E’ un fiume in piena il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Cernezzi, Enrico Cenetiempo. E non tanto – o almeno non solo – per la serata di consiglio di ieri sera, in cui la maggioranza di centrodestra non è riuscita a mettere assieme i voti necessari per l’elezione a presidente dell’assemblea.
Piuttosto, a suscitare un misto di irritazione e amarezza personale (pare, però, condivisa da molti forzisti e altri consiglieri di maggioranza) sono state soprattutto le bordate riservate loro dall’ex Anna Veronelli.
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“Veronelli dice che abbiamo fatto mercanzia del ruolo del presidente del consiglio – esordisce secco Cenetiempo – Ma si rende conto di quello che afferma? Lei nel 2017 venne eletta esattamente secondo lo stesso criterio di oggi, ossia che quel ruolo spettava a una figura di Forza Italia. Sul suo nome ci furono gli accordi politici dei partiti del centrodestra unito e soltanto grazie a quelli lei venne eletta. Ora, però, le regole classiche e del tutto trasparenti che regolano i rapporti in una coalizione, secondo lei sono diventati secondo qualcosa di disdicevole. Strano punto di vista, che vale solo per gli altri e non per lei stessa che ne ha tratto il massimo vantaggio per 20 anni e nel 2017 quando venne eletta con i 18 voti del centrodestra, grazie a un accordo a monte tra tutte le componenti”.
E ancora: “Forse adesso Veronelli ha bisogno di far vedere che è diventata di sinistra, ma spiace davvero, forse ancora più umanamente che politicamente, che vengano dati giudizi così insensati sull’attività politica di persone che con lei hanno condiviso anni di percorso. Dovrebbe essere la prima a conoscere certi meccanismi della politica, visto che ne ha giovato e che sono assolutamente alla luce del sole. E invece ora diventa tutto un’accusa contro il centrodestra. Anzi, non ora: da quando forse i suoi veri obiettivi sono sfumati…”. Frase sibillina e volutamente lasciata in sospeso, quella del capogruppo di Forza Italia, ma che chiaramente allude ai rumors più che fondati che fino a un paio di mesi fa davano Veronelli quale potenziale candidata sindaco del centrodestra. “E se non è accaduto – aggiunge Cenetiempo – certo non è stato a causa del suo ex partito”.
Alla vigilia della nuova seduta di consiglio di questa sera (dove è finalmente attesa l’elezione del nuovo presidente del consiglio comunale, che difficilmente sarà lo stesso Cenetiempo mentre ancora possibile la consigliera di Insieme per Landriscina, Elena Maspero), il capogruppo di Forza Italia tiene anche a qualche precisazione su quegli 11 voti che lo hanno tenuto lontano dalla soglia dei 17 necessari per spuntarla.
“La realtà che è quegli 11 voti sono tutti quelli che ieri sera la maggioranza aveva a disposizione, tra assenze e rotture dell’alleanza di cinque anni fa – rimarca Cenetiempo – E’ stato il sindaco Mario Landriscina, un mese e mezzo fa, a dire che la sua lista, Insieme, si sarebbe sciolta, e avrebbe agito per conto suo. Sono quei voti che sono mancati ieri sera, non altro. E se è accaduto è per il colpo di genio di Landriscina, che ha rotto il patto di cinque anni fa con gli alleati e voluto candidarmi contro una sua consigliera. Il resto del centrodestra si è dimostrato unito e coerente, perché noi ragioniamo con la testa e non con la pancia”.
“Mi spiace per quanto accaduto – conclude Cenetiempo – Come finirà adesso l’elezione? Non mi pronuncio, ma né il centrodestra né io abbiamo interessi personali e lo dimostreremo in aula”. Il che fa presagire un nome terzo per la successione ad Anna Veronelli.
2 Commenti
Caro Cene, Sei una persona corretta, non prendertela.
Sai bene che chi tradisce … è sempre pronta a tradire…
I trenta denari promessi a qualcuno/qualcuna (chissa chi è ??? ) sono la presidenza della futura Super Fondazione di Villa Olmo… (con relativa indennità di carica di € 30.000,00 annui…).
Mi viene da sorridere… un candidato / una candidata a Sindaco/Sindaca ha già promesso a oltre 16 persone (sembra venti persone) un Assessorato e circa 20 posti nei futuri Consigli di Amministrazione (ACSM-AGAM, CSU, Fondazione Volta, Fondazione Villa Olmo ect) ma questi allocchi sanno che i posti sono 9 di Assessore e circa 10 nei CdA ?
Caro Cene,,, la prossima volta il caffè lo offri Tu.
Senza contare i posti che hanno promesso quelli del PD, di Azione +Europa e di Italia Viva.
So per certo che anche i futuri capilista stanno promettendo cadreghe e cadreghini.