Soni stati resi pubblici i dati finanziari del Gruppo Ratti, nome storico del tessile di lusso della provincia di Como e società quotata all’Euronext Milan.
Per l’azienda comasca attiva nella produzione di tessuti e accessori di alta gamma dedicati all’abbigliamento, la cravatteria, la camiceria, il mare e l’arredamento – l’esercizio 2024 si è chiuso con ricavi per 85,5 milioni di euro, in flessione del 7,2% rispetto ai 92,12 milioni realizzati l’anno precedente, in seguito al rallentamento globale della domanda per i beni di lusso.
Ratti ha chiuso il 2024 con una perdita netta (esclusa la quota di terzi) di 407mila euro, rispetto al rosso di 1,83 milioni contabilizzato nel 2023.
A fine 2024 l’indebitamento netto era salito a 10,6 milioni di euro, rispetto ai 10,4 milioni di inizio anno.
Sul fronte della redditività, il Gruppo ha conseguito un significativo miglioramento. Il Margine Lordo (Ebitda) è aumentato a 5,7 milioni di euro (rispetto ai 3,5 milioni del 2023), con un’incidenza sulle vendite che è passata dal 3,8% al 6,7%. Il Risultato Operativo (Ebit) è tornato in territorio positivo, attestandosi a 0,5 milioni di euro, in netto contrasto con il risultato negativo di 1,7 milioni del 2023.
Il consiglio di amministrazione proporrà di destinare l’utile di esercizio della capogruppo – pari a 142mila – a riserve indisponibili e a utili a nuovo.
Il management di Ratti ha anticipato che nel 1° trimestre 2025 i ricavi sono scesi del 6,8% a 20,7 milioni di euro.