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Attualità, Politica

Fermi e l’addio azzurro. Gaddi: “Come Schettino fa affondare la nave e si mette in salvo”. Caprani: “Auguri veri a un amico ma nessuno indispensabile”

Divide nettamente il piano umano e quello politico, d’altronde il legame anche personale tra i due è noto da tempo. Nonostante questo non riesce a celare i postumi di una bella botta. E’ Mauro Caprani, commissario provinciale di Forza Italia. Braccio destro e sinistro dell’ex uomo fortissimo del partito in provincia, quell’Alessandro Fermi che, dopo mesi di indiscrezioni, stamani ha ufficializzato il passaggio alla Lega con tanto di conferenza stampa seduto alla destra del leader assoluto Salvini:

Fermi: “Lascio le ambiguità di Forza Italia, entro con convinzione nella Lega. Grazie Salvini”

“Alessandro Fermi ha preso un’altra strada, auguro mille fortune a un amico”, non c’è ironia nelle parole di Caprani, anzi. Certo il cazzotto è stato forte per un partito che da tempo, pur con qualche fluttuazione positiva, naviga in percentuali che sono l’ombra misera di un tempo in cui il nome di Berlusconi da solo spostava milioni di voti.

Ok l’amicizia commissario, ma come l’ha presa politicamente?
E’ una voce che girava da più di un anno, la conferma me l’ha data lunedì. Ci vuole tempo per elaborare.

Ma quali ripercussioni prevede?
Potremo valutarlo nei prossimi giorni.

Passerà alla Lega anche lei?
No.

Dice che Fermi ha fatto bene?
Vedremo i risultati.

E’ buffo, solo qualche mese fa, da queste pagine, lei lo ha candidato sindaco a Como.
Non ho la palla di cristallo, non potevo prevedere. Se poi la Lega lo candiderà per la corsa del 2022 ne sarò solo felice, non è cambiata la valutazione sull’uomo.

L’atomica Forza Italia, Caprani candida Alessandro Fermi sindaco di Como: “Per me è l’uomo ideale”

Uomo forte, appunto. E lo avete perso.
Andiamo per la nostra strada. D’altronde, e vale per me, per lei come per Fermi, tutti utili, nessuno indispensabile.

Il declino del partito è evidente, oggi poi il fuggi-fuggi (oltre a fermi oggi l’addio altro forzista in Regione, Mauro Piazza, e di Daniele Nava, ex presidente della provincia di Lecco e sottosegretario della giunta Maroni).
L’andamento elettorale va avanti così da un po’. Però dico anche che siamo in un momento in cui le intenzioni di voto valgono più dei voti reali. Fino a oggi siamo stati forti, poi vedremo nelle urne. La Lega era sopra il 30% un anno fa, oggi è intorno al 20, per non parlare dei 5Stelle non sono dinamiche elettorali ma umorali. Alla fine si contano le schede, non le intenzioni. Poi è vero siamo in affanno perché il nostro leader sconta questioni personali e di salute. Il sole cala, vero, ma non è che non risorge.

Chi prende il testimone?
Il commissario sono io, per ora.

Potrebbe cambiare?
Non lo so.

In una giornata convulsa abbiamo contattato diversi esponenti azzurri, diciamo che il silenzio è l’orientamento prevalente. Sono le primissime ore e lo choc ci sta. Chi invece la prende coerentemente al proprio stile è l’ex assessore alla Cultura del Comune di Como, Sergio Gaddi. Non più attivo in politica non cala tanto nella definizione di forzista doc, piuttosto dell’incarnazione dell’adepto ortodosso del berlusconismo più profondo e radicale da cui non si è mai scostato, va detto, anche nei momenti più bui. Sintetico e graffiante il giudizio sul Fermi-addio. Dice Gaddi: “Perché stupirsi? Anche Schettino prima ha fatto affondare la Concordia per un suo errore di manovra, poi non contento è pure coraggiosamente sceso a terra prima di donne e bambini”.

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3 Commenti

  1. Ennesima dimostrazione di come ai politici ciò che più interessa sia il proprio tornaconto, il restare a galla in ogni caso.
    Fermi era di AN, una volta capita la mala parata di Fini e soci è passato con il Cavaliere e, adesso, conscio del fatto che con Berlusconi ormai agli sgoccioli Forza Italia sia un partito in forte declino, passa con chi, attualmente, è sulla cresta dell’onda (onda che speriamo si infranga presto).
    Con buona pace delle promesse elettorali, delle proprie convinzioni e di tutto il resto.

  2. Curiosamente qualcuno fa notare che quando Fermi ha abbandonato Alleanza Nazionale il partito è passato dal 4% al 19% Di contro il suo nuovo partito (di allora) Forza Italia è passato da oltre il 20% al 6% ora la Lega è al 19% se la tradizione continua la lascerà al 5%…..

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