Comunicato shock della Lega Giovani di Como: “Basta tolleranza verso chi non rispetta l’Italia: proponiamo la remigrazione per gli immigrati che delinquono e non si integrano“. Di fatto, al netto del termine aggiornato “remigrazione” – che comunque già non è il pur disponibile e ben definito “rimpatrio” – una proposta che contiene echi di deportazione. Anche perché il messaggio è rivolto non solamente agli stranieri “che delinquono” ma anche verso coloro che “dimostrano un chiaro rifiuto di integrarsi nella nostra società”, spostando in una vaghezza preoccupante la questione. Inoltre, va rimarcato che questi termini e concetti, e in particolare proprio l’uso della parola “remigrazione”, sono stati ampiamente diffusi in questi anni soprattutto in Germania dal partito di estrema destra Afd, al cui interno sono attivi diversi aperti simpatizzati del nazismo.
“I recenti fatti accaduti durante le festività di Capodanno, sia a Milano sia nel Comasco, sono l’ennesima conferma di una situazione che il nostro Paese non può più ignorare. Episodi di violenza, provocazioni e gravi reati commessi da gruppi di giovani immigrati, anche di seconda generazione, rappresentano un’immagine non degna delle nostre città – dichiara il coordinatore Provinciale dei giovani leghisti Matteo Mauri (nella foto) – A Milano, in Piazza Duomo, giovani stranieri si sono resi protagonisti di episodi di degrado e insulti contro l’Italia e le forze dell’ordine, dimostrando un palese disprezzo verso il Paese che li ospita”.
“Nel Comasco, come riportato in numerosi articoli di questi giorni abbiamo assistito a casi di molestie, aggressioni e rapine, sempre riconducibili a gruppi di origine straniera – prosegue Mauri – che agiscono con arroganza e senza rispetto per le leggi e i cittadini italiani. Non possiamo più restare a guardare. La Lega Giovani propone con fermezza l’introduzione di un piano di remigrazione per tutti gli immigrati che delinquono o dimostrano un chiaro rifiuto di integrarsi nella nostra società“. Passaggio chiave, il secondo, perché di fatto slegato dal compimento di reati ma connesso a criteri del tutto politici e opinabili. Qualcosa di molto simile a una deportazione a sfondo etnico dei tempi più bui del genere umano, in sostanza.
Poi ecco il vero nucleo della nota: “Chiunque non rispetti le leggi italiane, chi si rende protagonista di atti di violenza, intimidazione e disprezzo verso i nostri valori non può continuare a vivere sul nostro territorio. La remigrazione non è un’idea estrema, ma una misura di buon senso per ripristinare sicurezza, ordine e coesione sociale. Il nostro Paese è aperto a chi rispetta le sue regole e si impegna a contribuire positivamente alla comunità. Ma non possiamo più tollerare chi, al contrario, sfrutta le opportunità offerte dall’Italia per seminare paura e destabilizzazione. Come sottolineato anche dal capogruppo della Lega al Consiglio Regionale della Lombardia, Alessandro Corbetta, “chi non si assimila e non rispetta le nostre tradizioni deve lasciare l’Italia”.
“Questa proposta si affianca all’idea di revocare la cittadinanza italiana nei casi più gravi, un passo necessario per garantire che l’identità e la sicurezza del nostro Paese non vengano mai più messe in discussione. La Lega Giovani non intende abbassare la guardia. Saremo in prima linea nel promuovere questa iniziativa politica, consapevoli che la remigrazione non è solo una risposta ai problemi di oggi, ma una visione per un futuro più sicuro e più giusto per tutti gli italiani. Buona continuazione, Matteo” sono le parole rivolte a Salvini.