L’intera opposizione comunale di Como torna a unire le voci per biasimare le decisione dell’amministrazione di non convocare un consiglio comunale ad hoc sulla vicenda degli asili nido, come chiesto in aula nei giorni scorsi.
“L’ennesima dimostrazione di scarsa democrazia da parte dell’Amministrazione comunale – si legge nella nota conginta di tutti i gruppi di minoranza – Abbiamo appreso con grande amarezza che la nostra richiesta di fare una seduta di Consiglio comunale aperto sul tema della chiusura degli asili nido è stata respinta. Mentre a Como i cittadini continuano la propria battaglia per farsi ascoltare, con petizioni, flash mob, iniziative pubbliche, il sindaco Rapinese e il suo gruppo si sono arroccati un’altra volta nel palazzo, chiudendo la porta a una nuova richiesta di dialogo”.
“Evidentemente il primo cittadino ha deciso di non vedere e non sentire il malcontento popolare, ritenendo sufficienti le poche spiegazioni date finora, evitando, ancora una volta, un confronto costruttivo – prosegue il comunicato – Spiace vedere ancora una volta che la democrazia secondo l’Amministrazione si è esaurita al momento del voto e, da allora, qualsiasi richiesta dei cittadini è destinata a cadere nel vuoto. Valuteremo ogni ulteriore iniziativa a sostegno dei cittadini che si oppongono, non solo alla chiusura dei due nidi, ma anche al considerare esclusivamente in termini economici un servizio così importante per le famiglie, che si rischia di perdere: Ci impegnano quindi a tenere alta l’attenzione”.
2 Commenti
Forse bisognerebbe chiedersi se non sia il caso di cambiare la legge elettorale del suffragio diretto del Sindaco.
Il sindaco da buon agente immobiliare riesce benissimo a dare gli sfratti vedi asili e bocciofila e lunapark..unica cosa aperta per i comaschi è lo skateboard per la piscina olimpionica aspettiamo che da programma in tre mesi si alzi la temperatura del nostro lago per il nuoto ..per fortuna siamo in democrazia ..si stava meglio quando si stava peggio