Secondo il quotidiano “La Stampa”, l’anticipazione dei mesi scorsi starebbe per diventare realtà: il comasco Alessandro Fermi, attuale presidente del consiglio regionale e leader di Forza Italia in provincia, sarebbe infatti a un passo dalla Lega (se non già dentro del tutto).
Notizia non nuova, come detto: se ne era già parlato abbondantamente.
Ma ora quello scenario si rafforza, in attesa peraltro che lo stesso Fermi si pronunci già oggi in una conferenza.stampa convocata all’Hilton di Mllano.
Da quanto risulta al quotidiano “sarebbero in uscita dal partito di Silvio Berlusconi al Pirellone” il presidente del Consiglio Regionale Alessandro Fermi ma anche un ulteriore drappello di forzisti. Tra questi, il consigliere regionale Mauro Piazza, l’assessore all’Istruzione Fabrizio Sala e il sottosegretario Alan Christian Rizzi, attualmente Sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con le Delegazioni Internazionali.
In uscita da Forza Italia sarebbe poi anche la consigliera Simona Tironi forse però con destinazione Fratelli d’Italia. E sempre nella Lega nei prossimi giorni dovrebbe approvare la bresciana Viviana Beccalossi, attualmente nel Gruppo Misto ma una storia trascorsa proprio nella destra italiana e lombarda.
3 Commenti
Un ”posto al sole” per Fermi: la promessa di Salvini. E’ quanto interessa al ”politici” (si fa per dire) del giorno d’oggi. Un posto in Regione Lombardia significa 10 mila euro netti al mese. Ben oltre lo stipendio di un primario di ospedale.
alcuni mesi fa Fermi disse in un incontro riservato agli amministratori locali vicini a FI , che , visto il momento era meglio stare coperti e tranquilli e aspettare di capire come si sarebbe evoluta la situazione politica..
Rumors ce ne erano stati ma sempre smentiti con un sorriso da Fermi. Ora questa nuova notizia.
Quello che ci si chiede perchè Fermi, persona molto abile e capace a curare il proprio consenso e la propria crescita politica approdi ora alla Lega , un partito in calo di consensi e con molte tensioni interne e con un Salvini in difficoltà.
Cosa ha promesso Salvini al nostro Alessandro ?
Altra domanda , non indifferente, la schiera di fedelissimi di Fermi, il suo staff, gli amministratori locali a lui vicini come prenderanno questa ennesima giravolta ? Da un rapido confronto ieri sera non tutti hanno apprezzato questa decisione
Sarebbe suggestivo immaginare che l’intellettualmente raffinato Presidente Fermi sia stato sedotto davanti a una salamella e a un bicchiere di rosso dall’amico Turba. Invece non è così. La diaspora degli eletti di Forza Italia è la conseguenza dell’involuzione dei partiti post-ideologici. Il “partito azienda” in realtà era il “partito del padrone” e con l’inesorabile declino di quest’ultimo l’organizzazione si sta squagliando come neve al sole. Purtroppo per il Presidente Fermi e per gli altri fuoriusciti anche la Lega si sta trasformando in un partito post-ideologico. La caricatura salviniana della Lega di Bossi rischia una magra figura nelle grandi città del Nord per vincere probabilmente senza difficoltà nella lontana, non solo geograficamente, Calabria. Tutto avrei immaginato meno che un giorno avrei avuto nostalgia del vecchio PSI, del vecchio PCI e della vecchia cara DC. Si preoccupavano meno del marketing del voto ma erano guidati da un sistema di valori condiviso che li teneva legati al loro Partito anche quando questo perdeva consensi.