stata anch’essa negativa (-0,4%) e l’indice medio si è attestato a 104,7 (media 2010=100), oltre 4 punti percentuali sopra la media regionale.

Focalizzando l’attenzione sul primo semestre 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende industriali lecchesi registrano variazioni medie in calo di oltre 9 punti percentuali (rispettivamente -9,5%, -11,7% e -11,4%), tutte diminuzioni inferiori alla media della Lombardia. L’occupazione industriale è diminuita dello 0,6% rispetto a fine giugno 2019.

ARTIGIANATO

Anche la produzione del comparto artigiano evidenzia cali significativi in entrambe le province lariane (Como -26,2%; Lecco, -23,9%); gli ordini evidenziano una diminuzione più marcata a Como (rispettivamente -23,7% e -16,7%), mentre il fatturato scende di oltre 25 punti percentuali in tutti e due i territori (-25,6% e -26%):

  • a Como i cali di produzione, ordini e fatturato sonopiù elevati rispetto alla media lombarda (pari rispettivamente a -24,3%, -22,3% e -23,5%). I tre settori principali dell’economia comasca hanno tutti registrato una diminuzione della produzione superiore ai 20 punti percentuali: “tessile” -51,8%; “meccanica” -27%; “legno-mobilio” -24%4. L’indice medio della produzione artigiananel 2° trimestre 2020 si è attestato a 83 (media 2010=100); quello degli ordini a 79,8 e quello del fatturato a 79,9. Nonostante i forti cali registrati, tutti e 3 i valori comaschi sono superiori alla media lombarda (produzione 76,1; ordini 74,4; fatturato 76,7). Rispetto a fine giugno dello scorso anno, l’occupazione è scesa del 2,9% e il numero indice si è attestato a 96,2 (contro il -1,9% lombardo; l’indice regionale è posizionato a quota 98).

Analizzando il primo semestre 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende artigiane comasche registrano variazioni medie in calo di oltre 16 punti percentuali (rispettivamente -19%, -16,4% e -17,6%); ordini e fatturato fanno registrate cali meno significativi rispetto alla media della Lombardia (rispettivamente -17,7% e -18,3%), mentre la produzione evidenzia una variazione peggiore (in Lombardia -18,8%). L’occupazione industriale è diminuita del 2,4% rispetto a fine giugno 2019 (contro il -1,3% della Lombardia).

  • A Lecco si verificano cali di produzione, ordini e fatturato meno elevati rispetto alla media lombarda. I settori con il maggior numero di interviste rilevano diminuzioni della produzione superiori agli 11 punti percentuali: “meccanica” (-28,3%); “carta stampa” (-20,9%); “tessile” (-11,7%). Da segnalare anche il -41,7% del legno-mobilio e il -22,5% dell’abbigliamento4. L’indice medio della produzione artigiana si è attestato a 78,7 (media 2010=100); quello degli ordini a 80,5 e quello del fatturato a 76,2: valori inferiori a quelli comaschi, ad eccezione degli ordini. La variazione dell’occupazione si è attestata a -0,7%; ciononostante il numero indice rimane superiore a quello comasco, ed è pari a 102,8.

Prendendo in considerazione nel complesso il primo semestre 2020, produzione, ordini e fatturato delle aziende artigiane lecchesi registrano variazioni medie in calo di oltre 13 punti percentuali (rispettivamente -16,7%, -13,6% e -17,5%), tutte diminuzioni inferiori alla media della Lombardia. L’occupazione industriale è rimasta pressoché stabile rispetto a fine giugno dello scorso anno (+0,1%).

