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Economia

Como, drammatico allarme di Confcommercio: “Pandemia, niente turisti, caro bollette. Vicini al colpo di grazia”

Forte allarme di Confcommercio Como, da parte del presidente Giovanni Ciceri e del responsabile degli albergatori Roberto Cassani, per i danni all’economia, sul fronte trasversale del commercio e del settore alberghiero, che sta determinato la nuova ondata di contagi. Una situazione che ha portato l’associazione comasca a votare nel consiglio generale un ordine del giorno che chiede rapidi interventi per non aggravare la situazione.

Nell’introduzione, Confcommercio segnala “una drastica diminuzione delle presenze nelle città della provincia di Como, a partire dal capoluogo stesso, aggravando ulteriormente una situazione economica e finanziaria già fortemente compromessa”.

Una crisi che non ha risparmiato nemmeno l’atteso momento dei saldi: “I saldi invernali, partiti con un discreto ottimismo, stanno facendo registrare un deciso rallentamento delle vendite rispetto allo stesso periodo del 2020 (pre-pandemico). Rilevante è anche l’ulteriore diminuzione delle già scarse presenze nelle strutture ricettive, quadro che assume un aspetto ancor più allarmante nella nostra provincia dove solitamente maggiore è il peso delle presenze degli stranieri”.

Drastico il quadro tracciato da commercianti e albergaotri: “Il rallentamento dei consumi nella ristorazione e nei pubblici esercizi, già molto provati da questi ultimi due anni di forti penalizzazioni, sta ingenerando chiusure volontarie per la mancanza di lavoro con inevitabile ulteriore indebitamento.
Lo smart working e le quarantene aggravano questo preoccupante scenario al quale va aggiunto il processo inflattivo in atto che porta con sé un aumento insostenibile dei costi dell’energia e delle materie prime”.

Una situazione – segnala sempre l’associazione – che non evita alle imprese alle prese con il calo di fatturato di “far fronte al versamento delle rate dei prestiti concessi, ai canoni di locazione, alle imposte, al pagamento degli stipendi e a tutti quei costi che gravano già notevolmente sui bilanci quando il lavoro è a pieno regime”.

Da qui ecco l’appello: “Occorre maggior attenzione da parte del Governo ai numerosi appelli che Confcommercio ha fatto in questi due lunghi anni di pandemia e continua a fare proponendo soluzioni e correttivi per evitare il “colpo di grazia” all’Economia con il rischio di chiusure definitive delle imprese, perdita di migliaia di posti di lavoro, desertificazione commerciale nelle vie e piazze del Paese. Occorrono misure immediate per “dare ossigeno” alla Categoria e interventi risolutivi per ridurre il peso della Burocrazia, ulteriormente accresciuto dalla pandemia”.

E ancora: “Occorre cambiare il sistema della gestione delle limitazioni in base alla classificazione per colori e delle quarantene per tracciamento. Occorre intervenire seriamente e drasticamente affinché i “big Player” sul web operino alle stesse condizioni e con le stesse regole delle aziende nel mercato tradizionale per contrastare il fenomeno della concorrenza sleale”

“Di tutto questo abbiamo parlato – riferisce il Presidente di Confcommercio Como Giovanni Ciceri – con i Consiglieri della nostra associazione riuniti oggi per analizzare la gravità della situazione e valutare l’azione da intraprendere guardando all’immediato futuro. Abbiamo avuto un confronto serio e molto ampio sulle priorità per la Categoria dal quale sono emerse proposte concrete che abbiamo inserito in un Ordine del Giorno. Abbiamo evidenziato la necessità che si intervenga nell’interesse generale del Paese per un rilancio rapido e immediato dell’economia. Abbiamo ribadito che salute e lavoro possono convivere, ora spetta al Governo e alla Politica in generale intervenire se non si vuole che in terapia intensiva ci finiscano le imprese”.

Di seguito l’ordine del giorno integrale.

PRIORITA’ PER LA CATEGORIA
ORDINE DEL GIORNO DEL CONSIGLIO GENERALE DI CONFCOMMERCIO COMO

Il Consiglio Generale di Confcommercio Como

RIUNITO D’URGENZA

per analizzare l’avanzare del processo inflattivo nato dall’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime in uno scenario nel quale si registra una recrudescenza della pandemia da coronavirus che ha affossato nuovamente i flussi turistici e generato gravi rallentamenti nel mondo del lavoro a causa delle numerose assenze dei Lavoratori in quarantena o positivi

UDITE

Le ampie relazioni del Presidente Ciceri e del Vice Presidente Cassani

VALUTATI

gli interventi dei Consiglieri presenti

ESPRIME

preoccupazione per l’incertezza derivante dal continuo cambiamento dei contenuti delle misure di volta in volta proposti

RITIENE

urgente e immediata un’azione delle Autorità competenti che tenga conto del grave stato di difficoltà in cui versa l’intero Sistema delle PMI in Italia; del drammatico calo dei consumi rafforzato anche dal fenomeno dello smart working; del vantaggio fiscale dei giganti del web sulle aziende tradizionali che provoca da troppo tempo un fenomeno di concorrenza non condivisibile; del rischio della desertificazione commerciale nel quale versano numerosi paesi lariani

CHIEDE

la proroga degli ammortizzatori sociali Covid-19; una moratoria fiscale e creditizia sui prestiti concessi alle Imprese almeno fino al mese di luglio; interventi efficaci e definitivi per l’abbattimento degli aumenti del costo dell’energia e delle materie prime; un drastico cambio di direzione sulla gestione della pandemia con l’eliminazione della classificazione per colori delle zone e delle quarantene per i soggetti asintomatici

AUSPICA

che il PNRR veda tutti i Soggetti istituzionali interessati coesi e determinati ad impegnare le risorse redistribuite dall’Unione Europea e a realizzare effettivamente le opere, nonché a rispettare le scadenze del Piano affinché si scongiuri il rischio di perdere un’opportunità unica e irripetibile come questa

EVIDENZIA

la mancanza di attenzione da parte delle Autorità competenti ai problemi reali delle migliaia di Imprese e Lavoratori duramente provati dalle numerose misure e limitazioni introdotte dall’inizio della pandemia per contrastare la diffusione dei contagi; Imprese che rischiano la chiusura o hanno già chiuso per la mancanza di lavoro e il contestuale e progressivo aumento della Burocrazia divenuto oramai un costo non più sostenibile

PROPONE

che tutti i soggetti giuridici e privati italiani si assumano responsabilmente sacrifici ed oneri, consci di svolgere, come Categoria, un importante ruolo sociale e di adempiere ai propri doveri, ma contestualmente,

CONDIVIDE

la necessità di attivare sostegni per i settori imprenditoriali più colpiti

E’ CONTRARIA

alla sottovalutazione da parte delle Autorità competenti della nuova sofferenza del sistema imprenditoriale con il conseguente rischio sociale derivante per il futuro e al perdurare di una comunicazione caotica e schizofrenica incompatibile con la gestione d’Impresa

SOSTIENE

l’impegno di Confcommercio – Imprese per l’Italia e del Presidente Carlo Sangalli per ottenere risultati non egoisticamente corporativi, ma oggettivamente utili all’interesse generale della collettività italiana

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2 Commenti

  1. Sembra che da qualche anno a Como le sole tipologie di business siano : bar , ristoranti , hotel , b&b con annessa invasione di tavolini in ogni dove. Ma a tutti questi “investitori” non viene il dubbio che il mercato sia saturo ? Troppo facile appellarsi ai “ristori” , se hai sbagliato investimento te ne devi assumere la responsabilità !

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