Nonostante il favonio caldissimo che accarezza da ore la città, spirano venti gelidi nel Movimento Cinque Stelle comasco. Tanto che – sebbene ufficialmente nessuno azzardi in pubblico la parola – non è certamente un’esagerazione parlare di scissione in corso tra un’ala per così dire “storica” (e forse maggioritaria) e un’altra, sempre per così dire, “comunale”.
Al centro della divisione e di qualche tensione, soprattutto la figura dell’ex candidato sindaco del Movimento nonché attuale unico rappresentante di minoranza a Palazzo Cernezzi, Fabio Aleotti. Verso il quale una fetta dei pentastellati avrebbe mosso critiche e obiezioni di varia natura rispetto al lavoro condotto in Comune.
Si va dallo scarso coinvolgimento del Movimento nella sua attività amministrativa alla difficoltà di confronto e ottenimento di documenti e informazioni, passando per assenze a eventi (in particolare quello del 23 settembre per la mobilità sostenibile sul Lario e la lotta alle microplastiche), accuse di scarsa produttività nella forma di mozioni o interrogazioni a Palazzo Cernezzi e altro ancora. Nella sostanza, il fronte accusa il portavoce Aleotti di portare soprattutto la sua voce e non quella del Movimento nel complesso.
Ma c’è di più. Un doppio di più. Innanzitutto, la plastica raffigurazione della divisione in almeno due gruppi è stata certificata dalla nascita, poche settimane fa, di un meetup alternativo a quello originario “Como a 5 Stelle”. Si tratta di piattaforme online del tutto ufficiose, utili soprattutto come punto di incontro e confronto tra gli attivisti su vari temi di politica, amministrazione e attualità. Ma nello stesso tempo sono “stanze” utili e piuttosto frequentate dai portavoce e dai militanti.
E quindi il fatto che sia improvvisamente spuntato il nuovo meetup “Aiuto civico a 5 Stelle di Como” – dove anche Aleotti risulta iscritto e molto attivo, pur essendo presente anche in quello storico – non è certamente una casualità, ma semmai spia rossa della frattura in corso.
E a dare maggiore pepe, ecco il fatto che amministratore del meetup storico è l’alter ego autentico di Aleotti, ossia l’ex consigliere comunale mai troppo vicino al suo successore, Luca Ceruti (vicinissimo al parlamentare comasco Giovanni Currò). Due mondi opposti, sin dalla scorsa campagna elettorale 2017, diversi in tutto e uniti giusto dalla galassia a Cinque Stelle.
In ultimo, da sottolineare che il fronte gelido verso Aleotti (a sua volta molto vicino al consigliere regionale Raffaele Erba) – nel caso in cui non cambiassero le cose – a mezza voce non scarta affatto l’ipotesi di chiedere a breve un’assemblea generale degli attivisti per valutare addirittura la richiesta di dimissioni del capogruppo.
E come reagisce il diretto interessato a questi spifferi ghiacciati? Con nonchalance ma non senza qualche passaggio piccante.
“Frizioni, scarse affinità o antipatie ci sono sempre – conferma pur sorridendo Aleotti al telefono – Per quanto riguarda contestazioni nei miei confronti, non ci vedo niente di scandaloso, accade dappertutto. Non si può essere simpatici a tutti, d’altronde, e si tratta soltanto di alcune persone. Ma d’altronde mi pare non sia cambiato molto rispetto ai tempi della campagna elettorale, è una notizia per voi non per me. Era già così, altrimenti sarei stato scelto come candidato sindaco con un plebiscito che invece non ci fu”.
Sulla “scissione” dei meetup, Aleotti afferma che “non bisogna fare confusione: si tratta di piattaforme aperte all’iscrizione di tutti, utili alla discussione e al confronto, ma nulla di più o di ufficiale. A Como io sono il portavoce e il detentore del simbolo del Movimento, per dire, e il meetup non c’entra nulla: è un’assemblea di cittadini, aperta a tutti. Anzi, se vogliamo lo strumento più utile sono certamente i gruppi di lavoro, che non possono per loro natura coinvolgere tutti ma si basano su alcuni esperti rispetto a problemi specifici”.
Poi, il passaggio saliente. “Perché io sono anche nel nuovo meetup? Mah, diciamo che quello di Albate sta quasi sempre chiuso tra le mura della Cascina Massée mentre l’altro è più orientato a uscire e stare sul territorio e dunque è quello dove sono più utile nel mio ruolo di consigliere. Cioè – conclude Aleotti – se devo scegliere tra un incontro dove si parla per ore di come è andata la manifestazione “Roma a Cinque Stelle” o dove si affrontano i problemi di Ponte Chiasso, magari anche sul campo, scelgo sempre il secondo”.
Infine, l’ipotesi che allo scoccare dei 2 anni di mandato o anche prima, parte del Movimento possa chiedergli di dimettersi dal Consiglio comunale: “Non ho firmato nulla che parli di staffetta o cose simili, non mi risulta”.
6 Commenti
Ricordo a tutti che il sig. Fabio Germinario e’ stato espulso dal meetup di Como e la ex capolista ha dato le dimissioni perche’ in contrasto con il M5S e avendo quindi fatto propaganda a mezzo stampa contro il M5S
A quale titolo parla oggi il sig. Fabio Germinario?