COMMERCIO E SERVIZI

Nel secondo trimestre 2020, in entrambi i territori dell’area lariana sembra ancora tenere l’occupazione nel commercio, mentre si registra una diminuzione nei servizi; in forte calo il volume d’affari di tutti e due i settori del terziario:
il territoriocomasco evidenzia un calo del volume d’affari del 10,6% nel commercio e del 29,1% nei servizi (la media regionale si è attestata a -13,9% per il primo comparto e a -23,5% per il secondo). L’indice medio è stato pari a 80,9 per le imprese del commercio e a 68,5 per quelle dei servizi(a livello regionale, rispettivamente 75,6 e 80,3). Valori positivi per l’occupazione del commercio: la variazione tendenziale del 2° trimestre 2020 è stata del +1,2%, (contro il +0,8% regionale), mentre si è registrato un calo nei servizi (-1,2%, contro il -0,5% della Lombardia); il numero indice ha raggiunto quota 103,5 per il commercio e 132,2 per i servizi (i dati regionali sono rispettivamente pari a 100,8 e 110,1).
Analizzando il primo semestre 2020, le imprese comasche del commercio hanno evidenziato un calo del volume d’affari (-9,3%, contro il -10,6% regionale) e una crescita dell’occupazione (+1,6% contro il +1,1% della Lombardia). Nei servizi, a Como, si è registrato un forte calo del volume d’affari, mentre è restata pressoché stabile l’occupazione (rispettivamente -18,9% e +0,1%, a fronte del -16,8% e del -0,6% regionali).
In provincia di Lecco la variazione del volume d’affari è negativa sia per il commercio (-2,3%), sia soprattutto per i servizi (-19,1%). L’indice medio del volume d’affari nel 2° trimestre è stato pari a 81 per le imprese del commercio e a 81,4 per quelle dei servizi. Per il commercio si evidenzia un incremento dell’occupazione (+4,1%), mentre nell’altro comparto del terziario risulta un leggero calo (-0,3%). I numeri indice di entrambi i comparti risultano superiori all’anno base (commercio 105,1 e servizi 104,6).
Prendendo in considerazione il primo semestre 2020, le imprese lecchesi del terziario hanno evidenziato cali significativi del volume d’affari sia nel commercio (-4%) che nei servizi (-17,1%). Nonostante ciò, si registra una crescita dell’occupazione in entrambi i comparti: +3,6% nel commercio e +0,4% nei servizi.


ASPETTATIVE DELLE IMPRESE PER IL 3° TRIMESTRE 2020

Pur con saldi tra ottimisti e pessimisti negativi, migliorano decisamente le aspettative degli imprenditori lariani per il 3° trimestre 2020.

Per Como il saldo tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti relativo alla produzione passa da -52,8% della precedente indagine a -10,9%; quello della domanda interna da -63,6% a -17,4%; quello della domada estera da -50% a -8,5%. Anche per l’andamento dell’occupazione la differenza migliora, passando dal -29,6% dell’indagine precedente al -22,8%. Le aspettative del comparto artigiano rimangono anch’esse negative, ma in miglioramento: il saldo tra ottimisti e pessimisti relativo all’occupazione passa da -21,1% a -20,4%; quello della produzione da -60,9% a -47,8%; quello della domanda interna da -62,9% a -56,5%. In peggioramento, invece, le aspettative sulla domanda estera: il saldo passa da -24,6% a -27,9%. Secondo gli intervistati, gli effetti dell’emergenza Coronavirus continueranno a farsi sentire anche nel terziario, con aspettative negative su volume d’affari e occupazione (seppure in miglioramento rispetto all’indagine precedente). Nel commercio il saldo tra pessimisti e ottimisti relativo alle vendite del 3° trimestre 2020 passa da -44,8% a -20,8% e quello dell’occupazione da -19,8% a -12,9%. Nei servizi le differenze tra ottimisti e pessimisti passano da -70,1% a -21,4%, mentre per l’occupazione da -21,7% a -11,1%.

Anche a Lecco, nell’industria i saldi tra imprenditori industriali ottimisti e pessimisti registrano un significativo miglioramento: domanda interna da -58,6% a -27,7%; domanda estera da -50,5% a -23,2%; produzione da -51,5% a -24,4%; occupazione da -17,2% a -14,5%. Anche i saldi dell’artigianato, pur restando negativi,fanno intravedere un miglioramento per produzione, domanda e occupazione. La differenza relativa alla prima si attesta a -52,6% contro il -65% dell’indagine precedente; quella della domanda interna passa da -70% a -52% e quella estera da -42,6% a -22,5%. Anche il saldo dell’occupazione migliora, attestandosi a -11,7% contro il -20,2% della precedente rilevazione. Nel terziario, le aspettative degli imprenditori del commercio sul volume di affari e sull’occupazione confermano i saldi negativi rilevati nella scorsa indagine, ma pure in questo caso con valori in miglioramento: per le vendite la differenza passa da -26,2% a -8,8%, per l’occupazione da -14,8% a -4,5%. Anche nei servizi le aspettative su volume d’affari e occupazione migliorano: il saldo relativo al volume d’affari passa da -70,1% dell’indagine precedente a -34,1%, mentre quello dell’occupazione da -23,3% a -12,9%.

