Ieri sera tensione altissima in consiglio comunale a Como, ne parlavamo qui con cronache e video: Como, un anno dopo la frana i residenti protestano in Consiglio: serata di fuoco, cacciati dall’aula. Poi l’accusa: “Solito teatrino del sindaco”. In queste ore non sono mancate le reazioni politiche. Primo è stato il capogruppo di Svolta Civica, Vittorio Nessi:
I residenti di Civiglio sono stati mortificato ancora una volta dal sindaco. Come suo solito Rapinese quando è in evidente difficoltà scarica sugli uffici ogni responsabilità. Le ragioni burocratiche dietro cui si nasconde sono pretestuose. Una frana ben più grande è stata risolta dal presidente Bongiasca in Val Cavagna in pochi giorni. Altro che Superman!

Il prossimo 15 maggio segnerà un anno dalla frana che ha isolato Civiglio, ma la situazione è ancora ferma. Nonostante le promesse dell’amministrazione, la strada principale resta chiusa e i lavori non sono nemmeno realmente iniziati. La possibilità di una riapertura prima dell’estate appare sempre più remota, e i residenti, giustamente, sono esasperati.
Durante il consiglio comunale di lunedì 28 aprile, i cittadini di Civiglio hanno manifestato tutta la loro rabbia per l’assenza di risposte concrete. Forza Italia esprime piena solidarietà ai residenti di Civiglio, che da quasi un anno subiscono disagi pesantissimi: mezzi pubblici insufficienti, studenti in difficoltà per raggiungere le scuole, anziani isolati e un gravissimo problema per l’accesso dei mezzi di soccorso in caso di emergenza. Questa situazione mette seriamente a rischio anche la sicurezza del quartiere.
È gravissimo che il sindaco non sia intervenuto immediatamente per affrontare un’urgenza oggettiva procedendo senza indugi con gli strumenti straordinari che l’emergenza richiedeva. Desta inoltre sconcerto quanto emerso dalle recenti dichiarazioni del tecnico incaricato, secondo cui si sta “valutando” soltanto ora – dopo quasi un anno – l’ipotesi di creare una corsia a senso alternato. Nulla, però, è realmente cambiato rispetto a mesi fa: perché allora questa possibilità non è stata presa in considerazione prima?
E soprattutto: dopo una frana di tale portata, sono state effettuate tutte le necessarie verifiche tecniche sulla tenuta e la sicurezza della strada? I cittadini hanno diritto a sapere se il percorso sarà davvero sicuro una volta riaperto o se ci sono ancora rischi nascosti. Curioso, poi, che il sindaco Rapinese, che solo pochi mesi fa sognava di annettere il Comune di Brunate, oggi dimostri di non riuscire neanche a occuparsi adeguatamente di una piccola frazione come Civiglio. Forse troppo preso a pensare ai turisti e ad aumentare la TARI per garantire “migliori servizi” al centro città, dimenticando completamente chi abita nei quartieri più periferici.
Davide Gervasoni
Segretario cittadino Forza Italia
Sullo stesso tema è stata diffusa anche una nota del Pd.
Nessuna risposta, solo una fuga di fronte ai cittadini. Questo quanto accaduto ieri in Consiglio comunale. A quasi un anno dalla frana di Civiglio e nell’immobilismo più totale, di fronte a sessanta cittadini giunti per chiedere risposte a una lettera firmata da 152 persone e fatta pervenire nei mesi scorsi, il buon senso avrebbe suggerito che il primo cittadino e l’assessore competente si staccassero dal Consiglio e incontrassero i residenti. Ciò non è avvenuto e, anzi, i cittadini non hanno nemmeno potuto parlare liberamente, vittime del vergognoso modo di fare a cui questa Amministrazione ci ha abituati.Il sindaco non regge il confronto e, come sempre, ha deciso di buttarla in caciara, nascondendosi dietro ai dirigenti e rispondendo con sterili monologhi gridati che però non servono a risolvere il problema. In un mix di modalità relazionali disastrose e di capacità gestionali ancor più disastrose, la prospettiva è tutt’altro che rosea: a oggi non ci sono novità concrete e c’è il rischio, se non la certezza, che la strada non riaprirà ancora per diversi mesi. Ma per un sindaco sempre più arroccato nel palazzo, che millanta di avere tutto sotto controllo salvo poi scappare dalle proprie responsabilità, ci sono centinaia di cittadini che pagano per l’inoperosità e le mancanze gestionali dell’Amministrazione.Daniele Valsecchi, segretario cittadino PDPatrizia Lissi, capogruppo PD in Consiglio comunale