Egregio Fabio prendo atto della sua risposta ed iniziativa promossa in giunta ma immediatamente tacitata dall’assessore Bella che diceva che tale era una proposta e progetto gia’ in essere e quindi solo,semmai da ultimare e portare a compimento.
Sa’ in questo caso mi aspettavo da lei maggiore impulso ,non solo con il pensiero ,ma con i fatti magari rapportando i cittadini dello satatotato di avanzamento lavori di questo progetto.
Prendo atto altrettanto dell’ importantissimo aiuto chiesto e ricevuto dai ragazzi della scuola che si sono messi a disposizione, ma ora ….ora e’ lei deve che completare con il mandato che le e’ stato affidato dall’ M5 che tali belle parole diventino fatti perche’ e’ questo che ci contraddistingue .
Non si senta con il fiato sul collo !
Comunque mi fara’ piacere vedere e invonttare echiedere ai ragazzi della scuola che hanno collaborato con grande senso civico quale impressione hanno avuto di questa bellissima esperienza fatta lavorando per un’ iniziativa ed un progetto sociale importantissimo per la citta’
Presto Le faro’ sapere.
Altra cosa, ma resta solo una mia personale opinione che qui a Como la tealta’ del Movimento resti compatta e non si traduca in correnti sarebbe
un errore grave nei confronti deegli attuali simpatizzanti
Metterla sul piano dell’antipatia è fuorviante. A mio parere la questione è a monte ed esclusivamente politica. E si riassume nel dirigismo che Aleotti esercita fin dalla propria elezione a candidato sindaco da parte del Meetup. Un dirigismo cieco e alquanto doroteo, che mi aveva portato a concludere che il Movimento 5 Stelle di Como rappresenta un’anomalia, e a ritirare la mia candidatura a consigliere, insieme alla capolista, alle scorse elezioni amministrative. Mi fa piacere che, seppure con molto ritardo, nel Movimento di Como ci si accorga di questa anomalia e si voglia combatterla. Non è vero che il Meetup è solo un’assemblea depotenziata di cittadini. Forse è ciò che si è voluto far diventare, ma alle origini rappresentava il cuore politico del Movimento, all’interno del quale era decisa democraticamente la sua linea politica. E così dovrebbe tornare a essere. Oggi mi sento lontanissimo da quella esperienza, ma ricordo che nessuna delle iniziative “movimentiste” in chiave elettoralistica proposte da me e altri candidati erano allora state autorizzate da Aleotti, vero padre-padrone del Movimento lariano. Che ha sempre perseguito la linea del “non dare fastidio a nessuno”, chissà per quale interesse. Non certo del Movimento che rappresenta. Auguro ai miei vecchi compagni di portare fino in fondo la loro azione politica con l’obiettivo di rendere almeno percepibile la presenza del M5S in città. Di restituire dignità al ruolo di opposizione che in questo momento interpretano. Di combattere, in primis, l’ondata fascioleghista che si è impadronita della città.
Bah che dire! Già il titolo ‘Dimettermi? No’ prefigurerebbe che qualcuno mi avesse posto la domanda, ma i titoli si sa sono fatti per far ‘abboccare’ i lettori e quindi via così.
Però conoscendo bene Caso mi lascia perplesso che non approfondisca almeno i fatti che riporta. Per esempio il 23 mi si da assente dall’evento, poco importa che io invece fossi presente e abbia anche presidiato fino alle 14.30 il Gazebo di Bellagio (a qualcuno tocca) se mai fosse necessario ci sono foto e video a dimostrazione.
Le inesattezze proseguono poi per tutto l’articolo (forse meglio cambiare fonte n.d.r).
I MU poi non sono sicuramente alternativi semmai complementari.
Che io sia simpatico a tutti? Certamente no e meno male aggiungo mi spaventerebbe il contrario. Ma fortunatamente queste persone si contano sulle dita di una mano con tutti gli attivisti ho un ottimo rapporto di stima reciproca e anzi approfitto di quest’occasione per ringraziarli pubblicamente per l’aiuto e il sostegno che ricevo ogni giorno. Grazie
Bisogna vedere cosa ha spinto molti simpatizzanti del M5 un bel giorno del 2016 a votare il candidato Aleotti nuovo al Metaup e nuovo nella scena a candidarsi ed essere votato !!!
ogni mondo e ‘ paese si dice.
Sono simpatizzante cinquestelle ed iscritto ma non per questo non osservo dinamiche che alla fine non condivido.
Certo qualcuno di loro dovra’ spiegarci cosa e’ successo in appena due anni di mandato ,ma neanche un giorno di opposizione vera, seppur in minoranza, da parte del.consigliete votato alla grande.
A proposito puo’ il consigloete Aleotti chiarire a che punto e’ la mappatura su Como delle barriere architettoniche ?????
Buonasera Ettore, per il PEBA si sta procedendo e aggiungo grazie a noi finalmente! Era previsto dal 1989!
Grazie a una mia iniziativa (trovi articolo sui quotidiani locali) 5 stagisti della Magistri Cumacini hanno operato all’interno del Comune per aggiornare la mappature degli edifici comunali procedendo anche a realizzare delle bozze di fattibilità di adeguamento) per il PEBA vero e proprio stando io col fiato sul collo alla maggioranza entro i primi giorni di Novembre il Dirigente dovrebbe assegnare l’incarico professionale per la stesura del PEBA che richiederà qualche mese. Penso che ci sarà nella prossima primavera ma continuerò a fare pressing.
Buona serata