Ulteriori dati elaborati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco sull’andamento economico del 1° semestre 2020:

i fallimenti sono in calo in entrambi i territori: a Como scendono da 40 a 20 unità (-50%); a Lecco da 31 a 24 (-22,6%). Pertanto, l’intera area lariana ha registrato una riduzione del 38% (contro il -48,7% della Lombardia e il -45,6% dell’Italia);

aumentano le ore di cassa integrazione autorizzate dall’INPS in entrambi i territori. A Como le ore di cassa integrazione del 1° semestre 2020 passano da 2,8 a oltre 20 milioni (+616,7%): quelle ordinarie sono aumentate del 962,6% (da 1,5 a quasi 16 milioni di ore), mentre la cassa integrazione in deroga registra quasi 4 milioni di ore (nello stesso periodo dello scorso anno le imprese comasche non vi avevano fatto ricorso); calano, invece, le ore di cassa integrazione straordinaria (da 1,3 milioni di ore a 426.000, -67,8%). Ancora più considerevole è l’incremento delle ore di cassa integrazione a Lecco: il totale richiesto dalle imprese è cresciuto del 2.532,2% (da 588.000 a 15,5 milioni di ore): quella ordinaria passa da 512.000 a 12,1 milioni (+2.257%); quella straordinaria da 76.000 a quasi 600.000 ore (+6.320,7%); quella in deroga da 0 a 2,8 milioni di ore. Pertanto l’area lariana ha visto aumentare le ore autorizzate del 947,9% (+1.293,2% la CIG ordinaria, mentre quelle in deroga passano da 0 a 6,7 milioni; in diminuzione, invece, la cassa straordinaria, -26,9%)5;

a fine giugno 2020 le imprese registrate in provincia di Como erano 47.745(per 60.903 unità locali) e il saldo tra imprese nate e cessate nei primi sei mesi dell’anno è negativo: -236 unità (il saldo negativo è più che raddoppiato rispetto ai primi sei mesi del 2019: -107%)6. A Lecco le imprese registrate erano 25.653 (per 32.830 localizzazioni) e il saldo tra imprese nate e cessate è pari a -119 (con un miglioramento del saldo negativo pari al 40,2%). Nel complesso, le aziende lariane sono diminuite dello 0,1% (a fronte del -1,2% regionale e del -0,4% nazionale): le iscrizioni sono calate del 28,5% e le cessazioni del 27,8%.

ALLEGATO STATISTICO ALL’ANALISI CONGIUNTURALE

2° TRIMESTRE 2020

PROVINCE LOMBARDE

VARIAZIONI TENDENZIALI

SETTORE INDUSTRIA

Variazione tendenziale della produzione, del fatturato e degli ordini nelle imprese industriali delle province lombarde.

II trimestre 2020

Provincia

Produzione

Ordini

Fatturato

Esteri

Totali

Estero

Totale

Varese

89,7

108,5

94,8

120,4

112,2

Como

72,8

105,2

81,2

108,9

84,7

Sondrio

113,8

100,5

101,6

129,9

138,1

Milano

88,9

115,9

92,0

133,7

99,7

Bergamo

90,3

97,1

91,7

120,6

105,6

Brescia

89,1

128,7

101,5

143,3

111,7

Pavia

85,4

99,4

82,0

123,6

104,6

Cremona

114,2

154,6

103,8

184,9

116,8

Mantova

98,6

116,0

103,0

145,0

104,5

Lecco

111,8

109,8

102,0

125,7

114,9

Lodi

117,4

124,4

104,6

116,2

105,0

Monza e Brianza

88,2

135,6

98,2

122,1

98,6

Lombardia

91,9

118,6

97,7

133,6

108,0

Media dei numeri indici della produzione, del fatturato e degli ordini nelle industrie delle province lombarde (media anno 2010=100). Primo semestre anni 2019-2020.

