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Economia

Como, il gruppo tessile da 500 dipendenti mette a segno un colpo grosso: rilevato maglificio toscano

Colpo grosso di un’azienda simbolo del tessile comasco, Mantero, che consolida la sua posizione nel mercato del lusso e amplia la sua gamma di prodotti, tradizionalmente legata alla seta e all’accessorio tessile, con l’acquisizione di Maglificio Ites. La società tessile comasca ha infatti rilevato una quota del 70% dell’azienda manifatturiera nata nel 1955 ad Agliana, in provincia di Pistoia, oggi guidata dalla terza generazione della famiglia fondatrice. Attualmente il maglificio conta 44 dipendenti, ma avrebbe, secondo Mantero, “un potenziale di crescita significativo”.

Attraverso una combinazione di crescita organica e acquisizioni esterne, il gruppo tessile con 500 dipendenti e una struttura totalmente verticalizzata punta ad accelerare il proprio sviluppo, aumentare la capacità produttiva e rafforzare la propria competitività. Quest’operazione rappresenta una tappa cruciale del piano di sviluppo triennale 2024-2026. “Si tratta della prima acquisizione di maggioranza che Mantero realizza negli ultimi anni ed è un momento emozionante per tutti noi – ha dichiarato il presidente Franco Mantero – Quando ho visitato per la prima volta il Maglificio Ites ad Agliana ho percepito immediatamente una forte affinità con la nostra realtà. Mi è sembrato di entrare in un reparto di Mantero ed è stato chiaro che chi guida oggi Ites condivide i nostri stessi valori e la nostra visione del futuro”.

Per Maglificio Ites si tratta invece di una nuova tappa nello sviluppo del business che mira all’acquisizione di nuovi clienti, all’espansione in nuovi mercati e alla capacità di investire in progetti di innovazione. “Questa partnership costituisce un passo molto importante nel lungo percorso di Maglificio Ites – hanno commentato Francesca e Nicola Matteini, soci e amministratori di Maglificio Ites – L’incontro con Mantero ci ha permesso di toccare con mano una realtà stimolante, moderna e al contempo densa di tradizione e di individuare immediatamente una sintonia di valori, visione e obiettivi. Siamo felici e orgogliosi di iniziare questo cammino congiunto, che ci offrirà l’occasione di accrescere le competenze in maniera strutturata attraverso la contaminazione delle nostre realtà”.

La decisione di unire le due realtà è stata infatti guidata dalla comune attenzione alla tradizione, alla formazione delle risorse e alla capacità di adattamento e previsione dell’evoluzione del mercato, così come dall’impegno verso l’internazionalizzazione e la trasmissione del know how alle nuove generazioni. “Quest’operazione segna l’inizio di un percorso strategico che concretizzeremo nei prossimi anni e che ha tra i suoi obiettivi principali proprio l’ampliamento della gamma e la diversificazione – ha concluso il presidente Mantero – Due aspetti cruciali che rinforzeranno la nostra strategia commerciale, attenuando le alternanze di prodotto insite nei cicli della moda. Questo percorso si basa sui valori di Mantero: creatività, qualità e ispirazione dagli archivi, sempre nel pieno rispetto dei principi di sostenibilità che ci guidano quotidianamente”.

I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti. Nell’acquisizione, Mantero è stata assistita da Equita mid cap advisory (Clairfield Italy), parte di Equita group, in qualità di advisor finanziario e Kpmg per attività di due diligence. Ites è stata invece supportata da Professionisti associati di Pistoia per gli aspetti fiscali e dagli avvocati Fanti e Parisi dello Studio legale Tml.

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3 Commenti

  1. Dal 1986 la mia tessitura a Montale ,nelle vicinanze di Agliana,produce capi di maglieria calata su telai cotton finezza 12,mi auguro che questa fusione porti nuove speranze di lavoro ad un comparto in forte crisi

  2. Nel precedente commento ho menzionato una attuale posizione trentennale presso Maglificio Ripa, ma nel settore la mia formazione professionale nasce nel 1988 presso Maglificio Josar / Jostex

  3. Essendo un tecnico jacquardista di telai a settore circolare, attualmente impiegato da ben 30 anni presso Maglificio Ripa, la primaria riflessione che mi nasce spontanea è quella professionale….ovvero a fronte di una condizione apparentemente così rosea, viene voglia di rilanciarsi, di conseguenza con la speranza di progredire, inviarVi curriculum vitae oppure propormi verbalmente come già sto facendo

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