Non ha tardato a rispondere: “Io mi chiamo Elena Negretti e ciò che dimentica il sindaco di Como non è solo il mio nome”. La capogruppo della Lega in consiglio comunale a Como oggi siede tra i banchi delle minoranze e per cinque anni è stata assessore, assai potente, della giunta del sindaco Mario Landriscina, predecessore del titolare attuale dello scranno più alto del Cernezzi, vale a dire: Alessandro Rapinese.
Di Rapinese e del suo ampio intervento di venerdì sera, ospite del consueto appuntamento settimanale in diretta Etg+ Sindaco, abbiamo largamente dato conto in questo articolo: Il surreale show di Rapinese (mai accusato) tra Darwin, Biancaneve e l’utilità dei vermi a mensa per i bimbi.
Pezzo che postato sulla nostra pagina Fb ha ricevuto una congerie di commenti dello stesso primo cittadino (precisiamo: leggibili solo da chi non è finito nel girone dei bannati del sindaco, cioè solo dai suoi sostenitori o comunque dai non esclusi dal suo profilo).
Tornando al tema, riportando l’ampio intervento di Rapinese a Etv davamo, tra i moltissimi, anche conto di un passaggio:
E ancora, lo show che a tratti ha ricordato l’Emilio Fede ai tempi d’oro al Tg4, quando fingeva di non ricordare i nomi degli oppositori di Berlusconi o li storpiava [dice Rapinese]: “Spiace ma faccio notare che i partiti, come si chiama la, la…quella che era con Landriscina…Negretti, non mi ricordavo…”.
E qui – forse subodorando la fiction poco divertente prendere il sopravvento – la giornalista ha indirettamente ricordato che un sindaco non dovrebbe appellare i consiglieri come gli amici del calcetto: “La consigliera Negretti – ha rimarcato una Vitale più che impeccabile – nonché ex assessore…”
Insomma quel “Come si chiama la, la…quella che era con Landriscina…Negretti, non mi ricordavo…” ha ricevuto risposta diretta della capogruppo che ha replicato per le rime e anche con un hashtag piuttosto chiaro: #noallaviolenzasulledonne. Evidentemente, immaginiamo, denunciando violenza verbale. Ecco quanto scrive Negretti:
Io mi chiamo Elena Negretti e ciò che dimentica il sindaco di Como non è solo il mio nome (a tal proposito chiedo al Presidente del Consiglio di fornire al Sindaco i nominativi di tutti i consiglieri attualmente in carica) ma anche tutte le promesse fatte ai cittadini comaschi!”È solo una questione di RISPETTO, parola sconosciuta vero Sindaco?