Provincia

Produzione

Ordini Totali

Fatturato Totale

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

Varese

116,5

97,6

124,7

105,7

134,1

117,3

Como

99,4

80,7

110,9

87,3

108,2

88,1

Sondrio

118,8

106,2

110,2

103,9

124,8

115,0

Milano

112,9

97,0

117,0

104,3

119,6

104,4

Bergamo

109,5

92,8

119,9

101,7

130,3

112,0

Brescia

110,8

90,2

124,3

104,2

127,4

108,0

Pavia

103,2

88,9

103,7

91,7

114,8

101,2

Cremona

118,7

105,6

123,0

114,3

125,2

112,6

Mantova

109,3

97,1

110,3

103,2

117,7

106,1

Lecco

124,1

112,3

123,6

109,2

128,7

114,0

Lodi

124,0

116,2

110,5

103,2

108,4

103,1

Monza B.za

105,2

90,0

115,1

100,7

114,3

95,6

Lombardia

116,5

97,6

124,7

105,7

134,1

117,3

VARIAZIONI TENDENZIALI

SETTORE ARTIGIANATO

Variazione tendenziale della produzione, del fatturato e degli ordini nelle imprese artigiane delle province lombarde.

II trimestre 2020.

Provincia

Produzione

Ordini

Fatturato

Esteri

Totali

Estero

Totale

Varese

67,2

90,6

64,7

171,5

76,0

Como

83,0

155,8

79,8

143,9

79,9

Sondrio

90,3

126,4

100,8

123,7

84,5

Milano

68,3

94,4

63,2

131,7

71,3

Bergamo

79,2

105,6

79,3

122,4

75,1

Brescia

79,5

148,1

83,2

159,9

89,2

Pavia

79,7

89,5

94,5

100,8

83,9

Cremona

87,2

121,5

84,8

115,2

82,8

Mantova

89,3

91,2

88,7

154,6

94,8

Lecco

78,7

110,5

80,5

145,1

76,2

Lodi

96,5

93,5

87,3

80,8

97,8

Monza e Brianza

73,2

137,1

73,3

220,1

69,9

Lombardia

76,1

120,7

74,4

144,3

76,7

Media dei numeri indici della produzione, del fatturato e degli ordini nelle imprese artigiane delle province lombarde (media anno 2010=100).

Primo semestre anni 2019-2020.

Provincia

Produzione

Ordini Totali

Fatturato Totale

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

Varese

89,6

73,8

89,9

74,7

91,0

77,2

Como

106,0

85,8

107,3

89,7

104,6

86,2

Sondrio

99,4

85,1

110,6

95,4

102,7

87,7

Milano

92,5

74,1

85,5

70,5

88,9

74,0

Bergamo

102,3

83,7

102,3

86,3

101,7

82,9

Brescia

101,9

81,9

101,6

83,3

110,5

88,8

Pavia

103,3

82,2

109,1

89,7

103,9

84,5

Cremona

99,8

85,1

97,6

84,4

97,0

80,6

Mantova

96,4

80,3

88,4

77,2

92,7

84,2

Lecco

107,9

90,0

103,5

89,4

108,4

89,4

Lodi

85,1

75,4

81,3

73,1

87,6

79,2

Monza B.za

102,3

86,2

91,1

76,8

106,1

88,4

Lombardia

97,9

79,5

94,8

78,0

100,0

81,8

VARIAZIONI TENDENZIALI

SETTORE COMMERCIO

Variazione tendenziale del volume d’affari e dell’occupazione nelle imprese commercialidelle province lombarde. II trimestre 2020.

