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Consiglio comunale, accusa Legnani (Pd): “Volevamo migliorare la distribuzione dei kit per la differenziata ma Anzaldo lo ha impedito”

“Nel Consiglio Comunale di ieri (27 aprile, Ndr), durante la discussione sulle tariffe del servizio rifiuti per l’anno 2023 il gruppo del PD ha presentato un ordine del giorno con il quale si impegnava il Sindaco e la Giunta a valutare, insieme alla società che gestisce il servizio dei rifiuti, l’individuazione di più luoghi sul territorio comunale dove effettuare la distribuzione gratuita del kit annuale, previsto da contratto di appalto, dei sacchi gialli, trasparenti e di carta per la raccolta differenziata dei rifiuti”, così in una nota inviata in giornatafa sapere il consigliere comunale Dem, Stefano Legnani.

Spiega ancora l’avvocato comasco: “Da alcuni anni tale distribuzione avviene unicamente presso un’area di Via Somigliana, che si trova però ai margini del territorio comunale, in una zona anche poco servita dai mezzi pubblici. A causa della difficoltà di raggiungere tale zona molti cittadini rinunciano al ritiro dei sacchi, per acquistarli a proprie spese nei supermercati; finendo così per pagarli due volte. Chi si reca invece con il mezzo privato, oltre ad impiegarci molto tempo (basta pensare a chi risiede nei quartieri nord della città), genera ulteriore traffico e inquinamento. L’ordine del giorno aveva l’obiettivo di ridurre queste criticità e ripristinare, almeno parzialmente, la modalità di distribuzione dei sacchi così come attuata nei primi anni del nuovo servizio di raccolta differenziata”.

Aggiunge Legnani, offrendo una ricostruzione della serata in Aula: “Il Presidente del Consiglio (Fulvio Anzaldo, Ndr), con una decisione che non si può non definire pretestuosa, non ha però consentito la discussione e la votazione dell’Ordine del giorno poiché non sarebbe stato “correlato” all’argomento in discussione. Tale motivazione appare infondata e pretestuosa proprio perché nella tariffa che pagano i cittadini è compreso anche il costo dei sacchi da distribuire gratuitamente alle famiglie”.

La conclusione del comunicato è poi molto dura: “La vera ragione della decisione è evidentemente un’altra: l’imbarazzo della maggioranza rispetto al voto sull’ordine del giorno. Votare a favore avrebbe significato condividere una proposta della minoranza, già definita dal Sindaco come inutile e analfabeta; votare contro avrebbe invece significato un voto contro i cittadini. Così facendo la maggioranza si è sottratta al confronto sul merito della proposta. Tutto ciò è grave ed inaccettabile, e costituisce soprattutto una limitazione della democrazia”.

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Un commento

  1. L’aspetto politico, come sempre succede in Italia., prende il sopravvento sul concreto.
    Resta il fatto che il servizio, e Legnani ha ragione, fa schifo.
    Pensate che per smaltire una bottiglietta di olio usato per friggere le patatine, dovrei prendere la macchina e andare a Camerlata, alla piattaforma.
    Ovviamente, me ne dispiace, ma io getto il sacchettino con l’olio, nel primo contenitore pubblico sulla strada.
    Gerenti che, dire incapaci, significa fare loro un complimento.

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