La strada dell’estate comasca è lastricata di buone intenzioni, anche ottime.
Benissimo ma, esattamente come lo scorso anno, siamo a metà giugno e il Bando Eventi ancora non c’è. Arriverà a fine mese. Il Bando Cultura invece è chiuso e a giorni, forse domani (26 giugno), verranno comunicati i risultati.
E’ tardi, ancora una volta. D’altronde la storia dell’assessorato alla Cultura non è delle più felici a Palazzo. Delega per un anno nelle tasche del sindaco Landriscina, poi l’incarico a Simona Rossotti con il rimpasto del luglio 2018 e le successive dimissioni della stessa lo scorso 15 marzo.
Il 25 dello stesso mese la nomina del nuovo responsabile: Carola Gentilini, direttore del museo del Ghisallo. Deleghe roventi tra Turismo e Cultura a due anni dall’insediamento dell’esecutivo. Ci vuole coraggio, in effetti, per gestire due navi tanto importanti ma al momento prive di rotta, quasi in secca. Sicuramente nessuna colpa per l’ultima arrivata.
Assessore, un parto lunghissimo per il Bando Cultura.
E’ in ritardo, vero, ma ci siamo. I risultati usciranno a brevissimo
E il gemello ancora più sventurato?
Il Bando Eventi arriverà a fine mese. Ci saranno 10 giorni per aderire. Abbiamo rallentato perché stiamo avviando un nuovo sistema per costruire un calendario congiunto eventi-cultura.
Nel dettaglio, cosa prevederà?
Iniziative diffuse all’interno della città coinvolgendo luoghi precisi e musei. Si prevedono eventi di musica, danza e teatro.
Però, lei ha detto, della durata massima di 30 minuti, cosa non ben digerita.
Stiamo modificando. Resta che gli spettacoli dovranno durare tra i 40 minuti e l’ora in modo che vi siano delle repliche.
E’ un bando rivolto agli artisti di strada?
Non nello specifico. Chiediamo un curriculum solido, esperienza di lunga data e anche link ai video dello spettacolo proposto. Nulla contro gli artisti di strada ma vogliamo selezionare esperienze più strutturate.
Investimento globale?
40mila euro.
Briciole per una città turistica.
E’ quello che mi trovo, era una somma a Bilancio ma è una buona cifra che garantisce un discreto numero di spettacoli tra luglio e settembre.
Però è davvero poco.
Come dicevo il calendario eventi si intreccerà al calendario cultura sul cui bando sono investiti 250mila euro. Direi che l’amministrazione sta investendo moltissimo.
Ma il bando cultura abbraccia l’intero anno, non solo l’estate.
Cerchiamo di sostenere ogni iniziativa.
Lei è in carica da fine marzo. Ormai avrà preso le misure.
Sì.
Delinei il suo orizzonte, allora.
Bisogna potenziare la comunicazione rispetto a quello che facciamo. E’ necessario rinnovare l’immagine dei musei e rafforzarne il sistema. Ci sono musei che il turista ignora, lo dicono le percentuali. Al Tempio Voltiano arrivano tutti, vista la posizione. Diverso il caso dell’Archeologico. Ci vuole un grande lavoro di rinnovamento, anche dell’offerta.
Grandi Mostre.
Sicuramente ma adesso per esempio ci sono due eventi di qualità, penso all’esposizione su Radice in pinacoteca e a quella su Terragni e Golosov a San Pietro in Atrio.
Vero, eventi importanti. Ma per chiarezza, l’assessore Gentilini farà le Grandi Mostre?
Sì, sono un investimento importante, un percorso da riattivare.
Ha già progetti in mano?
Sto verificando, per quest’anno ovviamente è difficile. Qualcosa faremo ma guardo al 2020. Intanto voglio rafforzare i percorsi architettonici in città, tra archeologia, ville e Razionalismo.
Turismo.
Bisogna creare percorsi attivi, legati per esempio al cicloturismo, al lago, non c’è solo Como centro.
L’Infopoint. Stava tanto bene al Broletto. Ma chi l’ha preceduta ha preferito spostarlo in via Albertolli.
Al momento non è traslocabile. Con la Camera di Commercio stiamo studiando soluzioni per rilanciare il Broletto. Potrebbe diventare un punto informativo sulle aziende comasche.
Lei avrebbe spostato la struttura?
Non so perché sia stato deciso il trasferimento. Certo il Broletto registrava un numero maggiore di contatti, è centrale. La nuova sede è penalizzata dalla posizione.
Lo sa che a Como i festival chiudono (Wow) o scappano (Lake Como Film Night)?
Mi è stato detto. Spero di non fare altri danni. Dobbiamo mettere le iniziative a sistema per non perderle, serve una regia e solo il Comune può fare da connettore.
Se ci riesce: chapeau.
So che i bandi non sono piaciuti a tutti ma è il primo tentativo di fare ordine. C’è un lavoro interno che non si nota ma stiamo riorganizzando davvero. Non ci si aspetti un miracolo al giorno, però.