Provincia

Volume d’affari

Occupazione

Varese

-19,2

0,2

Como

-10,6

1,2

Sondrio

-11,5

-0,5

Milano

-20,8

-1,2

Bergamo

-17,1

2,0

Brescia

-11,4

-0,1

Pavia

-3,3

2,8

Cremona

-11,5

-0,4

Mantova

-8,8

0,4

Lecco

-2,3

4,1

Lodi

-5,1

1,0

Monza e Brianza

-11,9

0,3

Lombardia

-13,9

0,8

Media dei numeri indici volume d’affari e occupazione nel comparto del commercio delle province lombarde. Primo semestre anni 2019-2020 (media anno 2010=100)

Provincia

Volume d’affari

Occupazione

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

Varese

92,7

80,4

102,1

102,3

Como

91,2

82,7

102,1

103,7

Sondrio

88,4

80,7

119,5

119,2

Milano

84,6

72,9

93,1

92,4

Bergamo

88,5

77,7

96,5

98,8

Brescia

85,2

76,0

96,3

96,2

Pavia

83,3

81,2

101,1

103,7

Cremona

81,0

73,8

89,3

90,1

Mantova

84,7

78,4

98,9

98,9

Lecco

86,2

82,8

100,9

104,5

Lodi

82,4

79,4

95,5

95,6

Monza B.za

96,3

87,5

100,5

102,1

Lombardia

86,9

77,7

99,7

100,8

VARIAZIONI TENDENZIALI

SETTORE SERVIZI

Variazione tendenziale del volume d’affari e dell’occupazione nelle imprese dei servizi delle province lombarde. II trimestre 2020.

Provincia

Volume d’affari

Occupazione

Varese

-21,5

-2,1

Como

-29,1

-0,5

Sondrio

-31,7

-14,8

Milano

-25,1

-1,6

Bergamo

-24,2

-4,0

Brescia

-21,5

-1,1

Pavia

-26,0

0,0

Cremona

-16,0

-3,0

Mantova

-21,7

-1,3

Lecco

-19,1

-0,3

Lodi

-10,0

2,3

Monza e Brianza

-20,9

-1,2

Lombardia

-23,5

-1,2

 

Media dei numeri indici volume d’affari e occupazione nel comparto dei servizi delle province lombarde. Primo semestre anni 2019-2020 (media anno 2010=100)

Provincia

Volume d’affari

Occupazione

sem 2019

1° sem 2020

sem 2019

1° sem 2020

Varese

92,2

76,0

112,6

110,5

Como

89,2

72,4

131,0

131,1

Sondrio

93,3

74,4

117,7

101,6

Milano

102,3

84,7

101,1

100,1

Bergamo

95,0

77,6

99,6

97,0

Brescia

100,6

85,4

115,5

114,6

Pavia

101,9

84,5

105,8

106,1

Cremona

94,5

81,8

111,8

109,7

Mantova

101,2

86,0

116,7

114,8

Lecco

99,6

82,6

103,8

104,3

Lodi

88,5

79,1

99,3

101,0

Monza B.za

107,4

89,4

103,7

103,5

Lombardia

101,8

84,7

111,0

110,4

 

 

ULTERIORI DATI SULLA CONGIUNTURA
PROVINCE DI COMO E LECCO; RAFFRONTI CON LOMBARDIA E ITALIA
Ore di cassa integrazione guadagni autorizzate. 1° semestre 2020 (in migliaia)

Territorio

Totale ore autorizzate 1° semestre 2020

variazione % rispetto al 1° semestre 2019

ordinaria

straordinaria

deroga

totale

ordinaria

straordinaria

deroga

totale

Como

15.870,0

425,9

3.889,9

20.185,9

962,6

-67,8

616,7

Lecco

12.075,0

597,6

2.825,7

15.498,3

2.257,0

681,2

2.532,2

Lombardia

268.174,7

16.792,0

101.440,3

386.407,0

2.528,7

90,9

6.020.095,1

1.933,9

Italia

1.119.657,4

83.817,5

390.001,3

1.593.476,3

2.066,6

-8,2

39.481,4

1.006,9

Fonte: Inps

Imprese attive, iscrizioni, cessazioni e saldo. 1° semestre 2020

Territorio

1° semestre 2020

variazione % rispetto al 1° semestre 2019

Imprese registrate

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo

Imprese registrate

Iscrizioni

Cessazioni

Saldo

Como

47.745

1.163

1.399

-236

0,0

-30,3

-21,5

-107,0

Lecco

25.653

643

762

-119

-0,3

-25,0

-27,8

40,2

Lombardia

948.461

24.119

30.543

-6.424

-1,2

-28,4

-9,3

-7,7

Italia

6.069.607

154.551

177.653

-23.102

-0,4

-25,2

-17,2

-20,0

Fallimenti 1° semestre 2020

Territorio

2019

2020

VAR %

1° trim.

