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Como, Clooney, commercio e il turismo americano (con incognita web)

Lunedì 25 giugno, alle 17,in Confcommercio  ‘incontro che ha visto i rappresentanti della città di Como confrontarsi con alcuni enti del turismo americano.

I padroni di casa, l’assessore al turismo Simona Rossotti, il presidente dell’Associazione albergatori Roberto Cassani, il consigliere di Confcommercio Andrea Camesasca e il neo sindaco di Cernobbio Matteo Monti, hanno accolto calorosamente Emanuela Boni di Enit, Agenzia Nazionale del Turismo con sede a Los Angeles e referente per i tre travel consultant e il giornalista David Latt arrivati in visita dalla California.

Dopo i primi saluti di benvenuto, l’incontro si è focalizzato su Ron, Lisa, David e Vicky e, in particolare, sulle richieste sempre più esigenti della loro clientela. Negli ultimi anni, secondo la loro testimonianza, l’Italia è diventata una meta ambita, di lusso ed estremamente popolare negli Stati Uniti, e questo è confermato anche dal fatto che recentemente a Como sono stati aperti due nuovi hotel della catena Sheraton e Hilton. Per questo motivo i quattro californiani hanno deciso di intraprendere un viaggio nel Belpaese con lo scopo di conoscere meglio Como sia da un punto di vista logistico che geografico.

Come emerge dai loro racconti, ciò che il cliente/viaggiatore desidera è una “cultural experience” che offra qualcosa in più della semplice visita al museo, alla cattedrale o la classica passeggiata sul lungolago. Gli americani chiedono di più: voglio parlare con la gente locale e conoscerla da vicino. Inoltre chiedono di poter svolgere tutta una serie di attività sportive sul territorio. Un territorio che vanta altre eccellenze, quali una cucina a km zero e un lago reso famoso dall’opera di Manzoni e dall’attore George Clooney. Anche se, come ricorda Cassani, Como non è solo il lago ma tutta una serie di attività e di esperienze racchiuse nel marchio del “made in Italy”. Ne è l’esempio l’evento esclusivo di martedì 26 giugno a cui i rappresentanti americani parteciperanno come ospiti di Amici di Como. L’associazione no profit raccoglie, quattro volte all’anno, 130 imprenditori del territorio che rappresentano l’eccellenza del prodotto italiano.

Il lago di Como è diventato una destinazione certa e sicura – spiega poi Andrea Camesasca – nel 2017 infatti la città ha catalizzato la presenza di circa 3 milioni e 200 mila turisti, un numero che è per noi un record. Siamo cresciuti di un milione di turisti in dieci anni e gli americani sono al terzo posto come presenza sul territorio”.

Il numero da record è stato raggiunto grazie al potenziamento delle attività sportive quali kite, vela, scii nautico e ciclismo molto praticati durante i mesi estivi e grazie all’evento Città dei Balocchi, ormai di risonanza mondiale, che si svolge per tutto il mese di dicembre e sempre realizzato da Amici di Como.

La relazione tra Como e Stati Uniti è destinata a durare nel tempo, come conferma anche l’assessore Rossotti che, approfittando dell’incontro, racconta la sua esperienza a Los Angeles del 7 giugno scorso, quando il Lago di Como è stato partner ufficiale della cerimonia per il conferimento del Premio alla Carriera “AFI Life Achievement Award” all’attore americano George Clooney, organizzata dall’AFI – American Film Institute presso il Dolby Theatre. Rossotti ha mostrato il Tribute Book dedicato all’attore con il brand Lago di Como che hanno ricevuto i 1600 ospiti vip del Dolby Theatre.

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Un incontro di dialogo e di scambio reciproco finito però con una nota amara. Alla domanda di Latt, giornalista americano, sul perché non esista un sito di aggregazione delle singole strutture alberghiere comasche Camesasca replica: “Abbiamo un sito, www.lakecomo.is che racchiude tutto ciò che il turista ricerca. “Is” perché “Lake Como is many things”.
Rimane però l’incognita di come possa saperlo il turista.

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