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Affluenza definitiva: Como sotto il 45%, crolla Erba (-10%). Porlezza e Blessagno, quorum ok. Disastro referendum

Affluenza disastrosa a Como e provincia (pur con qualche rarissima eccezione) per il voto amministrativo e per quello legato ai referendum sulla giustizia.

Per quanto riguarda la scelta dei nuovi sindaci e dei consigli comunali per 15 comuni, il dato complessivo dice che si è recato alle urbe il 45,43% degli aventi diritto contro il 52,52 del 2017. Un autentico crollo del -7% insomma che peraltro è facilmente spiegabile: a parte il caso di Blessagno sostanzialmente stabile, in tutti gli altri casi l’affluenza rispetto a cinque anni fa è calata, in alcuni casi precipitata.

Venendo alle singole città: Como sprofonda addirittura sotto la soglia del 45% attestandosi al 44,3% (49,13 nel 2017).

Pesantissima la flessione anche a Erba, dove dal 61,2 di cinque anni fa si è arrivati al 50,43%. Il punto più basso a San Fermo della Battaglia, dove si è recato alle urne poco più del 36% degli aventi diritto.

Di seguito pubblichiamo tutti i dati, rimarcando che nei casi di Blessagno e Porlezza (dove si presentava un solo candidato sindaco e la soglia per il quorum era il 40%) risultano virtualmente eletti – anche se ovviamente ancora non proclamati – i primi cittadini uscenti che si erano ripresentati, rispettivamente Piero Righetti per Blessagno e Sergio Erculiani per Porlezza.

Ecco dunque l’affluenza definitiva per i 15 comuni (tra parentesi il dato di 5 anni fa):

Como 44,30% (nel 2017 49,13%)
Erba 50,43% (61,21%)
Alta Valle Intelvi 54,33% (71,06%)
Appiano Gentile 41,11% (49,76%)
Barni 56,25% (63,13%)
Beregazzo con Figliaro 42% (56,55%)
Blessagno 60,94% (60,20%)
Brienno 59,81% (73,93%)
Gera Lario 65,63% (72,28%)
Guanzate 45,42% (49,13%)
Orsenigo 53,11% (64,03%)
Porlezza 49,05% (56,76%)
Rovello Porro 47,15% (54,44%)
San Bartolomeo Val Cavargna 59,90% (56,65%)
San Fermo della Battaglia 36,94% (54,28%)

Passando ai referendum, qui siamo al disastro puro: i cinque quesiti sono stati votati in media solamente dal 24% degli elettori comaschi. Qui trovati i dati ufficiali per ogni singolo quesito.

Per quanto concerne invece i risultati dei quesiti – pur nell’estrema scarsità dei voti – in provincia di Como si registra la vittoria puramente simbolica dei Sì in 5 casi su 5: qui i numeri. Non avendo nemmeno lontanamente raggiungo i quorum nemmeno a livello nazionale, l’esito delle consultazioni non è valido.

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Un commento

  1. Certamente qualche riflessione, i politici, anche a livello nazionale, se la devono fare. Il partito di maggioranza è sempre più quello dell’astensione. E pensare che il voto è rimasto una delle poche forme di Democrazia ancora in essere (non entro nel merito di questi ultimi due anni, altrimenti la discussione sfocerebbe nella solita guerra “dei poveri” fra Novax e Provax). Il referendum è stato un flop assoluto, con enorme spreco di denaro pubblico; troppo complicati, i quesiti, per il comune cittadino ed è stato comunque sbagliato affidare delle decisioni di tal portata al Popolo. Attendiamo i risultati, consapevoli del fatto che, con ogni probabilità, il vincitore non rappresenta la maggioranza dei Cittadini aventi diritto al voto.

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