2° trim.

TOTALE

1° trim.

2° trim

TOTALE

1° trim.

2° trim.

TOTALE

Como

13

27

40

18

2

20

38,5

-92,6

-50,0

Lecco

16

15

31

9

15

24

-43,8

0,0

-22,6

Lombardia

544

607

1.151

438

152

590

-19,5

-75,0

-48,7

Italia

2.700

2.680

5.380

2.171

753

2.924

-19,6

-71,9

-45,7

1 I dati contenuti in questa nota si riferiscono tutti alle variazioni tendenziali: confrontano cioè i valori del 2° trimestre 2020 con quelli del 2° trimestre 2019.

2 L’indagine è stata realizzata da Unioncamere Lombardia in collaborazione con gli Uffici Studi e Statistica delle Camere lombarde. In particolare, per la provincia di Como sono state intervistate 108 imprese industriali, 83 artigiane, 101 del commercio e 100 dei servizi. Per il territorio lecchese i questionari raccolti sono stati 83 per il comparto industriale; 78 per quello artigiano; 69 per il commercio; 85 per i servizi.

3 Nella lettura di questi dati va tenuto presente che oltre la metà delle imprese intervistate opera nei comparti del “tessile” e della “meccanica” (il primo con 36 aziende, la seconda con 33). Per la provincia di Lecco i comparti con il maggior numero di ditte industriali coinvolte nell’indagine sono “meccanica” e “siderurgia” (i questionari compilati sono stati, rispettivamente, 41 e 9). Pertanto, gli altrisettori di entrambe le province sono poco rappresentati all’interno dei rispettivi campioni e i dati sono meno “robusti”.Anche a livello regionale tutti i settori evidenziano significativi cali della produzione (tutti superiori ai 15 punti percentuali, ad eccezione degli alimentari che subiscono una riduzione del 6% circa). Da sottolineare, in particolare, “pelli calzature”, “tessile” e “mezzi di traporto” (rispettivamente 45,4%, -37% e -33%).

4Oltre la metà delle imprese intervistate opera nei comparti della “meccanica” del “legno-mobilio” e della ’“carta stampa” (rispettivamente 32, 21 e 9 aziende). Anche per la provincia di Lecco più del 50% delle imprese coinvolte nell’indagine opera in soli tre comparti (40 nella “meccanica”, 9 nella “carta-stampa” e 6 nel “tessile”). Pertanto, gli altrisettori di entrambe le province sono poco rappresentanti all’interno dei rispettivi campioni, e i loro dati sono meno “robusti”. A livello regionale tutti i settori evidenziano forti cali; in particolare “pelli-calzature” (-46,8%), “varie” (-35,1%) e “tessile” (-34,2%).

5 In Lombardia, nel complesso, le ore autorizzate di cassa integrazione sono cresciute del 1.933,9% (CIG ordinaria +2.528,7%, CIG straordinaria +90,9%; CIG in deroga da 114.000 a quasi 19 milioni di ore). In Italia invece le stesse sono cresciute del 1.006,9% (CIG ordinaria +2.066,6%; CIG straordinaria -8,2%; CIG in deroga da 985.000 a 390 milioni di ore).

6 A Como: 1.163 imprese nate nel 1° semestre 2020 (-30,3% rispetto al 1° semestre 2019); 1.399 cessazioni (-21,5%). A Lecco: 643 imprese nate (-25%); 762 cessazioni (-27,8%). A fine giugno 2020, la crescita delle unità locali registrate in provincia di Como è stata dello 0,2%, mentre a Lecco sono calate dello 0,2% (Lombardia -0,9%; Italia -0,1%).

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