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Como, il primo scontro elettorale è su via Borgovico. Il Pd: “Ora promesse, ma FdI è al governo da 5 anni”

Più di altre questioni storiche di Como, il futuro di via Borgovico vecchia sembra animare i primi sprazzi autentici di campagna elettorale.

Ieri, l’intervento del coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari, a oggi unico candidato in pectore come sindaco sul fronte centrodestra.

“Borgovico Vecchia: alberi, cultura e a misura di pedone”. Molinari parla già da candidato e rilancia la Piccola Brera

Oggi arriva la replica del Pd, con una nota firmata da Tommaso Legnani, segretario cittadino, e Matteo Introzzi, segretario del Circolo Pd Como Convalle.

“Aria di campagna elettorale e anche la maggioranza si scorda di essere maggioranza. Succede a Como: Fratelli d’Italia tenta di ridisegnare (a parole e promesse) via Borgovico vecchia come se non fossero mai stati seduti tra i banchi della maggioranza a Palazzo Cernezzi per gli scorsi cinque anni – scrivono i Dem – Ma aldilà dell’amnesia che possiamo trovare esilarante sul piano politico, la questione sollevata dall’associazione BorgovicoStreet è troppo importante per essere liquidata in un preludio di campagna elettorale”.

“Tante promesse, ma lo sbando è in agguato”. E BorgovicoStreet lancia il sondaggio

“Borgovico può, e deve, diventare polo culturale e ricreativo della Convalle Comasca. Ma per questo serve che diventi una strada di quartiere con una zona 30, servono arredi e verde e serve che sia aperta a pedoni e bici. Altrimenti sono parole buttate al vento – prosegue la nota di Legnani e Introzzi – Serve un progetto che incardini la riqualificazione di via Borgovico con quella delle zona Stadio e con i giardini a Lago, da un lato, e con la riqualificazione della zona vicina alla stazione FS dall’altro, rendendo Borgovico la naturale e prestigiosa via di collegamento tra le due aree”.

Sul fronte dei passi proiettati in avanti, gli esponenti Pd affermano che “è importante una progettualità e per questo siamo assolutamente disponibili già ora a sederci ad un tavolo con le associazioni e i residenti che animano il quartiere, non per fare promesse pre-elettorali ma per discutere insieme di un piano duraturo di sviluppo”.

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3 Commenti

  1. Vero, negli ultimi 5 anni non è stato fatto nulla.

    Il primo punto sarebbe togliere il traffico unicamente di passaggio: chi va verso la stazione deve rimanere su viale Masia. Dossi e zona 30 sarebbero un buon inizio per disincentivare il passaggio, così come allargare la svolta verso sinistra dalla tangenziale verso la stazione.

    Sul verde invece ho dei dubbi: la via è stretta, va dato più spazio ai pedoni (marciapiedi strettissimi, passare con la carrozzina è quasi impossibile) e magari alle bici; ne rimane poco per gli alberi di cui parlava Molinari, se non al piccolo slargo con il passaggio pedonale di Santa Caterina.

  2. In realtà Fratelli d’Italia è sempre stata nella maggioranza per finta. È dal 2017 che ha fatto della critica all’Amministrazione di cui fa parte, il mantra della sua politica. Ha scippato i consiglieri eletti nelle liste dei suoi alleati, almeno quattro se non sbaglio. Ha presentato “interrogazioni” e ha posto critiche sull’operato degli Assessori eletti e nominati da Forza Italia e della Lista Insieme per Landriscina. Ha votato a favore del dormitorio mettendo in minoranza la Lega. Insomma, in questi cinque anni ha fatto come gli pareva e soprattutto ha fatto quel che gli sarebbe servito oggi per scalare la vetta del Comune arrampicandosi sulle spalle degli alleati. Furberie da politicanti o semplice disonestà intellettuale? Forse, più semplicemente, la sprovvedutezza degli alleati passati e futuri.

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