Agenda Como 2030, la lista a sostegno di Barbara Minghetti che include Azione, Italia Viva, +Europa e Volt, di fatto cancella – pur includendola indirettamente e senza nominarla tra “i pochi coraggiosi che se ne vanno” – la possibilità che l’ex forzista Anna Veronelli si candidi con il centrosinistra e stronca globalmente il mandato Landriscina e il nuovo candidato sindaco, Giordano Molteni.
Una tripla mossa messa nero su bianco in una nota che di fatto boccia tutti coloro che si sono seduti a Palazzo Cernezzi nel centrodestra in questi cinque anni e sostanzialmente include anche l’ex presidente del consiglio comunale, al netto del suo addio alla coalizione di una quindicina di giorni fa.
“Tutti bravissimi i consiglieri uscenti del centrodestra – è l’incipit della nota – e i loro partiti, tra gli applausi di senatori, deputati e segretari, li ricandidano senza riserve, con poche eccezioni: i pochi coraggiosi che hanno valutato i risultati sommamente deludenti e se ne vanno, e il povero sindaco, sfiduciato con mesi di anticipo e destinato a svolgere il ruolo di capro espiatorio dei troppi fallimenti”.
E ancora: “Ma, proporre la stessa ricetta, con gli stessi ingredienti, semplicemente cambiando il cuoco – pardòn il medico – per giunta un “ex”, già scaricato dai suoi concittadini a Lipomo, non può essere il rimedio adeguato. I fondi del Pnrr saranno una partita decisiva per il futuro di Como, e soltanto pochi giorni fa è stato nominato un dirigente che se ne dovrà occupare. La pratica Ticosa, tra clamorosi errori e gare deserte, è rimasta ferma per 5 anni. Ed ora, la partenza del bando per la piscina di Muggiò, che in giunta davano per imminente a febbraio, continua a slittare. La previsione è che, ad andar bene, la nuova piscina non vedrà la luce prima della fine del 2023, o forse anche l’anno seguente”.
In particolare, secondo Agenda Como 2030, “la vicenda della piscina di Muggiò è il simbolo di uno stile di malgoverno che ha caratterizzato la giunta e la maggioranza uscente. Un’incapacità che alla fine ha visto l’autoaffondamento dell’assessore Galli e il siluramento di fatto del Sindaco Landriscina abbandonato a sé stesso. Ma il placido galleggiamento di tutti glialtri consente ora di ricandidarli come se nulla fosse. Nonostante la maggioranza abbia girato a vuoto più di tutti i governi che si sono succeduti a Como da almeno trent’anni a questa parte”.
Infine, la rivendicazione di un primo punto programmatico: “Agenda Como 2030 nasce proprio per affermare che in un’amministrazione che funziona sono centrali la qualità dei servizi al cittadino e la definizione di strategie di lungo termine. Quello che noi ci proponiamo di attuare durante il prossimo mandato con la giunta Minghetti è un rinnovato funzionamento della “macchina amministrativa” che contempli la revisione accurata dei processi di gestione, la valorizzazione e la responsabilizzazione delle risorse umane, il coordinamento efficace dei vari ruoli coinvolti. Proprio ciò che i festanti “riconfermati” non hanno neanche cercato di avviare nel malgoverno quinquennale della città che, per nostra fortuna, sta chiudendosi”.
La nota è siglata da Andrea Luppi di Azione, Francesco Cima Vivarelli di +Europa, Alberto Gaffuri di Italia Viva e Marco Seregni di Volt.
4 Commenti
I dirigenti strapagati che non fanno nulla sono la rovina del Comune e non si assumono responsabilità. E i politici ci mettono la faccia e perdono le elezioni. Il Sindaco Molteni ha già amministrato e sicuramente non perderà tempo a farli rigare dritti senza farsi imbrogliare.
Buongiorno Steve, sono Jacopo Pedotti di Agenda Como 2030. Il PNRR è un piano irrepetibile per la città, oltre che per tutto il Paese, che va preso, accolto nel modo adeguato (cosa che finora il Comune non ha fatto). Nei quartieri abbiamo avviato un lavoro di ascolto importante quindi la invito a guardare i social: trovo interessante la proposta di un assessore dedicato ai quartieri e lo è altrettanto quella dei consiglieri delegati per i singoli. Se vuole fare ulteriori scambi, resto a disposizione sui social. Buona giornata!
Bene, giusto mantenere una distanza da chi ha supportato e fatto parte di questa fallimentare ammnistrazione!
Partite dai Quartieri, capire le esigenze delle varie zono, molto variegate. Assessore ai Quartieri. Capo Area per il coordinamento dei vari Dirigenti. Cerchiamo di ripristinare almeno 1 area delle 40 dismesse a Como. Aiutiamo il commercio, specialmente per gli anziani.
Occuparsi del Pnrr è cosa sicuramente impegnativa, andrebbe fatta in modo dedicato; l’incarico ad un Dirigente significa o che il problema non è importante, oppure che questo Dirigente era scarico di responsabilità. Comunque tutto ciò è molto lontano dal pensiero dell’eterno candidato che dichiarerà guerra a San Fermo per non far pagare il parcheggio del Sant’Anna.