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Economia

Quasi 80 anni di storia per il cioccolato del Lago di Como. E ora in azienda entra la terza generazione

Una dinastia, una fabbrica che fatto la storia del cioccolato con il cuore sul Lago di Como, prima sul ramo di Lecco dove è nata e adesso su quello di comasco, a Orsenigo, dove è attiva la nuova sede. E ora, guardando al futuro, il cambio generazionale alla guida di Icam, ovviamente sempre nel segno della famiglia Agostoni. Con le nuove nomine nel Cda, infatti, l’azienda conferma la connotazione familiare dell’azienda leader nel cioccolato grazie all’ingresso della terza generazione Agostoni.

Durante la recente assemblea annuale dei soci è stata infatti rivista la composizione del Consiglio di amministrazione dell’azienda – con sede legale a Lecco e stabilimento a Orsenigo – che vede adesso alcuni degli esponenti della terza generazione della famiglia Agostoni inserirsi all’interno del direttivo. Con l’obiettivo di mantenere la connotazione familiare che ha da sempre caratterizzato la società, l’assemblea ha nominato come nuovi consiglieri Giovanni, Sara e Luca Agostoni, rappresentanti della terza generazione della famiglia fondatrice dell’azienda e figure estremamente competenti, ognuna per il proprio ambito, che operano in Icam già da diversi anni e che porteranno un contributo importante ed energie nuove per lo sviluppo futuro dell’azienda.

A loro si affiancherà Adelio Crippa (foto sotto), professionista di enorme spessore che da anni ha sposato i valori dell’azienda come direttore generale e che rivestirà il delicato ruolo di Amministratore delegato con poteri di ordinaria e alcuni di straordinaria amministrazione della società. “Un incarico che mi onora e che porterò avanti mettendo il massimo impegno con l’obiettivo di assolvere al ruolo di garante della continuità aziendale che questa funzione richiede” ha commentato Crippa.

Completano il Consiglio d’amministrazione 3 figure esterne riconfermate all’interno del Cda per le loro competenze in materia di economia, giurisprudenza e conoscenza approfondita del mercato del cacao e dell’imprenditoria a livello internazionale – fa sapere con una nota Icam – In un momento di importante transizione come quello attuale, tale composizione è stata strutturata per assicurare continuità nella gestione dell’azienda e consentire, allo stesso tempo, l’ingresso di energie fresche, che ben conoscono l’azienda e saranno quindi, in grado di portare un contributo importante per lo sviluppo futuro della stessa.

L’assemblea ha infine ritenuto opportuno proporre Angelo Agostoni, presidente uscente di Icam, per il ruolo di presidente onorario. Un’attribuzione che, oltre ad essere prevista dallo statuto dell’azienda, rappresenta la volontà da parte dei soci di esprimere la gratitudine per il significativo contribuito fornito da Angelo allo sviluppo dell’azienda, consentendo alla stessa di poter usufruire della sua preziosa esperienza, senza l’aggravio per lui delle responsabilità operative quotidiane.

La sua presenza autorevole e la profonda conoscenza del mercato saranno di grande supporto per garantire una transizione efficace e graduale nella governance della società.

“L’approccio alla gestione dell’azienda che la mia famiglia ha seguito per due generazioni è sempre stato caratterizzato da un grande rispetto verso questa entità viva, fatta di persone che nel corso del tempo cresce e si evolve insieme a queste – commenta Angelo Agostoni – È proprio con questo approccio in mente che ho deciso di fare un passo indietro e permettere ai nuovi membri di prendere le misure con l’incarico che gli è stato affidato e impostare il lavoro da qui in avanti sulla base della loro sensibilità e di quello che, sono sicuro, sarà il bene dell’azienda”.

Il ruolo di presidente sarà infine affidato a Giovanni Agostoni, membro della terza generazione della famiglia fondatrice, che si è distinto negli anni per l’impegno e la dedizione con cui ha svolto il ruolo di global sales & marketing director. In veste di nuovo presidente dell’azienda, a Giovanni è stata conferita la legale rappresentanza ovvero la rappresentanza sostanziale e processuale della società.

“La nomina a presidente dell’azienda di famiglia è un incarico che mi riempie di orgoglio e allo stesso tempo mi investe dell’enorme responsabilità di essere all’altezza dell’incarico affidatomi – commenta il neo presidente Icam – l mio obiettivo sarà portare avanti lo straordinario lavoro compiuto fin qui da coloro che mi hanno preceduto. Penso ad Angelo Agostoni che, insieme a mio padre Plinio, sono stati il motore che ha alimentato la crescita di questa azienda e dei valori di etica e rispetto che la rappresentano. Una responsabilità che oggi sono onorato di poter portare avanti in un processo di miglioramento continuo iniziato quasi 80 anni fa. In un mondo che va veloce e in cui aziende come la nostra sono chiamate a correre altrettanto velocemente, attraversando le molteplici e difficili sfide del mercato, Icam rimane e rimarrà ancorata alla propria volontà di eccellere nel settore del cioccolato di alta qualità”.

La storia dell’attività iniziò nel 1942. In uno scenario post bellico con zuccherifici distrutti dai bombardamenti e il prezzo dello zucchero alle stelle, Silvio Agostoni rilevò un laboratorio nel paese alpino di Morbegno, in provincia di Sondrio, per la produzione di dolci e caramelle. Con ingredienti di fortuna, zucchero, farina di castagne e un po’ di cacao in polvere creò la ‘Torta Montanina’: fu subito un successo”.

Il nome Icam significa Industria Cioccolato e Affini Morbegno e nel 1946 la Camera di Commercio di Lecco lo registrò iniziò così la storia dell’azienda che ha poi dato vita alla sua fabbrica principale a Lecco, città dove mantiene tutt’oggi la sede legale in via dei Pescatori, aprendo successivamente uno stabilimento a Orsenigo, in provincia di Como.

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3 Commenti

  1. Mi ricordo che nel 1961 62 63 nel collegio di Porlezza dove ero alunno davano per colazione una piccola tavoletta di cioccolatino ICAM.

  2. Ho avuto un attività commerciale di negozio alimentari e il cioccolato Icam, è sempre stato il numero uno

  3. Farebbero meglio ad utilizzare di più i filtri nelle varie lavorazioni. Certo giorni non si riesce a rimanere con le finestre aperte per l odore acre che arriva dalla Icam.

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