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Aleotti rilancia il no alla terza linea del forno: “Strano silenzio, va fermata. Ecco le alternative”

Fedele al nome stesso della sua lista – “Como in Movimento Stop Inceneritore” – il candidato sindaco Fabio Aleotti rilancia la necessità di stoppare la terza linea dell’inceneritore.

“Negli ultimi mesi uno strano silenzio si è sollevato sul progetto di realizzazione della terza linea di incenerimento dei fanghi – afferma Aleotti – Un tema così importante, oggetto di molte discussioni nel passato recente, è stato stranamente accantonato e dimenticato in un cassetto. A nostro avviso merita invece doverose attenzioni e non può non essere considerato prioritario nel dibattito pubblico di queste amministrative”.

Da sempre a favore di alternative più sostenibili, il candidato sindaco ne spiega uno su tutti: “Oggi non mancano metodi di smaltimento dei rifiuti più salutari e sostenibili: secondo noi questa deve essere la strada da percorrere per limitare gli effetti nocivi dell’inceneritore, specie per i cittadini che vivono a ridosso dell’impianto. I fanghi possono essere trattati per esempio in modo diretto nei depuratori attraverso digestione anaerobica ed essicazione spinta. Tecnologie molto più sostenibili e finanziabili attraverso il Pnrr”.

“Siamo convinti che lo “Stop all’Inceneritore” non sia soltanto uno slogan ma l’inizio di un percorso virtuoso che dovrà condurre a una vera economia circolare in grado di garantire il riciclo dei materiali usati per produrne di nuovi – conclude Aleaotti – Del resto anche i fondi europei sono destinati a questi obiettivi: le ingenti risorse messe a disposizione dell’Italia sono vincolate alla spesa di progetti ispirati alla sostenibilità ambientale. Così come stiamo abbandonando le discariche, dobbiamo dimenticare l’incenerimento e innovare il trattamento. Il modello legato agli inceneritori è ormai superato, oggi si guarda come obiettivo il modello di Contarina s.p.a., Consorzio Veneto che comprende un bacino di circa 500 mila abitanti dove si è raggiunto un livello di differenziata superiore al 90%, di gran lunga superiore alla media nazionale. A Como la percentuale raccolta differenziata nel 2021 si è attestata al 69,86%: possiamo e dobbiamo spingerci ben oltre”.

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