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Caso Scibelli: mozione di sfiducia della lista Rapinese all’assessore Elena Negretti

Si apre anche il fronte politico dopo la sentenza del Tribunale che ha giudicato illiegittima la rescissione del contratto da parte del Comune con l’allora neonominato Capo di Gabinetto di Palazzo Cernezzi, Filippo Scibelli (con annesso diritto a ottenere per intero quanto previsto dal contratto e per tutta la durata dello stesso, circa 400mila euro, che però potrebbero essere decisamente meno in virtù del nuovo lavoro oggi svolto da Scibelli; lo stabilirà un’udienza ad hoc).

La ‘giusta causa’ non era tanto giusta: il Comune non poteva licenziare Scibelli. Ora gli spettano 400mila euro

Filippo Scibelli

La lista “Rapinese Sindaco”, infatti, ha annunciato il prossimo deposito ufficiale di una mozione di sfiducia nei confronti di Elena Negretti, assessore al Personale. La motivazione l’ha data lo stesso Alessandro Rapinese: “Da un recesso per giusta causa, come era stato motivato ufficialmente anche in quest’aula, si è arrivati a un licenziamento illegittimo con risarcimento del danno. Qualcuno ha evidentemente sbagliato qualcosa e dunque qualcuno deve pagare. E in questo senso, il mio riferimento politico non può che essere l’assessore al Personale”. Elena Negretti appunto (la quale, pur cercata, finora non è stato possibile raggiungere ndr).

Si tratta della seconda mozione di sfiducia presentata dal gruppo di Rapinese nei confronti di Negretti: la prima (poi bocciata con 17 voti contrari contro 8 favorevoli) arrivò in discussione dopo il reintegro al lavoro di una dipendente comunale precedentemente licenziata per un presunto assenteismo smentito dai giudici.

Rapinese presenta la mozione di sfiducia a Negretti. “Ecco tutte le sue responsabilità”

“In questo caso – sottolinea anche Fulvio Anzaldo, sempre della lista Rapinese Sindaco – è stato oggettivamente compiuto un disastro nella gestione del personale. Il caso Scibelli è molto grave e riteniamo necessario che qualcuno ne risponda politicamente. E quel qualcuno non può che essere l’assessore al Personale, Elena Negretti”.

Questa sfiducia si sovrappone – anche se per poco, come vedremo – a quella presentata una decina di giorni fa sempre dai rapinesiani contro il sindaco Mario Landriscina. Ma mentre per i documenti simili relativi ai sindaci serve raccogliere 13 firme come minimo per poterla discutere in aula (cosa che non avverrà, visto che soltanto Lista Rapinese, Pd e Ada Mantovani l’hanno sottoscritta), per gli assessori le mozioni di sfiducia hanno un valore soltanto politico e non vincolante, per cui non è necessaria la sottoscrizione iniziale.

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