Lo scatenato neosegretario provinciale del Pd, Federico Broggi, nel primo pomeriggio era andato all’attacco. Obiettivo Lega, sulle crisi del centrodestra a Cantù (al voto in primavera) e Como (uscita degli assessori forzisti dalla giunta). “Tra Como e Cantù il centrodestra mostra la corda – aveva detto – il cittadino si aspetta servizi efficienti e vuol vedere funzionare la macchina comunale, non è interessato a queste inutili beghe, come non lo era quando c’era il Pd a gestire la città”.
Poi, dopo un attacco ai vertici di Forza Italia (“A Como e Cantù assistiamo a decisioni assunte altrove, calate dall’alto sulla testa delle amministrazioni e dei cittadini, che pagano il caos interno a Forza Italia che, senza mostrare alcun rispetto per le istituzioni, pensa di controllare il territorio comasco con la forza”), Broggi aveva attaccato la Lega.
“Perché la Lega non dice una parola definitiva? Questo silenzio è assordante. Il sindaco che ha espresso è sotto attacco, la città è ferma e la Lega non parla? Anche in questo atteggiamento vedo un problema: se la Lega tace è solo perché intravede un possibile ritorno elettorale in caso di elezioni anticipate. Il tutto sempre contro l’interesse del cittadino. Faccio, quindi, ufficialmente una domanda: la Lega cosa pensa di questa situazione?”.
Ebbene – da noi interpellato – a rispondere è il sottosegretario in Regione del partito di Salvini, Fabrizio Turba.
“Ma Broggi parla? – esclama – uno che non sa distinguere i ruoli politici e istituzionali e si rivolge da sindaco a un altro sindaco, ignorando ogni buona norma istituzionale? Mi pare che il nuovo segretario del Pd ignori anche la storia recente del suo partito, che a Como pretese di pesare di più in giunta (riferimento all’ingresso dell’allora segretaria provinciale Savina Marelli, ndr) per tenere sotto controllo Lucini, che poi non si è ricandidato per disperazione”.
Ma al di là della replica al Pd, Turba vira rapidamente sui problemi in particolare di Forza Italia, all’origine di molti dei problemi sia a Cantù che a Como.
“Mi ha fatto sorridere l’uscita del sindaco di Pusiano Andrea Maspero (forzista nella foto sotto, ndr) di qualche giorno fa, quando imputava alla Lega la sconfitta del centrodestra alle provinciali – incalza il sottosegretario – E allora cosa dire dei voti che sono mancati a Mascetti a Olgiate, a Cantù e in altri comuni della provincia dove esponenti di Forza Italia hanno abbandonato il partito poco prima o subito dopo il voto? E’ li che si dovrebbe andare a cercare, non certo da noi”.
Poi, l’affondo. “Forza Italia oggi che cos’è? Chi rappresenta quel partito? Qual è la linea politica? A Como, poi, nessuno ha capito quali fossero le reali richieste per la città legate al polverone che hanno creato – attacca Turba – Cosa pensano per la Ticosa? Voglio più parcheggi? Dove? Il turismo e la cultura sono priorità o no? Il punto in realtà è che finora hanno fatto tanto fumo e nessuno, in Forza Italia, ha messo sul tavolo della presunta crisi un solo tema concreto, reale, comprensibile”.
Parole di fuoco, dunque, pur addolcite dalla “r” arrotata. Con finale rivendicativo. “Per rispondere di nuovo a Broggi – conclude Turna – La Lega non deve rispondere di alcunché: semplicemente perché a Como come dovunque noi ci atteniamo ai programmi, li rispettiamo e facciamo la nostra parte sia in giunta che nei rapporti con il sindaco. Non ci spostiamo di un millimetro”.
2 Commenti
Ah, quanto si attiene ai programmi la Lega…com’era quella cosa del 75% delle tasse trattenute in Lombardia, di maroniana memoria?
Seh, buonanotte…
La Lega ha sottoscritto un Contratto con i 5S che con il programma di Governo sottoscritto con gli alleati del Centrodestra non c’entra una “ceppa”. Ha anche promesso a livello regionale, se non ricordo bene, qualcosina a riguardo della Pedemontana; inoltre, sempre la Lega, aveva pure a cuore la realizzazione della Tremezzina……però bisogna riconoscere che si “attiene ai programmi”: ha chiuso il Centro Rifugiati!
Almeno evitino di parlare di coerenza….