E’ davvero una mobilitazione trasversale e imponente quella che si sta mettendo in moto per tentare di “salvare” la storica tessitura Canepa di San Fermo (qui i dettagli della situazione). Da Forza Italia al Pd, passando per Rifondazione, i Cinque Stelle e la Lega, praticamente tutte le forze politiche stanno affrontando la drammatica situazione dell’azienda.
Dopo le prese di posizioni di ieri (raccolte in questo articolo) oggi ne sono arrivate diverse altre.
In occasione della giornata di sciopero indetta per venerdì 14 dicembre dai lavoratori, ad esempio, il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi interverrà al presidio programmato dalle 10 alle 12 fuori dai cancelli d’ingresso in via Trinità.
Anche il consigliere regionale Pd, Angelo Orsenigo, ha sottolineato “le forti preoccupazioni per il futuro dei 450 dipendenti impiegati, dei quali già 105 dichiarati in esubero, ma anche le pesanti ricadute che la scelta avrà sui fornitori e in generale sul tessuto sociale ed economico di tutto il territorio comasco”.
“Non possiamo permetterci di lasciare in grave difficoltà così tanti lavoratori, non gli unici peraltro negli ultimi tempi – conclude Orsenigo – Regione Lombardia deve intervenire per quanto sia di competenza in questa seria, ulteriore crisi”.
Anche Rifondazione Comunista ha diffuso una nota.
“Le lavoratrici ed i lavoratori non devono pagare per per una crisi che non hanno certo prodotto loro – ha dichiarato Fabrizio Baggi, responsabile del Dipartimento lavoro della federazione provinciale – Inoltre troviamo inaccettabile il cambiamento repentino ed improvviso di decisioni rispetto all’accordo siglato solo pochi mesi fa. Rifondazione Comunista esprime la sua massima solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori della Canepa di San Fermo della Battaglia, appoggeremo tutte le mobilitazioni che le organizzazioni sindacali di categoria metteranno in campo a partire da presidio di domani al quale parteciperemo”.