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Economia

Svizzera, stipendio operaio a 65mila franchi all’anno (capo squadra 79mila). E arrivano gli aumenti

In Italia – senza esito, finora – si cerca di arginare la fuga di medici e infermieri verso la Svizzera con la (per ora assolutamente fantomatica) tassa sulla salute che dovrebbe colpire i frontalieri. Velleità, per ora, che è riuscita a scontentare tutti da entrambe le parti del confine, a parte Regione Lombardia che il balzello vorrebbe applicarlo sebbene non si sappia ancora bene come e quando. Nella Confederazione, invece, si fa più sul serio: e con l’obiettivo nero su bianco di “contrastare la fuga di manodopera qualificata” ecco arrivare nei cantieri una serie di aumenti salariali individuali a partire dal gennaio 2025, non senza una battaglia con i sindacati in corso. Questo l’esito della prima tornata negoziale sui salari che si è svolta martedì 3 settembre, a cui ha fatto seguito una nota della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC).

“La delegazione negoziale della Società Svizzera degli Impresari-​Costruttori ha spiegato in dettaglio che intende mantenere l’elevato livello salariale nel settore principale della costruzione e ha prospettato un nuovo aumento salariale da parte degli impresari costruttori a partire da gennaio 2025 – si legge nella nota – Il focus è posto sugli aumenti salariali individuali basati sulle prestazioni. Questi sono nell’interesse dei lavoratori qualificati, in quanto sono in linea con le loro prospettive di far carriera e di sviluppo personale. Così è possibile contrastare la fuga di manodopera qualificata”.

“Il settore principale della costruzione rimane quindi fedele a se stesso, in quanto ha pienamente preservato il potere d’acquisto reale tra il 2019 e il 2023, a differenza della maggior parte dei settori in Svizzera – rivendica la SSIC – Nel campo dei settori artigianali, il settore principale della costruzione continua quindi a pagare i salari di gran lunga più alti, che corrispondono al livello salariale dei laureati. Oggi, un operaio non specializzato guadagna in media 4’959 franchi, che corrispondono a circa 65’000 franchi all’anno; un capo squadra percepisce un salario minimo di 6’082 franchi, ciò corrisponde a un salario annuo di almeno 79’000 franchi. Questo anche perché gli impresari hanno già aumentato volontariamente i salari dei dipendenti a partire da gennaio 2024 senza prescrizioni collettive”.

Secondo l’indagine salariale della SSIC, le imprese del settore principale della costruzione hanno aumentato i salari dei dipendenti assoggettati al contratto nazionale mantello (CNM) in media dell’1.1% nel 2024. I salari degli operai non specializzati sono quelli che hanno registrato l’aumento maggiore, pari all’1.6% nel 2024.

A nome dei datori di lavoro, la delegazione sindacale della SSIC ha preso atto delle proposte dei sindacati. I sindacati chiedono un aumento salariale generale di 250 franchi, un aumento dei salari minimi di 250 franchi e un aumento dell’indennità giornaliera per il pranzo da 16 a 18 franchi. “Ciò corrisponderebbe a un aumento salariale compreso tra il 3.1% e il 4.8%, a seconda della classe salariale” specifica la SSIC.La prossima tornata negoziale avrà luogo venerdì 10 ottobre 2024.

 

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2 Commenti

  1. 6000 franchi al mese, se si vive in Svizzera, non sono granché; anzi, se si ha famiglia rischiano di essere piuttosto pochi. Resta il fatto che i nostri stipendi italici sono, in linea di massima, piuttosto miseri. Ho lavorato alcuni anni in Svizzera, all’inizio della carriera: ero sul gradino più basso, e prendevo più o meno la stessa cifra che prendo oggi in Italia al punto più alto della medesima carriera (questo se si fa la banale equiparazione tra stipendi: tot franchi = tot euro). Certo, oggi, in Italia, posso permettermi una vita più agiata di quella che potevo permettermi allora in Svizzera; ma chi fa il mio stesso lavoro, al mio stesso livello, nella Confederazione, prende circa quattro volte più di me; e vive bene, perché la vita non costa – in media – quattro volte di più che in Italia.

  2. E? I nostri stipendi sono equiparati ad un paese se non proprio del terzo mondo quasi. Cioè quello che siamo. Poi abbiamo la miglior cucina del mondo, i laghi più belli del mondo, le macchine più belle del mondo, i vestiti più belli del mondo, e ce le suoniamo a cantiamo da soli. Poi c’è il resto del pianeta.

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