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I consiglieri Legnani, Lissi e Galli mostrano il maxi documento depositato
Attualità, Politica

Como: “Sindaco e giunta non rispondono”. E il Pd deposita il maxi documento grimaldello con 61 interrogazioni

Affondo del Partito Democratico che accusa duramente il sindaco di Como, Alessandro Rapinese, e la Giunta di non aver permesso all’opposizione di esercitare il proprio diritto di rappresentanza. I dem spiegano come le domande e i chiarimenti presentati in Consiglio sul Dup, il Documento Unico di Programmazione, non abbiano ottenuto risposte in aula nonostante i dirigenti comunali le avessero predisposte. Così le domande sono state tradotte in 61 interrogazioni depositate in Comune.

I dem chiariscono che se non arriveranno le risposte attese o se queste saranno giudicate insoddisfacenti chiederanno che le interrogazioni vengano iscritte all’Odg del Consiglio.

E 61 documenti da discutere non sono affatto pochi, vale a dire che possono rallentare e di molto l’attività dell’aula, un vecchio metodo applicato anche a Palazzo Cernezzi in passato per smuovere le acque. Una sorta di merce di scambio: o le risposte arrivano o l’attività viene letteralmente impantanata nella discussione di quei documenti.

Ecco la nota dei consiglieri comunali Pd:

La Giunta Comunale nei giorni scorsi si è rifiutata di rispondere alle domande di chiarimento che avevamo formulato in Consiglio Comunale sul Documento Unico di Programmazione (DUP) che costituisce il documento politico più importante dell’Amministrazione Comunale ove sono indicati gli obiettivi che si intendono perseguire e i progetti per realizzarli.

E ciò dopo che i Dirigenti Comunali avevano predisposto le risposte ed erano stati convocati in aula durante ben due sedute del Consiglio.

Ciò, oltre che una mancanza di rispetto nei confronti degli stessi Dirigenti che sono stati fatti lavorare inutilmente, lo è anche nei confronti del Consiglio Comunale, e quindi dei cittadini che lo hanno eletto, che è l’organo ove si esaminano e si discutono i provvedimenti fondamentali del Comune.

Senza considerare che negli anni scorsi tutte le Giunte Comunali, anche quella presieduta dal Sindaco Rapinese, hanno sempre risposto alle domande di chiarimento dei consiglieri comunali. Lo stesso ex consigliere Rapinese ha sempre formulato domande di chiarimento sulle quali pretendeva le risposte.

E’ quindi evidente la volontà della maggioranza di sottrarsi al confronto, considerando ormai il passaggio in Consiglio Comunale come un fastidioso adempimento.

Ma non solo; le mancate risposte confermano che su molti temi fondamentali per la città la Giunta Comunale, al di là di generiche affermazioni contenute nel DUP, non ha alcuna idea; ad esempio su chi gestirà le paratie, su cosa ne sarà del Santarella, su cosa fare della piscina di Muggiò.

Ritenendo doveroso che, non tanto i consiglieri comunali, ma i cittadini conoscono le intenzioni dell’Amministrazione Comunale, abbiamo quindi tradotto le domande di chiarimento in 61 interrogazioni che abbiamo depositato oggi in Comune.

Attendiamo le risposte.

Se non giungeranno o se non saranno soddisfacenti, chiederemo l’iscrizione delle interrogazioni all’ordine del giorno del Consiglio Comunale.

7 agosto 2024

I consiglieri comunali del Partito Democratico

LE INTERROGAZIONI

Interrogazioni DUP
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25 Commenti

  1. Basta scorrere i commenti per capire meglio: i rapifans non fanno altro che dare dei rosiconi a tutti gli altri. Ce ne fosse uno che entra nel merito delle questioni. Mai! E’ detto tutto…

    1. Con 8439 preferenze il gran visir ha vinto in solo due sezioni di Como centro. Minghetti ha vinto in 66 sezioni su 74. Poi i comaschi si sono ricordati di essere democristiani nel DNA e hanno votato per quello più a destra

  2. Bravi! Il confronto democratico e il dover riferire alla città del proprio operato, non è un optional. È un preciso dovere di qualsiasi rappresentante politico, Rapman incluso.

    1. Di foto con Rapinese ridanciano ce n’è a bizzeffe; e di che ride? Di aver chiuso gli asili nido? di aver cacciato gli agricoltori dal mercato? di aver chiuso la piscina ai disabili? di non aver ancora riaperto Muggiò, nonostante le promesse “pazzesche”? di aver speso soldi pubblici per l’acquisto del rudere del Politeama per poi cercare di rivenderlo al primo merlo di passaggio? di aver chiuso il campeggio di Como senza che ci sia all’orizzonte una riapertura, lasciando quindi una città turistica scandalosamente senza campeggio? di aver intrapreso una guerra contro don Giusto?
      Oppure ride soddisfatto per le asfaltature? C’è chi si accontenta di poco, anzi di pochissimo… O, ancora, è contento perché crede di aver cacciato i partiti dalla guida di Palazzo Cernezzi, facendo finta di non sapere che è diventato sindaco grazie ad alcuni partiti?

    1. Mi piace ricordare che due anni fa non è stato eletto il gran visir ma un sindaco che è stato scelto da 8439 votanti mentre 21630 comaschi su 31952 hanno scelto i “vecchi partiti”.

  3. Evviva! Finalmente qualcosa si muove e qualcuno si attiva affinché venga riconosciuta la democrazia e il rispetto per i cittadini. Amministrazione poco trasparente, irrispettosa e indisponente.
    L’augurio è che anche la giunta si ribelli al despota del palazzo.

      1. Da ComoZero, risultati elezioni europee 2024:
        “ Ma ora vediamo i risultati a Como città: (…) Capoluogo dove invece il Partito Democratico si conferma molto forte arrivando secondo a meno di due punti di distacco da Meloni, con un ottimo 24.69%. ”

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