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Como Nuoto-Pallanuoto Como. Ecco il documento (pilatesco) del Comune che non mette la parola fine

Sta segnando, con toni infuocati, il dibattito politico di questi giorni l’assegnazione del compendio sportivo di viale Geno a Pallanuoto Como, con il Comune che ha chiesto a Como Nuoto (storico gestore) di riconsegnare le chiavi entro la fine di giugno.

Viale Geno a Pallanuoto Como. Pettignano: “Como Nuoto deve riconsegnare le chiavi entro il 30 giugno” 

Seguiamo questa vicenda da oltre due anni segnati da bandi, vincitori, vinti ricorsi e appelli. E’ stato il Consiglio di Stato a mettere, apparentemente, la parola fine alla vicenda.

Colpo di scena finale in viale Geno: Como Nuoto addio. Pallanuoto Como gestirà definitivamente le piscine 

Eppure, almeno sul fronte politico, il quadro è tutt’altro che chiuso. L’ultimo capitolo è stato scritto ieri sera in Consiglio comunale da Alessandro Rapinese con un ampio intervento che ha chiesto verifiche circa l’assegnazione e, in particolare, sul conteggio degli atleti professionisti di Pallanuoto Como (uno dei punti vincolanti per determinare l’assegnazione delle vasche di viale Geno):

Como Nuoto-Pallanuoto Como, la contro-indagine di Rapinese. Anche Mantovani e Ajani chiedono verifiche

Lo scorso 16 giugno anticipavamo i contenuti della relazione prodotta dagli uffici di Palazzo che ha portato l’assessore al Patrimonio, Francesco Pettignano, a chiedere definitivamente le chiavi a ComoNuoto.

La relazione per contenuti e specifiche interne innesca una serie di legittime perplessità. Come noto, il dilungarsi dei tempi di assegnazione anche ben oltre la sentenza del Consiglio di Stato nella precedente sfida legale, è dipeso da una ulteriore richiesta di verifiche sul rispetto dei criteri della gara comunale per l’assegnazione, richiesta presentata al Comune da Como Nuoto.

In sintesi, la storica società chiedeva un’ulteriore e più approfondita analisi, dicevamo sopra, sul numero e sulla tipologia di tesserati nel triennio richiesto dal bando, uno degli elementi che determinò la vittoria di Pallanuoto Como nella gara comunale per pochissimi punti.

Delucidazioni richieste anche dall’aula consiliare, oltre a Rapinese anche il Dem Stefano Fanetti nelle scorse settimane si è attivato. In particolare nella risposta a quest’ultimo è contenuto un passaggio piuttosto clamoroso.

Dato il clima politico e l’innescarsi di un dibattito pubblico (con Como Nuoto scesa in piazza domenica e replica di Pallanuoto Como) pubblichiamo direttamente il documento prodotto dagli uffici del Cernezzi (dopo averlo anticipato qui):

“Questo ufficio – si legge – ha attivato le opportune verifiche di legge chiedendo a Fin (Federazione Italiana Nuoto), con nota del 15 maggio ultimo scorso, di fornire il numero di tesserati agonisti nel triennio antecedente la data di pubblicazione del bando, ovverosia per il periodo 7 giugno 2015-6 giugno 2018, come indicato dall’ufficio legale, per le tre associazioni/società dilettantistiche (tre perché Pallanuoto Como si è unita alla ligure Crociera Stadium, ndr)”.

Il punto è che – prosegue il documento del Comune – “la Federazione ligure ha prodotto i dati richiesti mentre la Federazione Italiana Nuoto a mezzo pec pervenuta in data 21 maggio ultimo scorso, ha negato l’accesso adducendo il fatto che le federazioni sportive sono ora soggetti dotati di personalità giuridica privata e come tali non soggette agli obblighi di cui alla legge 241/90”.

“Tale assunto – proseguono gli uffici di Palazzo Cernezzi – è stato contestato da questo ufficio che con nota 29 maggio ultimo scorso ha ribadito la necessità della produzione dei dati richiesti. A tale contestazione ha fatto seguito in data 12 giugno 2020 ulteriore diniego da parte di Fin a fornire i dati richiesti”.

Insomma nonostante si ammetta l’esistenza di un pezzo mancante, decisamente non di secondo piano, il Comune ha comunque invitato il 10 giugno Como Nuoto a lasciare l’immobile di viale Geno entro il 30 giugno, e già il 12 “è stata avviata aggiudicazione della concessione a Pallanuoto Como/Crociera Stadium in ottemperanza al Consiglio di Stato”.

COMONUOTO-PALLANUOTO COMO: TUTTE LE CRONACHE

Alla fine, ecco il un “ma” che par virtualmente scritto a caratteri cubitali: “L’aggiudicazione – scrive la dirigente del settore Patrimonio di Palazzo Cernezzi, Rossana Tosetti – sarà sottoposta a decadenza che opererà di diritto nel caso in cui venisse accertata a seguito di appositi controlli la non corrispondenza di quanto dichiarato dalla aggiudicataria in sede di gara”.

Insomma un passaggio clamoroso poiché, pur risultando a ora perfettamente legittima l’assegnazione a Pallanuoto Como, di fatto mancano tuttora i dati sui tesserati decisivi per dare corso alle verifiche ulteriori e definitive chieste da Como Nuoto, a causa della segretezza imposta dalla Fin.

Qui pubblichiamo il documento integrale (zoom e frecce in fondo per sfogliare):

doc-viale-geno

 

 

 

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